Deadpool
2016,  Diventare eroi,  Il caricatore

Deadpool

Supportato da una travolgente campagna marketing, Deadpool esordisce sul grande schermo con dei titoli di testa mitici, dando subito una chiara impronta dello stile del film.

Sconcio, macabro, irriverente e sarcastico, il film segna un netto distacco con gli altri superhero movies, imparando dall’ironia e la genuina “fumettosità” de I guardiani della galassia e osando ancora di più, restando aderente al personaggio del fumetto.

Tra una rottura della quarta parete e una del suo polso per liberarsi da delle manette, ci vengono presentate le origini dell’eroe, senza dubbio la parte più seriosa dello script, in spiccato contrasto con il resto del film e a cui corrisponde una flessione del ritmo, dovuta anche a un abbondante minutaggio dedicato alla nascita dell’anti-eroe.

La sceneggiatura, nella struttura piuttosto usuale, spezza in flashback la narrazione e fonda tutto sul suo personaggio sregolato e politically incorrect, la cui caratterizzazione è ciò che distingue, avvalora e fa divertire di più del film.

Ah, dimenticavo: alla fine ci si rende pure conto che quella di Deadpool è… una storia d’amore!