2011

  • sono il numero quattro
    2011,  Avventurarsi,  Fantasticare,  Il caricatore,  Innamorarsi

    Sono il numero quattro

    La ragazza qualunque, ma d’una bellezza innocente, e il ragazzo speciale (un alieno dalle sembianze perfettamente uguali a quelle di un uomo), sono i protagonisti di questo teen-fantasy drama, che sfrutta proprio il più classico dei canovacci per costruire e raccontare la sua storia. Sono il numero quattro coniuga tuttavia un romanticismo puro e genuino a un’azione di ottimo intrattenimento, che sfocia in un finale veramente fico, che chiude la narrazione ma lascia aperte nuove possibili avventure. Il protagonista alla scoperta di sé stesso e dei propri poteri, dibattuto tra un gruppo di cattivi veramente cattivi e il classico rivale scolastico in amore, compongono un film dove tutto è ben…

  • Chalet Girl
    2011,  Innamorarsi

    Chalet girl

    Una ragazza di umili origini, ex skateboarder professionista, lavora per la stagione invernale in uno chalet di montagna, servendo una bizzarra famiglia di ricconi e conoscendo la compagnia locale, tra profumiere bionde e appassionati di sci e snowboard. Proprio una gara di quest’ultimo sport e alcune nuove conoscenze segneranno un cambiamento nella sua vita. Chalet girl unisce la più classica (e scontata) delle love story alla tematica sportiva, del rilancio personale non solo nello sport, ma anche e soprattutto come superamento dei propri problemi e traumi personali. La sceneggiatura non scende troppo nel profondo, ma si assesta su un generale tono da commedia tendenzialmente scanzonata e romantica. L’ambientazione montanara, tra…

  • drive
    2011,  Tendere i nervi

    Drive

    Di giorno un uomo senza nome guida le auto nei film, come stuntman, mentre la notte è un glaciale e veloce pilota assoldato per delle rapine. Drive è un...

  • Amici, amanti e...
    2011,  Innamorarsi

    Amici, amanti e…

    Amici, amanti e… cosa? Innamorati? Cugini? Sposi? Alieni? Non lo so, ma di diritto entri tra le peggiori traduzione dei titoli dei film! Piacevole, gradevole, simpatico, ben girato e ben interpretato, come un compitino svolto con perizia. Qui sta la doppiezza di questa medaglia filmica. Il film infatti non si distingue (probabilmente non vuole), ma ricalca i soliti schemi di scrittura della commedia romantica: dalle svolte narrative all’epilogo, passando per il migliore amico di lui che si innamora della migliore amica di lei. Sarebbe invece curioso capire antropologicamente e sociologicamente se esso ricalchi la moda degli scopamici o la preceda, divenendo “il profetico film sulla trombamicizia”. Da vedere se si…

  • source code
    2011,  Avventurarsi,  Sorprendersi

    Source Code

    È il solito leitmotiv, quello della giornata ripetuta più volte, qui 8 minuti, ma attualizzato, “fantascientificizzato” verosimilmente e condito da un po’ di salsa romance e alcune storyline di contorno, legate al protagonista, di impatto. L’inizio lascia spaesati, noi come Jake Gyllenhaal, il finale invece esplode nell’inaspettata sorpresa e in un epifanico incastro che innalza il tutto. Uno dei miei preferiti, di questi ultimi anni, di questo genere.

  • 2011,  Cinematerapia: una pillola per

    Mean Girls 2

    Non certo acuto come il primo film, Mean Girls 2 è fondamentalmente una fotocopia. Per cui non posso nemmeno occupare qualche riga a descrivervi la trama, il che è un problema perché non c’è proprio un fico secco da recensire. Anche il cast made in Disney, non è minimamente all’altezza del predecessore e, addirittura, Wikipedia Italia si dimentica di inserirlo nella filmografia della regista Melanie Mayron. Guardandolo senza riferimenti al suo genitore… “Non scrivere una frase fatta, non scrivere una frase fatta” (Pensiero dell’autore). Mean Girls 2 resta un film di intrattenimento leggero, destinato soprattutto a un pubblico giovane e femminile.

  • La luna
    2011,  Tornare bimbi

    La Luna

    La luna: un astro, una barchetta, un cortometraggio. L’italiano Enrico Casarosa condensa per la Disney Pixar le sue esperienze personali, confezionandole insieme a Il piccolo principe di Saint-Exupéry e a La distanza dalla luna di Calvino, dando vita a una storia che sembra di sfogliarla, come in un libretto per bambini, condita di quegli ingenui sentimenti e piccole emozioni che fanno bene al cuore.

  • L'Arte di Vincere
    2011,  Cinematerapia: una pillola per,  Ispirarsi

    L’arte di vincere

    In un’epoca dove tutto nello sport viene misurato e calcolato, L’arte di vincere è un biopic è attualissimo, riuscendo dai numeri, quasi ossimoricamente, a parlare di romanticismo, umanità e sport. Brad Pitt, assistito da Jonah Hill, è un manager tratteggiato dalle sue azioni, seppure protagonista di dialoghi brillanti e coinvolgenti, che ricalca con classe la figura dell’outsider, un uomo dal passato segnato dal fallimento delle sue ambizioni, vicino allo spirito romantico ottocentesco della sehnsucht. Un trionfo della spettacolarità della verità, a scapito della più mainstream verosimiglianza spettacolare. “Come si fa a non essere romantici con il baseball?”. E con lo sport.

  • Headhunters film
    2011,  Tendere i nervi

    Headhunters

    Headhunters è un film sempre sul filo del rasoio. Un rasoio che talvolta taglia. Dal romanzo di Jo Nesbø, questo thriller norvegese ha davvero tutte le carte in regola. Fedele ai principi della buona drammaturgia, Headhunters avanza in un climax ascendente fino ad un finale dove tutto, con piacere, coincide. Il protagonista, ben caratterizzato nella sua doppiezza, tra il sé ostentato e quello privato, arranca per gran parte del film in un susseguirsi di ostacoli sempre più grandi, che lo spettatore gode nel vedere opposti alle disperate e sole forze dell’uomo. Successo di critica e di pubblico, nel 2011 diventa il film norvegese di maggior incasso di tutti i tempi. La…

  • Le avventure di Tintin
    2011,  Avventurarsi

    Le avventure di Tintin – Il segreto dell’unicorno

    Hergé ne sarebbe soddisfatto. Il duetto Steven Spielberg/Peter Jackson produce un vero film d’avventura, denso di azione, fughe, situazioni rocambolesche (con pochi stacchi di montaggio), in una storia che sembra sempre correre. Spielberg si cita spesso e Tintin può sembrare Indiana Jones, ma allo stesso tempo resta fedele al fumetto, senza tradire i fan più incalliti. A differenza dell’archeologo, Tintin permette inoltre molta più libertà di movimento, di derivazione fumettistica, che traspare anche nelle sequenze tutte dedicate all’intelligentissimo cane Milù. La motion capture restituisce la fisicità degli attori e le musiche di John Williams seguono e coordinano i loro movimenti a meraviglia. Fotorealismo eccezionale.

  • War Horse
    2011,  Avventurarsi,  Commuoversi

    War Horse

    Steven Spielberg senza dubbio sa come raccontare una storia e, nel farlo, quali corde toccare, nella psiche e nel cuore dello spettatore. War horse lo dimostra e lo fa con un cavallo per raccontare gli uomini. Joey galoppa, trotta, va al passo, tra la guerra e le persone, divenendo al contempo protagonista e demiurgo del mondo filmico che si dipana d’innanzi ai nostri occhi. Con questo punto di vista particolare, War Horse appassiona e commuove. La scena del filo spinato spicca tra tutte, ma non è l’unica. Si tratta, in primis, di una storia di amicizia e umanità, tanto utopistiche quanto intense nella loro messa in scena.

  • butter
    2011,  Riflettere

    Butter

    Una bambina adottata entra in competizione con una donna molto ambiziosa in una gara di sculture di burro… Attorno a questo concorso viene creata una enorme manifestazione e si fa di tutto per vincerla, ostacolando illecitamente la bimba, facendo propaganda, discorsi elettorali, boicottando, imbrogliando. In Butter il riferimento sembra proprio essere quello delle elezioni presidenziali, ridimensionandole goliardicamente. Il problema di Butter (se tale può essere considerato) è forse il suo essere atipico, oltre che mancante d’azione o di grandi colpi di scena. Tuttavia si tratta di un film intelligente, satirico, critico al moralismo e all’ipocrisia, diretto al cuore della società statunitense.