Smetto quando voglio
2014,  Cinematerapia: una pillola per,  Riflettere

Smetto quando voglio

Un ottimo debutto alla regia per Sydney Sibilia, che con Smetto quando voglio realizza un film irriverente e stralunato, attuale ma originale, distinguendosi fin da subito a livello visivo, con la scelta di una fotografia dai colori molto saturi, fluorescenti, dando al tutto la parvenza di un qualcosa di stridente, grottesco, tra il riso e l’indignazione, così come è la storia e lo sviluppo dell’ispirazione, radicata nella realtà.

Un gruppo di uomini brillanti ma insoddisfatti e irrealizzati, trova il modo di raggiungere il successo: produrre una droga da una molecola non ancora etichettata come stupefacente.

Bravi gli attori, organizzati e caratterizzati bene nonostante le dinamiche corali. Ottimo il finale.

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