
Marty vita di un timido
Marty ha 34 anni, fa il macellaio e non ha mai avuto una ragazza. Tutti i suoi fratelli si sono sposati e come gli ricordano volentieri tutti quanti, sarebbe ora anche per lui di prendere moglie. Ma Marty ormai si è rassegnato. Marty vita di un timido è un film a basso budget, esordio alla regia di Delbert Mann, che nel 1955 vinse sorprendentemente l’8° Festival di Cannes – primo film americano a farlo – per poi ottenere anche 4 premi Oscar, tra cui quello per il miglior film.
All’epoca Burt Lancaster, produttore del film con la casa Hecht-Lancaster, comparve nel trailer per paura che Marty vita di un timido non avesse successo. Ma il film conquistò pubblico e critica. Distante da ogni straordinarietà, la storia di Marty colpisce per la sensibilità del racconto, un delicato mix tra umorismo e inquietudine esistenziale.
L’attore protagonista, Ernest Borgnine, noto per ben altri generi e ruoli, riesce a trasmettere il disagio di Marty con estrema dolcezza. Di contorno ci sono una manciata di italoamericani con svariati problemi familiari, soprattutto dovuti a madri gelose, e un simpatico ritratto di alcuni ragazzi indecisi e insicuri.
Nella seconda parte Marty vita di un timido si lascia andare soprattutto sulle note più romantiche, perdendo un po’ di verve, ma chiude alla grande e con una grande battuta.

