1917 film recensione
2019,  Avventurarsi,  Tendere i nervi

1917

1917 nasce da un racconto di guerra del nonno di Sam Mendes, regista del film. E probabilmente è proprio in questo modo che nascono le storie migliori.

I messaggi di guerra affidati al caporale Alfred Mendes si tramutano nella corsa di due ragazzi verso un battaglione, prossimo a cadere in un’imboscata, per consegnare un dispaccio di vitale importanza.

Grazie all’eccezionale piano sequenza, noi corriamo con loro, attraversando la guerra senza (quasi) mai fermarci per la retorica. I valori umanitari, le atrocità e la cecità di alcuni uomini, sono concetti solo sfiorati dalla corsa estenuante e a perdifiato verso la meta e questo non è un difetto, perché 1917 in fondo non è un film di guerra, ma un film d’avventura ambientato durante la Prima Guerra Mondiale, che non nega colpi di scena né momenti commoventi né di tensione.

Trionfano le scenografie, che rendono il film un’esperienza, e la fotografia, che riassume magistralmente 8 ore di viaggio nelle 2 ore di film.