I cliché dei film più frequenti
Che cos’è un cliché? Il dizionario dice che si tratta dello schema di un ragionamento o di un discorso che si ripete abitualmente; espressione quindi banale e priva di originalità. Anche il cinema ha dei cliché, dei temi, situazioni o risvolti del racconto che per i più disparati motivi ricorrono negli anni. Alcuni di essi sono talmente frequenti che abbiamo imparato a riconoscerli nei film e diventano quasi motivo di riso e spesso di parodia da parte di altri film. In questo articolo abbiamo deciso di raccogliere proprio alcuni dei cliché dei film più comuni.
Il cattivo contro l’eroe
Nel momento decisivo, quando il protagonista è inerme o disarmato, comincia a parlare invece di farlo fuori. Il protagonista invece fa fuori i suoi scagnozzi con facilità impressionante, basta un colpo di pistola o una botta in testa. Tutto il contrario per quanto riguarda il boss, il capo, l’antagonista principale, che sembra non morire mai, anche se gli si spara o lo si accoltella più volte. Spesso è necessario buttarlo giù da qualche precipizio.
Il lenzuolo
Dopo aver fatto sesso, anche in modo animalesco, la coppia è stesa sul letto coperta dal lenzuolo e quando lei si alza disfa tutto il letto per portarselo dietro e coprirsi, come se lui non l’avesse vista nuda fino a due minuti prima. Alternativamente mette l’enorme camicia di lui, rigorosamente senza pantaloni.
I veicoli
Il taxi è il luogo di incontri più o meno casuali, dialoghi e pomiciate, ma soprattutto il mezzo preferito per inseguire una macchina, cosa che il tassista puntualmente fa in cambio di qualche dollaro. La cosa è ovvia, considerato che, quando il protagonista deve fuggire con la sua macchina, quella non parte mai al primo colpo.
Il cibo
Quando un personaggio è in una tavola calda non finisce mai il pasto e lascia i soldi sul tavolo andandosene all’improvviso, senza mai aspettare il resto. Nei film americani quando viene ordinata una pizza, spesso è ai peperoni.
Le relazioni amorose
Lui e lei si innamorano, poi litigano, solitamente per un equivoco, infine fanno pace e tutto va per il meglio. Uno dei due deve fare un viaggio o trasferirsi da qualche parte, oppure vuole lasciare la scuola e andarsene solo perché soffre d’amore. Lei ha sempre un albero in prossimità della finestra, con un ramo che permette al ragazzo di turno di entrare in casa. L’amico del protagonista, svalvolato o sfigato, si mette con l’amica della protagonista, svalvolata e sfigata.
I poliziotti
Ce n’è sempre uno sovrappeso. Spesso mangiano le ciambelle o hanno i baffi. Inoltre ce n’è frequentemente uno ottuso che non crede al protagonista. Quello buono e quello cattivo. Quello ligio alle regole e il fancazzista. Quest’ultimo cliché è addirittura il fondamento di un sottogenere, i buddy movie.
La scuola
C’è sempre un bambino goffo e paffutello. Il professore scrive il suo nome alla lavagna e siede sopra scrivania.
La festa
Spesso un amico del protagonista lo convince a organizzarla e lui infine cederà, trovandosi sempre più invitati del dovuto, degli sconosciuti in casa, persone che devasteranno ogni cosa tangibile e alcol a fiumi. Talvolta è anche il luogo imaginifico dove si può cercare di perdere la verginità.
I rischi di una spia
Quando lavori per la CIA, sei un agente segreto, un malvivente, combatti dei robot giganti o gli alieni, allora la tua famiglia è sempre in pericolo. Lo sanno tutti che per queste persone è sconsigliato instaurare legami. Quindi preparati perché la tua ragazza verrà sicuramente rapita. E poi nei film d’azione c’è il coprotagonista, l’amico simpatico e divertente dell’eroe, quello a cui ti affezioni, quello che puntualmente fa una brutta fine.
La porta sul retro
Immancabile e spesso aperta o sfondabile con un calcio. Matematico quanto la chiave sotto lo zerbino.
Hai riconosciuto altri cliché dei film? Scriviceli nei commenti!