Ghostbusters Legacy
Reboot, remake, sequel, prequel, spinoff e sticazzi. Al giorno d’oggi serve il binocolo per trovare una nuova idea e la speculazione sui film di culto del passato è all’ordine del giorno. Con Ghostbusters ci avevano già provato, con il reboot al femminile del 2016. Ma non è bastato e qualcuno ha deciso di riprovarci.
È quindi quasi fisiologico avere basse aspettative, ma… il film è bello. Sì, Ghostbuster Legacy è un bel film, simpatico, avventuroso, spiritoso, ritmato.
È diretto da Jason Reitman (figlio del regista dei due Ghostbusters degli anni 80) e racconta una storia sequel con protagonisti i nipoti del dott. Egon Spengler (il compianto Harold Ramis, a cui la pellicola è dedicata).
Reitman propone una storia che non si distingue per originalità, ma che riesce a legare una lunga serie di citazioni al film del 1984 a un’operazione di “svecchiamento”, che tradotto significa accontentare i vecchi fan e procurarsene di nuovi. La storia è puro intrattenimento e segue la strada spianata da Stranger Things e da quei film come Piccoli Brividi che raggruppano dei ragazzini e li scaraventano in un’avventura scalmanata e paranormale.
Ghostbusters Legacy funziona per questo, grazie anche a battute azzeccate e personaggi buffi, in grado di dare alla storia la leggerezza che merita.