2005
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Un giorno per sbaglio
Un giorno per sbaglio un'auto investe il marito della governante di una residenza di campagna. L'evento turba la ricca coppia proprietaria di casa e costituisce anche la prima crepa di un rapporto che inizia a sgretolarsi.
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Doppia ipotesi per un delitto
L'assistente del procuratore distrettuale uccide un uomo nel suo letto. Secondo la sua versione è stata legittima difesa nei confronti di un tentativo di stupro. Per un amico della vittima si tratta di omicidio. Chi mente?
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Serenity
Serenity è un film di fantascienza poco conosciuto in Italia, ma migliore di molti coetanei celebri a cui spesso viene accostato.
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A history of violence
A history of violence è un film lucido e magnetico, dal fascino difficile a definirsi, ma dall'intensità capace di catturare l'attenzione in ogni attimo.
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Casanova
Heath Ledger nei panni del seduttore Casanova, in un film ispirato liberamente al donnaiolo veneziano, senza intenti biografici o moraleggianti.
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Hitch – Lui sì che capisce le donne
Hitch, lui sì che capisce le donne! E le comprende così bene da aiutare gli uomini insicuri a conquistarle, tanto da essere soprannominato Dottor Rimorchio.
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Mr. & Mrs. Smith
Mr. & Mrs. Smith è un'action comedy brillante, ritmata e coinvolgente. Dalle scene d'azione frenetiche e avvincenti, alle punzecchiature tra marito e moglie...
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Vita da strega
Ispirato alla celebre sit-com degli anni sessanta, Vita da strega il film gioca con una doppia finzione. La storia racconta infatti la riprese di un remake televisivo delle serie stessa, in cui nel ruolo di Samantha viene scritturata una vera strega. Il film è fortemente bipartito. Una prima parte più vicina alla commedia e senz’altro più divertente, legata agli egoismi nel set, e una seconda più romantica e convenzionale. Anche il nostro giudizio è duplice. Positivo per lo sforzo di variare il tema e per chi cerca una commedia leggera, spensierata e zuccherosa. Negativo proprio per l’essere scivolati nella storia d’amore, sguazzandoci troppo e dimenticandosi di sfruttare il potenziale dei personaggi,…
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King Kong
Un film magniloquente il King Kong di Peter Jackson, che come suo solito si prende il tempo necessario (3 ore) per raccontare la sua storia. Da New York al mare fino a Skull Island, per poi far ritorno alla città, Jackson ci immerge nei pericoli della spedizione, attorniandoci da un gruppo di personaggi a fuoco, con cui confrontarsi, per cui spasimare o da disprezzare. La storia amalgama avventura e amore, sorprese e spaventi, atti di coraggio così come di codardia o di avidità, presentandoci nel giusto momento una fiera di mostri e creature gargantuesche, oltre a un paio di scene mozzafiato che appaiono interminabili. Kong, infine, è più che mai…
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Sahara
Avete presente quei film di pura avventura, dove tra inseguimenti e colpi di pistola c’è il tempo per una battuta ironica, dove tra un mistero da scoprire e le trame di un cattivo, c’è lo spazio per un flirt? Se la risposta è sì e siete in astinenza da Indiana Jones, Sahara potrebbe essere il film che fa per voi. Seppure non abbia lo spessore di Indy o l’emozione e il pathos della corda nel deserto di Hidalgo, Sahara trae da un romanzo di Cussler una storia d’avventura tra la sabbia africana, alla ricerca di una nave perduta con la minaccia di una misteriosa epidemia. La sceneggiatura non è perfetta…
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Match point
Un Woody Allen asciutto, cinico, elegante. Match point per lui, signori. Il film è un vero è proprio dramma umano, dove i rapporti sono malati, morbosi, così come i personaggi sono travagliati, ossessivi, affascinanti e imperscrutabili. Ottimamente interpretati. In particolar modo Jonathan Rhys Meyers dona il volto e soprattutto lo sguardo, velato e oscuro, a un istruttore di tennis arrivista e ammaliante. Woody riprende Dostoevskij, di cui è appassionato proprio il suo protagonista, Chris, e in particolar modo la sua storia si fonda sul Delitto e castigo, invocando esplicitamente sul finale “un qualche piccolo segno di giustizia”. Ma c’è? Esiste la giustizia? La metafora della palla da tennis che si fa anello, chiudendo…
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Guida galattica per autostoppisti
Douglas Adams, autore della serie di romanzi, aveva iniziato a lavorare allo script del film, conscio della necessità di adattare i testi in funzione dei media. Tuttavia, scomparso prematuramente, ha dovuto lasciare il progetto a Garth Jennings e Karey Kirkpatrick, i quali hanno portato a termine questo film irriverente, divertente e originale. Soprattutto originale. Guida galattica per autostoppisti è un’avventura alla ricerca del senso della vita, l’universo e tutto quanto, dove la tematica esistenziale viene sparata tra le stelle in maniera assolutamente dissacrante, dando una visione particolare e spiritosa dell’esistenza umana. La comicità riesce a essere allo stesso tempo demenziale ma anche incredibilmente acuta, dove le (troppo) poche parti dedicate alla guida sono…