Ghostbusters
Fin dall’annuncio dell’uscita, Ghostbusters viene attorniato dagli ectoplasmi del suo passato, il film omonimo, un grande cult degli anni 80 che ha spinto molti ad adombrarlo con presenze fantasmatiche chiamate pregiudizi e polemiche.
Pur sempre armato del cannone filmico anti-remake, ho tuttavia iniziato la visione e…
Il nuovo Ghostbusters riprende i segni distintivi del vecchio e crea una storia nuova, dove l’elemento novità non si limita alla presenza di personaggi femminili anziché maschili. Paul Feig non cade in facili errori, come l’emulazione o la ripetitività, ma crea una commedia assolutamente divertente e anche un pizzico inquietante nei giusti passaggi.
La chimica tra le donne è ottima, le quali forniscono una buona interpretazione e tempi comici, così come Chris Hemsworth nel ruolo del segretario è uno spassoso personaggio parodia, contrapposto dello stereotipo della bionda stupida.
L’operazione di attualizzazione e aggiornamento in chiave CGI funziona al meglio e il ritmo intrattiene fino alla fine. Forse Ghostbusters non è originalissimo, ma è un simpatico e piacevole intrattenimento da vedere a cuor leggero.