2011
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Crazy stupid love
Ah questo Crazy stupid love, quante ne combina e quanto ci fa cambiare e ammattire! La struttura del film sembra essere quella della commedia corale, ma in realtà tutto ruota intorno e riconduce al vero protagonista, Steve Carell, che viene affiancato da un cast di ottimi attori. Il primo obbiettivo è sempre riuscire a distinguersi dai canoni della commedia romantica e da una grande omogeneità che porta a dimenticare presto gli innumerevoli film di questo genere. Crazy stupid love ce la fa, risultando intrigante e frizzante, discostandosi completamente dalla volgarità becera e sessuale di molte commedie americane e affrontando l’amore e la seduzione da diversi punti di vista. Il donnaiolo,…
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Scusa ma mi piace tuo padre
A Seth di The O.C. piace Blair di Gossip Girl, ma lei è un po’ ribelle e gli dice: “Scusa ma mi piace tuo padre!”, ovvero il Dr. House. In effetti, letto così, il film sembrerebbe una gran figata, invece la nostra cinematerapia vi consiglia di assumerlo meglio mai che tardi. Partiamo innanzitutto dalla scelta degli attori e in particolar modo Hugh Laurie. Al contrario di un Patrick Dempsey, Pierce Brosnan, George Clooney o qualcun altro che probabilmente aveva un cachet troppo alto, quest’ultimo non permette di immedesimarsi a chi, al contrario della protagonista, non è attratta dagli over. Perché, diciamocelo, il Dr. House non è che abbia proprio un…
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Amici di letto
Justin Timberlake e Mila Kunis sono amici di letto: niente impegno, niente amore, solo del sano sesso tra amici. Beh, sapete anche voi come vanno a finire queste cose. La solita commedia d’amore dunque? Sì e no, dove chiaramente è proprio il no la parte più interessante da analizzare. Amici di letto giova infatti di un’ottima chimica tra i due protagonisti, i cui personaggi e caratterizzazioni sono il vero punto di forza del film, che ha brio e ritmo proprio grazie a questi aspetti e ai battibecchi a ruota e a raffica, spiritosi e pungenti, dei due pseudo-innamorati. La storia ha inoltre il merito e l’astuzia di radicarsi con efficacia…
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Sono il numero quattro
La ragazza qualunque, ma d’una bellezza innocente, e il ragazzo speciale (un alieno dalle sembianze perfettamente uguali a quelle di un uomo), sono i protagonisti di questo teen-fantasy drama, che sfrutta proprio il più classico dei canovacci per costruire e raccontare la sua storia. Sono il numero quattro coniuga tuttavia un romanticismo puro e genuino a un’azione di ottimo intrattenimento, che sfocia in un finale veramente fico, che chiude la narrazione ma lascia aperte nuove possibili avventure. Il protagonista alla scoperta di sé stesso e dei propri poteri, dibattuto tra un gruppo di cattivi veramente cattivi e il classico rivale scolastico in amore, compongono un film dove tutto è ben…
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Chalet girl
Una ragazza di umili origini, ex skateboarder professionista, lavora per la stagione invernale in uno chalet di montagna, servendo una bizzarra famiglia di ricconi e conoscendo la compagnia locale, tra profumiere bionde e appassionati di sci e snowboard. Proprio una gara di quest’ultimo sport e alcune nuove conoscenze segneranno un cambiamento nella sua vita. Chalet girl unisce la più classica (e scontata) delle love story alla tematica sportiva, del rilancio personale non solo nello sport, ma anche e soprattutto come superamento dei propri problemi e traumi personali. La sceneggiatura non scende troppo nel profondo, ma si assesta su un generale tono da commedia tendenzialmente scanzonata e romantica. L’ambientazione montanara, tra…
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Drive
Di giorno un uomo senza nome guida le auto nei film, come stuntman, mentre la notte è un glaciale e veloce pilota assoldato per delle rapine. Drive è un...
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Amici, amanti e…
Amici, amanti e… cosa? Innamorati? Cugini? Sposi? Alieni? Non lo so, ma di diritto entri tra le peggiori traduzione dei titoli dei film! Piacevole, gradevole, simpatico, ben girato e ben interpretato, come un compitino svolto con perizia. Qui sta la doppiezza di questa medaglia filmica. Il film infatti non si distingue (probabilmente non vuole), ma ricalca i soliti schemi di scrittura della commedia romantica: dalle svolte narrative all’epilogo, passando per il migliore amico di lui che si innamora della migliore amica di lei. Sarebbe invece curioso capire antropologicamente e sociologicamente se esso ricalchi la moda degli scopamici o la preceda, divenendo “il profetico film sulla trombamicizia”. Da vedere se si…
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Source Code
È il solito leitmotiv, quello della giornata ripetuta più volte, qui 8 minuti, ma attualizzato, “fantascientificizzato” verosimilmente e condito da un po’ di salsa romance e alcune storyline di contorno, legate al protagonista, di impatto. L’inizio lascia spaesati, noi come Jake Gyllenhaal, il finale invece esplode nell’inaspettata sorpresa e in un epifanico incastro che innalza il tutto. Uno dei miei preferiti, di questi ultimi anni, di questo genere.
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Mean Girls 2
Non certo acuto come il primo film, Mean Girls 2 è fondamentalmente una fotocopia. Per cui non posso nemmeno occupare qualche riga a descrivervi la trama, il che è un problema perché non c’è proprio un fico secco da recensire. Anche il cast made in Disney, non è minimamente all’altezza del predecessore e, addirittura, Wikipedia Italia si dimentica di inserirlo nella filmografia della regista Melanie Mayron. Guardandolo senza riferimenti al suo genitore… “Non scrivere una frase fatta, non scrivere una frase fatta” (Pensiero dell’autore). Mean Girls 2 resta un film di intrattenimento leggero, destinato soprattutto a un pubblico giovane e femminile.
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La Luna
La luna: un astro, una barchetta, un cortometraggio. L’italiano Enrico Casarosa condensa per la Disney Pixar le sue esperienze personali, confezionandole insieme a Il piccolo principe di Saint-Exupéry e a La distanza dalla luna di Calvino, dando vita a una storia che sembra di sfogliarla, come in un libretto per bambini, condita di quegli ingenui sentimenti e piccole emozioni che fanno bene al cuore.
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L’arte di vincere
In un’epoca dove tutto nello sport viene misurato e calcolato, L’arte di vincere è un biopic è attualissimo, riuscendo dai numeri, quasi ossimoricamente, a parlare di romanticismo, umanità e sport. Brad Pitt, assistito da Jonah Hill, è un manager tratteggiato dalle sue azioni, seppure protagonista di dialoghi brillanti e coinvolgenti, che ricalca con classe la figura dell’outsider, un uomo dal passato segnato dal fallimento delle sue ambizioni, vicino allo spirito romantico ottocentesco della sehnsucht. Un trionfo della spettacolarità della verità, a scapito della più mainstream verosimiglianza spettacolare. “Come si fa a non essere romantici con il baseball?”. E con lo sport.
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Headhunters
Headhunters è un film sempre sul filo del rasoio. Un rasoio che talvolta taglia. Dal romanzo di Jo Nesbø, questo thriller norvegese ha davvero tutte le carte in regola. Fedele ai principi della buona drammaturgia, Headhunters avanza in un climax ascendente fino ad un finale dove tutto, con piacere, coincide. Il protagonista, ben caratterizzato nella sua doppiezza, tra il sé ostentato e quello privato, arranca per gran parte del film in un susseguirsi di ostacoli sempre più grandi, che lo spettatore gode nel vedere opposti alle disperate e sole forze dell’uomo. Successo di critica e di pubblico, nel 2011 diventa il film norvegese di maggior incasso di tutti i tempi. La…