2013
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Closed Circuit
Costruito sullo spettro dell'11 settembre, Closed Circuit getta delle immagini non troppo positive sul sistema americano.
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Saving Mr. Banks
Saving Mr. Banks ci racconta un lembo di storia di Pamela Travers, autrice di Mary Poppins, e il suo rapporto con Walt Disney.
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Capitan Harlock
Capitan Harlock, primo film giapponese con l’utilizzo della tecnologia faceware è un prodigio di fotorealismo, ma non viene supportato da una storia alla medesima altezza. Ma non è tutto. Capitan Harlock non è il protagonista di questo film, ma lo sono i due fratelli Yama ed Ezra e il loro rapporto. Il capitano resta spesso nell’ombra, nelle retrovie, è un personaggio dibattuto e oscuro. C’è poco o nulla di piratesco. Matsumoto tuttavia, il creatore di Harlock e del manga omonimo, pare ne sia stato entusiasta, tanto da commuoversi.
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Sole a catinelle
Sole a catinelle ha come unico obiettivo e promessa far ridere, e lo fa, anche a costo di esser stupido. (E lo è).
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Fuga di cervelli
Fuga di cervelli è l'esordio alla regia di Paolo Ruffini davanti alla cinepresa, in un film con Frank Matano e il duo PanPers.
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Shadowhunters – Città di Ossa
Un pizzico di Harry Potter, una spruzzatina di Twilight, una sbirciata al folklore popolare e… Tadàà! Ecco Shadowhunters. Un film che mi spinge a chiedermi perché continuo a perdere tempo scrivendo in questo blog, invece di scrivere un romanzetto con protagonista una ragazzetta comune, qualche mostriciattolo vampiro/mannaro/zombie, un bel triangolo amoroso, e fare i soldoni. La mia soggiaciuta passione per i fantasy mi costringe a divertirmi nelle scene d’azione, soprattutto quando Lily Collins combatte i vampiri in minigonna, stuzzicandomi molto più del padre quando prese la leadership dei Genesis, trasformandola in una band pop. Ero presente. Poi però c’è la love story. Nonostante le sopracciglia più folte del west, Clary…
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Gigolò per caso
In questa sua quinta regia Turturro si sofferma, scruta, assapora, ascolta. Non va mai di fretta, ma allo stesso tempo non alza mai il ritmo di una commedia fine, che però rischia di annoiare. La componente umoristica sta nei ruoli. Il logorroico Woody Allen è un insospettabile pappone e John Turturro il suo gigolò, altrettanto improbabile. Allo stesso modo, il restio Fioravante viene pagato solo da donne splendide. La dermatologa Sharon Stone e Sofia Vergara gli propongono un libidinoso ménage à trois. Eppure lui si innamora di Avigail, una vedova ebrea insicura e fragile. Gigolò per caso è una pellicola che parla di solitudine, la quale pervade tutti i personaggi, e in…
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The butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca
The butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca è una narrazione che non ha bisogno di orpelli o manierismi, avendo già in sé la semplice potenza di una storia vera. Un viaggio nella storia americana, con il focus sulla lotta per i diritti civili e la discriminazione razziale, che si amalgama ad un complicato rapporto tra padre e figlio. La storia di un uomo che cerca di non essere visto e che invece diviene una figura centrale dell’affresco. Talvolta didattico, ma mai noioso. Grandi attori. Forest Whitaker straordinario.
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Iron Man 3
Non bastano effetti speciali per fare un buon film. Poche idee, nessuna logica e coerente in questo Iron man 3. Mi riferiscono sia un film su un supereroe, ma Iron Man non si vede molto spesso e quando lo fa le prende da chiunque. Tony Stark ha creato una mandria di armature/robot, che però non lo cagano mai, se non nel finale quando magicamente arrivano ad aiutarlo dopo uno schiocco di dita. Ma prima no? Il temibile Mandarino dei fumetti qui non fa paura manco alle arance. Ah e Pepper acquisisce dei poteri, ma poi si opera e li toglie.
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Rush
Rush non è (solo) un film per chi ama la Formula 1, ma per chi ama le storie vere, le passioni brucianti, le vite sportive fuori dall’ordinario. È la storia di un duello, di velocità, di battute, di principi. Splendida regia di Ron Howard. Si sa cosa raccontare e come, quando correre e su quali particolari soffermarsi. Ricostruzione fedele dei dettagli e attori somiglianti ai personaggi che interpretano. Olio, motore, pilota pronto, Rush è una macchina in cui ogni incastro scivola in pista liscio verso il traguardo.
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Frozen
Frozen ha l’essenza della vecchia animazione Disney, racchiusa nell’armatura delle nuove tecnologie digitali. A differenza di molti recenti film d’animazione, si rivolge soprattutto a un pubblico di bambini, in particolare femmine, strizzando l’occhio alle principesse antenate. Si canta spesso e la trama, così come l’idea, non spicca in originalità. L’impatto tuttavia, che Frozen ha ottenuto, è innegabilmente grande.
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Empire State
Insensato. Empire state è un film insensato. Liam Hemsworth, fratello di Thor e controfigura di Gareth Bale nel tempo libero, è un immigrato greco (anche se di greco non ha manco l’alluce) e vuole diventare un poliziotto. Alla fine invece, decide di rubare dei soldi da una compagnia, che custodisce 25 milioni di dollari con una telecamera, un custode e un cane sordo. Ma a rubarli è il migliore amico, rubato a sua volta al film Scemo e Più Scemo, di cui poteva essere eccezionale interprete. Nella locandina c’è anche Emma Roberts, nel film quasi mai. La storia è vera, il film nemmeno vagamente verosimile. Decisamente brutto.