ipotesi di complotto film recensione
1997,  Avventurarsi,  Ridere

Ipotesi di complotto

Dopo la serie di Arma letale e il divertente Maverick, Richard Donner ritrova Mel Gibson in un nuovo film, tra azione e commedia. L’idea di base di Ipotesi di complotto risponde alla seguente domanda: e se un paranoico prima o poi scoprisse casualmente un vero complotto?

Un tassista di newyorkese diventa bersaglio della CIA quando svela casualmente dei segreti di stato. Il film è fracassone, sfrenato, a tratti divertente e praticamente senza sosta, tanto che durante la visione si sente in alcuni frangenti la necessità di un calo di ritmo per prendere fiato.

Mel Gibson è la macchietta dei suoi ruoli precedenti, svalvolato eppure in qualche modo in gamba. In tutto questo c’è anche una storia d’amore, quella con la collaboratrice del procuratore interpretata da Julia Roberts, che riesce a trovare del tenero nello stalking del protagonista.

La tematica di Ipotesi di complotto era attuale all’uscita, nel 1997, e a ben pensarci lo è ancora, ma il risultato non è del tutto riuscito.