1964

  • my fair lady film recensione
    1964,  Innamorarsi,  Riflettere

    My fair lady

    My fair lady è un classico del cinema, un musical epocale, in grado di entrare nell'immaginario collettivo e di vincere numerosi premi, tra cui 8 Oscar. Ma com'è vederlo oggi, a distanza di oltre 55 anni?

  • marnie
    1964,  Cinefili,  Tendere i nervi

    Marnie

    Marnie è ammantata di fascino ma anche di mistero, è labile, bugiarda e psicologicamente disturbata. Lui è un domatore di belve e, tra queste, senza dubbio figurano le donne, in particolar modo quelle feline e complesse, come Marnie. Tippi Hedren e Sean Connery sono i protagonisti di un film di Hitchcock dove al centro di tutto ci sono le psicologie. Non era affatto comune all’epoca parlare di questo in un film e farlo come l’ha fatto Hitchcock, indagando e costruendo una storia sui rapporti, tra i due protagonisti soprattutto, ma anche con la madre di lei. Oggi probabilmente un film come Marnie non ci può sorprendere o turbare, come invece…

  • Pazzi pupe e pillole
    1964,  Ridere

    Pazzi pupe e pillole

    Jerry Lewis è un dottore, o almeno vorrebbe esserlo, infatti non riesce a praticare la professione perché soffre di una eccessiva empatia con i suoi pazienti, tanto da non riuscire a sopportare il loro dolore. Il film non ha riscontrato un grande successo all’epoca, per poi essere rivalutato successivamente. Si tratta sostanzialmente di una serie di gag ambientate, fino al finale, in ospedale e aderenti alla tematica ma piuttosto slegate, orfane di una vera e propria trama. Molte di queste hanno un carattere fortemente inverosimile (forse troppo), che ci fa sorridere ma mai ridere abbondantemente. Oggi, Pazzi pupe e pillole sembra forse patire il tempo trascorso e non è tra…

  • Uno sparo nel buio
    1964,  Investigare,  Ridere

    Uno sparo nel buio

    Uno sparo nel buio è il secondo film di Blake Edwards della saga della Pantera Rosa. Un film dove la comicità dell’ispettore Clouseau è talmente esagerata e fumettistica nella sua imbranataggine da risultare talvolta un po’ troppo incredibile anche per la risata di gusto, nonostante Peter Sellers sia comunque bravissimo nel ruolo. Mentre il film gioca, oltre che sulla figura del protagonista, su gag ripetute e sulla parodia di alcune scene tipiche dei gialli (come la riunione finale in un’unica stanza), il giallo viene piuttosto sbrigativamente smarcato nel finale, quando avrebbe potuto essere più intrigante senza portar via spazio alla comicità, che è naturalmente il motore del film. Tuttavia, funziona ugualmente la sorpresa finale, che con…