2013
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Attacco al potere – Olympus Has Fallen
La prima mezz’ora di Attacco al potere è uno sterminio, in una sorta di perverso sparatutto in cui tutti gli americani, civili e soldati, cadono uno dopo l’altro in maniera atroce, come burattini trafitti dai proiettili degli invasori. Il film vuole rappresentare un possibile atto terroristico e le operazioni militari volte a contrastarlo, dove tuttavia è l’eroismo del singolo, un Gerald Butler infiltrato, uomo solo ma stoico, a riuscire a salvare la nazione ottenendo inoltre il riscatto personale. Privo di uno stile espressivo o un semplice motivo di esistere, Attacco al potere si riduce a una fantapolitica ispirata dall’attualità che si declina in un “ammazzali tutti” e in un falsissimo è…
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Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet
Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet. Lo sgargiante e disilluso, malinconico e rassicurante viaggio del grande genio, ma ancora bambino, T.S. Spivet. Il film di Jean-Pierre Jeunet conserva la sua grafia, uno stile unico e originale, che possiamo ricordare e ricondurre solo alla sua opera più famosa: Il favoloso mondo di Amélie. I dialoghi sono coinvolgenti, spiazzanti e furbi, a tratti estremamente incisivi, con alcune frasi da annotare subito sul taccuino. Il film è singolare grazie al modo di raccontare, al punto di vista con cui lo fa, con alla base un’ottima scrittura, presa per mano dalla musica lungo tutto il minutaggio.
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Il grande Gatsby
Il grande Gatsby di Baz Luhrmann è vista e visione, uno sfoggio di costumi e di scenografia, aspetto in cui il regista è estremamente bravo, un film che esprime vuotezza e prova a riprendere così i temi di Francis Scott Fitzgerald, ma che invece si traduce in un film talmente vestito da essere ossimoricamente spoglio, senz’anima. Luhrmann sa organizzare delle belle feste, ma il party è frivolo, estremamente noioso. Due ore e venti minuti che mettono alla prova. Una sbronza che il giorno dopo fatichi a ricordare. Simile in alcuni aspetti e scelte a Moulin Rouge!, che fa da traccia, un po’ come stampo della poetica del suo autore, ma non…
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Finn – Musica per un sogno
Finn – Musica per un sogno è un film che guarda alla musica con una nota di magia, com’è giusto che che venga considerata per gli artisti. Quest’ultima è causa ed effetto, amore e controversia, di un rapporto padre e figlio. Il film tuttavia non stupisce, non ha guizzi. Nemmeno le emozioni e la commozione, che dovrebbe e vuole suscitare, riescono a travolgerci con la potenza del suono, bensì ci sfiorano appena nel finale.
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Don Jon
Meglio andare a letto con una ragazza vera o guardarsi un bel film porno? È questo che si chiede Don Jon, non esitando un attimo nel rispondersi: meglio il porno! Non c’è gara. È con questo tema che Joseph Gordon-Levitt esordisce alla regia del suo film, da lui stesso interpretato, che potrebbe anche spiegarsi nel semplice: volevo farmi Scarlett Johansson e Julianne Moore e così ho fatto un film. Sì, ci sono pure loro. Che il risultato non sia un granché l’avete capito, ma di sicuro originale lo è. Sì, fino all’epilogo però, quando Joseph Gordon-Levitt conclude con lo scontato happy ending dalla morale già vista. Di buono c’è però la caratterizzazione di Barbara Sugarman…
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Machete kills
Travestimenti, belle donne, sangue e pazzeschi pazzi criminali, per un gioco cinematografico, una burla che si burla anche di sé stessa. Machete kills. È come un’accozzaglia di idee, dove più inverosimile è, meglio è, legate dal solo Machete, icona. Una marmellata di camei e situazioni fumettistiche, che non si eleva mai, ma diverte. O per lo meno, sicuramente, divide. Non potrei obiettare nulla a chi, piuttosto che vedere Machete uccidere, lo preferirebbe ucciso e sepolto nel cimitero del cinema.
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Delivery man
Fate fatica a gestire i vostri figli? Scorrazzano per la casa come degli scalmanati e non c’è verso che ascoltino il papi? Guardate questo film e consolatevi, perché c’è chi se la passa peggio. David infatti ha ben 533 figli. Questo d’altronde è quello che succede quando si vuole fare soldi facili alla banca del seme e si è particolarmente portati per i lavori manuali. Vince Vaughn si pone allora l’aureola in testa e diviene improvvisato angelo custode dei suoi figli, in un film che, al di là dell’apparenza, non è commedia stupida, ma affronta in modo semiserio la tematica e ci accumula sopra qualche ulteriore strato di sentimentalismo e umorismo. È…
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Ender’s Game
Dal 1985 al 2013, premiato in letteratura e passato in sordina al cinema, Ender's Game è fantascienza intelligente e attuale.
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Il fuoco della vendetta
Out of the furnace: Il fuoco della vendetta che ha bruciato per la prima volta al Festival Internazionale del Film di Roma nel 2013.
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Cose nostre – Malavita
Delle recenti opere di Luc Besson, Cose nostre - malavita è forse la meglio riuscita, un po' black comedy, sfumata nel noir, ma con focus sulla high school.
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The Canyons
Peni al vento, pseudo eterosessuali, un pornoattore, l'inespressività di Lindsay Lohan e il tentativo di essere thriller. Ecco a voi The Canyons.
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I Delitti del BarLume – Il Re dei Giochi
Il re dei giochi è il primo episodio della serie de I delitti del BarLume, prodotta da Sky Cinema. Il film tratta la “componente gialla” in modo leggero e fresco, procedendo tramite intuizioni e tiri a indovinare verso il colpevole con una spiccata vena umoristica. Il tutto si svolge all’interno di uno scacchiere toscano e pittoresco, il paesino immaginario di Pineta, dove ogni personaggio è fortemente caratterizzato. A generare la verve necessaria sono sicuramente i quattro vecchietti del bar, mentre il livello del film forse non viene innalzato dalla recitazione di Enrica Guidi (Tiziana), ma sicuramente viene ingrandito dalle frequenti inquadrature del suo seno.