2012
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The master
The master è un bel film? Sarebbe banale rispondere sì o no. Dipende da cosa cercate guardando questo pezzo di cinema di PT Anderson.
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40 carati
Il protagonista di 40 carati si trova in bilico su un cornicione di un palazzo di New York e minaccia di buttarsi, ma prima di compiere l’estremo gesto, si professa innocente in merito al crimine che l’aveva condannato alla prigione. Seppure bloccati in altezza, la narrazione del film non soffre di staticità. Merito di una buona sceneggiatura che gioca su un misterioso e premeditato piano del nostro protagonista aspirante suicida, che via via si svela, e un montaggio che alterna in parallelo la frenesia e concitazione di una rapina. È proprio l’intreccio costruito la parte più interessante, che coinvolge e gioca con il tempo, arrivando fino a un finale di…
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7 psicopatici
Sgradevole e al tempo stesso non si riesce a smettere di guardarlo, come quelle patatine che non ci piacciono ma continuiamo a mangiarle lo stesso. 7 psicopatici è una black comedy piuttosto macabra, in realtà poco comedy. Il lato umoristico ha infatti un taglio più che altro grottesco. La sceneggiatura è intrigante e originale, la trama gioca su una mise en abyme, ovvero ci mostra uno specchio nello specchio. Uno sceneggiatore deve infatti scrivere una storia su 7 psicopatici e chi gli sta intorno farà sì che, come ogni buon scrittore insegna, la sua ispirazione sia la realtà. La sceneggiatura che scrive è dunque ciò che vive, ma potrebbe anche…
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La truffa perfetta – Guns, girls and gambling
Pallottole sfrigolanti, sensuali donne, gioco d’azzardo e colpi di scena in salsa pop, alla Quentin Tarantino. Questo è quello che vorrebbe essere La truffa perfetta – Guns, girls and gambling, che invece, come ho letto online, sembra piuttosto un’esibizione dei Village People con cowboy, indiani e pagliacci vari. Il mood vorrebbe essere lo stesso di Machete, con la differenza che questo party armato si prende troppo sul serio. L’umorismo e le battute che ci vengono propinate sono francamente inascoltabili e le freddure di taglio razzista non riescono a essere né offensive né divertenti, ma semplicemente pietose. Si cerca di recuperare tutto con un finale dal colpo di scena, il quale per essere…
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Biancaneve e il cacciatore
Biancaneve e il cacciatore, di Rupert Sanders, lascia il tempo che trova, ed è il tempo della moda piuttosto che del buon cinema. Nella ormai dilagante pratica di riproporre i classici Disney in salsa rosa, barbecue e al tonno, Sanders ha per lo meno il merito, al di là della resa finale, di nutrire un’idea di rielaborazione, scelta in chiave dark, senza timore di soffermarsi anche sul macabro. Le caratterizzazioni si modernizzano e modificano, così come alcuni passaggi di trama sia disneyana che “Grimmesca”. Ottimo visivamente, Biancaneve e il cacciatore resta a lungo intrappolato nella foresta nera e l’avventura non coinvolge pienamente, l’emozione non coglie per nulla. La faccia perennemente contrita di…
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21 Jump Street
Assolutamente demenziale, sboccato e volgare, 21 Jump Street fa parodia di molti luoghi comuni dei film d’azione e della high school, avvalendosi spesso di un furbo non-sense. Affiatati i suoi due protagonisti, Channing Tatum e Jonah Hill, esageratissimo e divertente il loro rapporto nella narrazione. Sono questi i fattori, insieme a un ritmo incalzante, che fanno sì che il film non scada semplicemente nella porcheria. Phil Lord e Christopher Miller sanno cosa fanno e forse hanno saputo fare anche meglio in 22 Jump Street.
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Una ragazza a Las Vegas
Una ragazza a Las Vegas è una sorta di via vai, di fai e disfa, di azioni e reazioni contrarie, continuo e rapido, tanto che lo spettatore...
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John Carter
L’importanza del punto di vista. Sì, perché se guardiamo John Carter con l’occhio dell’economista, sottraendo ai finanziamenti Disney gli incassi del film, esso è tra i peggiori film della storia del cinema. Forse, addirittura, il film con maggiori perdite. Magari è proprio per questo un giorno diverrà un cult e ai miei occhi si erge a baluardo contro il pregiudizio (di chi per questi fattori rifiuta o sceglie un film). Perché John Carter è uno dei migliori film fantasy che siano passati da diverso tempo. Montaggio, computer grafica e musiche di Michael Giacchino. Andrew Stanton rilegge, cento anni dopo, il primo romanzo di Edgar Rice Burroughs, e lo riscrive intelligentemente su pellicola, con modifiche sapienti che…
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Ruby Sparks
Siete soli, avete gli ormoni in subbuglio e desiderate avere una ragazza, magari una in particolare, ma quella non si accorge di voi neanche se vi mettete a ballare la breakdance davanti a lei con un giubbottino catarifrangente? Forse è meglio se evitate questo film. Sì perché il buon Paul Dano vive il vostro (nostro) sogno. Scrittore in crisi creativa, scopre che la ragazza di cui narra esiste ed è frutto della sua immaginazione, in cui sovente si rifugiava. Ma non solo: ella fa tutto ciò che lui mette su carta. Non è questa la felicità?! Senza pretendere di spiegare la componente surreale e magica, il regista si tiene i…
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Total Recall – Atto di Forza
Si può parlare bene di un remake? Con Total recall rispondiamo di sì, grazie a belle donne, tanta azione e una base solida.
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Holy Motors
Il cinema è la vita con le parti noiose tagliate. A dirlo era Hitchcock. In Holy Motors di vite ce ne sono molte, e tutte noiose.
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Think Like a Man
Hitch, What Women Want e uno degli eterni irrisolvibili dilemmi nella cinematografia: capire le donne. Le donne tacciono e ridacchiano sotto i baffi cerettati, ma ribaltiamo la situazione. Le donne capiscono gli uomini? È quello che fa questo film corale, guardando dalla prospettiva degli uomini, ma mettendo in scena questa volta i dubbi delle donne. Agisci come una donna, pensa come un uomo, è il libro galeotto che dà il via a una vera e propria guerra tra i sessi, divenendo un mantra per le donne alla ricerca di ottenere ciò che vogliono, a scapito di poveri succubi malcapitati uomini. (Sì sono uomo). I personaggi volutamente stereotipati, la efficace voice over e…