il silenzio degli innocenti film recensione
1991,  Cinematerapia: una pillola per,  Investigare,  Sorprendersi,  Tendere i nervi

Il silenzio degli innocenti

Un killer soprannominato Buffalo Bill uccide giovani donne e le scuoia. Per risolvere il caso l’FBI chiede a una giovane recluta, Clarice Starling, di interrogare il subdolo psichiatra Hannibal Lecter, detenuto in una cella di massima sicurezza per aver mangiato i corpi delle sue vittime.

Anthony Hopkins è magnetico nel ruolo del cannibale Lecter e incarna alla perfezione il fascino del male, in un’eccelsa esibizione di intelligenza e ferocia.

Il confronto tra la novellina ma ambiziosa detective, interpretata da Jodie Foster, e il manipolatore assassino sprigiona un film unico, in cui la regia offre immagini di forte impatto visivo. La storia è al contempo macabra, tensiva e appassionante, suscitando sentimenti forti e contrastanti.

Il silenzio degli innocenti è senz’altro un film da vedere almeno una volta nella vita.