George Lucas e Star Wars: Il risveglio della forza
George Lucas e Star Wars: Il risveglio della forza è un po’ come Anakin che lascia Obi-Wan.
Tutto è cominciato quando la Disney ha acquistato nell’ottobre del 2012 la Lucasfilm alla modica cifra di 4 miliardi di dollari.
Quasi inevitabile dunque che nel progetto della realizzazione di un settimo film di Star Wars, per George Lucas si parlasse di coinvolgimento e non di un ruolo da direttore d’orchestra. Lucas ha comunque provato a contribuire alla realizzazione del film con le sue idee e delle sue storie, ma le risposte non sono state quelle sperate.
“The ones that I sold to Disney, they came up to the decision that they didn’t really want to do those. So they made up their own. So it’s not the ones that I originally wrote”.
“Hanno dato un’occhiata alla mia storia e hanno detto: ‘Vogliamo fare qualcosa per i fans.’ La gente non capisce che Star Wars è fondamentalmente una soap opera e parla di problemi di famiglia. Non parla di astronavi. Quindi hanno deciso di non usare le mie storie e di farlo a modo loro. Così ho deciso di andarmene per la mia strada e di lasciarli fare” (Ai microfoni della CBS).
Il vero problema è che George Lucas si rende conto che se non può decidere lui, se non può avere il controllo, allora tanto vale lasciar perdere e lasciare la sua creatura nelle mani di qualcun altro, ovvero J.J. Abrams. Lo testimoniano delle altre sue dichiarazioni:
“Io lo vedo come un divorzio. Ora sto di fronte a questa realtà scomoda che mi deve andare bene. Devo andare al matrimonio. La mia ex sarà lì, la mia nuova moglie ci sarà, ma ho intenzione di prendere fiato ed essere una brava persona, sedermi accanto a lei, godere del momento, perché è quello che è, una decisione consapevole che ho preso. Non esiste una cosa come lavorare sulle spalle di qualcuno. O sei il dittatore o non lo sei e farlo non avrebbe mai funzionato, così ho detto ‘ho intenzione di divorziare’. Sapevo che non potevo essere coinvolto. Avrei reso loro infelici e me stesso meschino. Avrei probabilmente rovinato una visione… J.J. ha una visione ed è la sua visione”.
Quello che George Lucas prova è dunque un sentimento di inevitabile frustrazione, che tuttavia doveva essere previsto, vista la cessione, e che, senza dubbio, sarà lenito da un pancione pieno di dollari.
Dopo aver visto in anteprima, è arrivato presto il giudizio di Harrison Ford, che tuttavia, essendo parte del cast, non prendiamo come affidabile al cento per cento. È stato comunque presto seguito da quello di un amico di Lucas, Steven Spielberg, che si è detto entusiasta. E così, nonostante Lucas aveva dichiarato che non avrebbe visto il film in anteprima, le cose sono andate diversamente e George ha visto recentemente il suo settimo figliuolo (adottivo).
Il The Hollywood Reporter, scrive che Lucas si è detto contento del film. Non vi sono tuttavia giudizi ulteriori. Restiamo dunque in attesa dell’uscita del film nei cinema italiani e di dare una nostra valutazione personale.
Nel frattempo, sulle possibilità di vedere George Lucas coinvolto in futuro, il produttore e regista si è espresso così, forse un po’ risentito, lasciando una provocazione sul fare cinema in generale:
“Io ho iniziato con film sperimentali e voglio tornare a fare quelli, ma naturalmente nessuno vuole vedere dei film sperimentali”.