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I predatori dell’arca perduta
Che cos'è il cinema? Il cinema è Indiana Jones. Cosa o chi, se non lui? Un'avventura oltre la vita ordinaria, ma mai impossibile.
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Indiana Jones 5 è confermato!
Indiana Jones 5 non è più solo rumours e indiscrezioni. Il film a quanto pare si farà. A confermarlo è Bob Iger, presidente della Walt Disney, a Bloomberg News. Il suo protagonista sarà ancora una volta Harrison Ford, smentendo così le notizie che davano Chris Pratt come favorito a indossare il cappello e impugnare la frusta. D’altronde, nonostante i 73 anni, sarebbe davvero difficile vedere un Indiana Jones che non sia lui. Ma Iger parla anche di Spielberg come regista dell’episodio. “Harrison really wants to do it, Steven really wants to do it. We’ve kicked around a couple of story ideas, but beyond that, I don’t know yet”. Nulla si sa dunque…
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The Avengers – Age of Ultron
Non c’è dubbio, nell’arca di Indiana Jones c’è The Avengers, fonte perpetua di ricchezza. Supereroi che spuntano come funghi, un robot che si improvvisa filosofo e tanto bum sbam groar splat. Chiamano blockbuster e lui risponde presente, calzandone a pennello la definizione. Si cerca di dare una introspezione psicologica a tutti i personaggi, ma si fatica, compresa la caratterizzazione dei nuovi Quicksilver e Scarlet Witch. Occhio di Falco invece, da inutile gregario, diviene eroe buono e portatore della humanitas terenziana. Meglio decisamente quando Hulk spacca. A proposito, Hulk è l’unico (nella galassia) a “sgonfiarsi” quando Vedova Nera/Scarlett Johansson lo tocca. Tra una zuffa, un vaneggiamento a proposito di gemme potenti…
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Le avventure di Tintin – Il segreto dell’unicorno
Hergé ne sarebbe soddisfatto. Il duetto Steven Spielberg/Peter Jackson produce un vero film d’avventura, denso di azione, fughe, situazioni rocambolesche (con pochi stacchi di montaggio), in una storia che sembra sempre correre. Spielberg si cita spesso e Tintin può sembrare Indiana Jones, ma allo stesso tempo resta fedele al fumetto, senza tradire i fan più incalliti. A differenza dell’archeologo, Tintin permette inoltre molta più libertà di movimento, di derivazione fumettistica, che traspare anche nelle sequenze tutte dedicate all’intelligentissimo cane Milù. La motion capture restituisce la fisicità degli attori e le musiche di John Williams seguono e coordinano i loro movimenti a meraviglia. Fotorealismo eccezionale.