Scadenza

  • Monuments Men
    2014,  Avventurarsi

    Monuments Men

    Un film dalle premesse buone e interessanti, dotato di un cast stellare, finisce invece con lo spegnersi lentamente, senza innalzamenti di ritmo o tensione, pervadendoci di noia. George Clooney (regista, produttore, sceneggiatore, attore, tuttofare) non deve aver mai ascoltato Neil Young, citato anche nella lettera del presunto suicidio di Kurt Cobain, che diceva: meglio bruciare che spegnersi lentamente. La mediazione tra la serietà dei valori che si cerca di veicolare e il tono della commedia non funziona. Sembra una allegra scampagnata durante la Seconda Guerra Mondiale, in cui capita che qualcuno ci lasci le penne, ma fa niente. Io sono a favore e promotore della cultura e dell’arte, concorde con i…

  • Lucy
    2014,  Fantasticare

    Lucy

    Lucy ha un inizio promettente, per poi perdere strada facendo il suo (potenziale) fascino e appeal. L’idea dell’uomo che sfrutta il suo cervello al massimo non è una novità, si veda ad esempio Limitless, anche se qui si prende la via della fantascienza. La discretamente bellina Scarlett Johansson finisce infatti con il diventare una sorta di blob nero onnipotente, onnipresente, onniscente… onni. Infine completa la sua trasformazione in super sayan di… scusate. In chiavetta usb. (Davvero!). E così, riprendendo le sue stesse parole, Lucy è ovunque e può farci fare qualsiasi cosa, anche dire che questo è un bel film. È un bel film.

  • Sex Tape
    2014,  Scaldarsi

    Sex Tape – Finiti in Rete

    Si svolge sostanzialmente così: una coppia si innamora, culo di Cameron Diaz, fanno dei figli, culo di Cameron Diaz, non hanno più voglia di fare all’amore, culo di Cameron Diaz, trovano una soluzione, culo di Cameron Diaz. Fine di Sex Tape – Finiti in Rete. L’intera trama si basa sulla stupidità dei protagonisti, i quali potevano tranquillamente risolvere tutti i loro problemi da casa, sorseggiando una birra analcolica e sbafandosi un tramezzino con il burro di arachidi. Le battute sessuali non hanno doppi sensi, ma sono doppiamente scadenti. Va un po’ meglio nella seconda parte. Tipico film da: sono solo, non ho una ceppa da fare, il divano mi trattiene e…

  • Magic in the Moonlight
    2014,  Sorprendersi

    Magic in the moonlight

    Magic in the moonlight è un film dalle due anime. Nella tematica, ragione contro fede, magia contro illusionismo, ma anche nel risultato, buono ma forse un pizzico deludente. Forse perché da Woody Allen ci si aspetta sempre tanto. Sceneggiature e dialoghi sono la sua firma e riconosciamo le riflessioni che caratterizzano ogni opera del regista. Il senso della vita tra tutte. L’uso del sarcasmo è straordinario. Il dialogo tra Stanley (Colin Firth) e la zia è la scena migliore del film. La musica classica e il jazz, riempiono di vera magia ogni situazione. A deludere, purtroppo, è proprio il finale, prevedibile e giocato su un meccanismo narrativo simile a quello de…

  • BIG HERO 6
    2014,  Fantasticare

    Big Hero 6

    Oscillando come un’altalena, le catene del film ci sospingono, tra favola spensierata e costretta adultità, verso le risate, sfiorando di passaggio la commozione. L’uomo in più di Big Hero 6 è Baymax, più di un uomo. Separa il film dal genere supereroistico e infila nella sua eccessiva, non umana, umanità e premurosa sollecitudine, le emozioni migliori, che esse appartengano alla tenerezza o all’umorismo. Le immagini della imaginifica San Fransokyo sono splendide. Il finale alza il voto e stupisce.

  • Shadowhunters
    2013,  Avventurarsi

    Shadowhunters – Città di Ossa

    Un pizzico di Harry Potter, una spruzzatina di Twilight, una sbirciata al folklore popolare e… Tadàà! Ecco Shadowhunters. Un film che mi spinge a chiedermi perché continuo a perdere tempo scrivendo in questo blog, invece di scrivere un romanzetto con protagonista una ragazzetta comune, qualche mostriciattolo vampiro/mannaro/zombie, un bel triangolo amoroso, e fare i soldoni. La mia soggiaciuta passione per i fantasy mi costringe a divertirmi nelle scene d’azione, soprattutto quando Lily Collins combatte i vampiri in minigonna, stuzzicandomi molto più del padre quando prese la leadership dei Genesis, trasformandola in una band pop. Ero presente. Poi però c’è la love story. Nonostante le sopracciglia più folte del west, Clary…

  • gigolo-per-caso-woody-allen-john-turturro-recensione
    2013,  Scaldarsi

    Gigolò per caso

    In questa sua quinta regia Turturro si sofferma, scruta, assapora, ascolta. Non va mai di fretta, ma allo stesso tempo non alza mai il ritmo di una commedia fine, che però rischia di annoiare. La componente umoristica sta nei ruoli. Il logorroico Woody Allen è un insospettabile pappone e John Turturro il suo gigolò, altrettanto improbabile. Allo stesso modo, il restio Fioravante viene pagato solo da donne splendide. La dermatologa Sharon Stone e Sofia Vergara gli propongono un libidinoso ménage à trois. Eppure lui si innamora di Avigail, una vedova ebrea insicura e fragile. Gigolò per caso è una pellicola che parla di solitudine, la quale pervade tutti i personaggi, e in…

  • Mr. Peabody e Sherman
    2014,  Fantasticare

    Mr. Peabody e Sherman

    Mr. Peabody e Sherman non è un film d’animazione solo per bambini. La morale, la questione dell’educazione e il tema del rapporto padre-figlio non sono mai pedanti o didascalici, ma il giusto corredo di una bella favola. L’impossibilità di ciò che vediamo, difficile da credere anche al cinema, ovvero che un cane adotti un bambino, passa in secondo piano e viene facilmente assimilata, in favore di tanta avventura, un ritmo incalzante e dialoghi brillanti. Dalla Rivoluzione Francese all’Antico Egitto, in mezzo alla Guerra di Troia e a far due chiacchiere con Leonardo Da Vinci nel Rinascimento. Si salta nel tempo parodiando epoche e personaggi celebri, tutto in favore di una…

  • Lo Hobbit
    2014,  Avventurarsi

    Lo Hobbit – La Battaglia delle Cinque Armate

    Cosa ne penserebbe Tolkien? Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate e questa trilogia sanno di una bevanda diluita, in cui si perde il sapore e la magia. Il romanzo di Tolkien fa sognare e immaginare, e ci riesce in 342 pagine. La mia avversione va a chi, per mera speculazione, di un piccolo capolavoro ha voluto farne 3 film. Lo Hobbit non ci avvolge nel suo mondo e procede in maniera meccanica. Bilbo non è più nemmeno il protagonista. La trilogia de Il Signore degli Anelli lo guarda dall’alto, forte, nei suoi anni, di un’attesa e un impatto maggiore, della sua essenza di grande e magnifica fiaba, dipanata in…

  • Guardiani della Galassia
    2014,  Alienarsi,  Avventurarsi,  Diventare eroi

    Guardiani della galassia

    È deciso. Dopo essere stato bocciato all’esame di Guida galattica per autostoppisti, tenterò di prendere il patentino per diventare uno dei guardiani della galassia. Irriverente, impertinente, divertente. È un cocktail dove gli effetti speciali sono un’oliva esplosiva, che semplicemente corona e si mette al servizio della vera avventura, shakerata a del frizzante humor. I personaggi sono degli scapestrati mezzi delinquenti, dalle caratteristiche più bizzarre. Drax il Distruttore non capisce le metafore, Rocket ha il cuore di Tronky, duro fuori ma tenero dentro, e una lingua tagliente, Star-Lord è l’eroe figo-sfigato perfetto. Allo stesso tempo nessuno diventa una macchietta e ogni personaggio riesce a mostrare le sue sfaccettature, da quello minore a Groot,…

  • avengers age of ultron recensione film
    2015,  Diventare eroi

    The Avengers – Age of Ultron

    Non c’è dubbio, nell’arca di Indiana Jones c’è The Avengers, fonte perpetua di ricchezza. Supereroi che spuntano come funghi, un robot che si improvvisa filosofo e tanto bum sbam groar splat. Chiamano blockbuster e lui risponde presente, calzandone a pennello la definizione. Si cerca di dare una introspezione psicologica a tutti i personaggi, ma si fatica, compresa la caratterizzazione dei nuovi Quicksilver e Scarlet Witch. Occhio di Falco invece, da inutile gregario, diviene eroe buono e portatore della humanitas terenziana. Meglio decisamente quando Hulk spacca. A proposito, Hulk è l’unico (nella galassia) a “sgonfiarsi” quando Vedova Nera/Scarlett Johansson lo tocca. Tra una zuffa, un vaneggiamento a proposito di gemme potenti…