Marilyn ha gli occhi neri film recensione
2021,  Innamorarsi,  Ridere

Marilyn ha gli occhi neri

Uno psichiatra chiede ai propri pazienti di gestire un piccolo ristorante come terapia. Marilyn ha gli occhi neri è un film di Simone Godano, con Stefano Accorsi e Miriam Leone, che interpretano rispettivamente un cuoco irascibile con disturbi ossessivi compulsivi e una bugiarda patologica.

Non è la prima volta che il cinema porta in scena la storia (e la storia d’amore) tra due persone in terapia, con disturbi mentali, ma il merito di Marilyn ha gli occhi neri è di farlo senza abbracciare un unico genere. Non si eccede nel melodramma, evitando inutile retorica, né si indugia in aspetti eccessivamente romantici. Di fatto la storia d’amore è sottotraccia tutto il film ed emerge solo nel finale.

Fondamentalmente si tratta quindi di una commedia, adatta a chi è disposto a ridere con leggerezza e intelligenza di chi è affetto da sindrome di Tourette, così come di lasciare che qualcuno rida di noi, come d’altronde fanno i protagonisti del film. Il messaggio chiaramente c’è ed è quello di accettare le persone per come sono e di accettarsi per come si è.

Il traino è però l’obiettivo: convivere e far funzionare il ristorante, quando l’imprevisto è sempre dietro l’angolo.

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