Scadenza
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Le pagine della nostra vita
Siete innamorati, volete innamorarvi, o amate crogiolarvi in psicodrammi melodrammatici cinematografici che prendano il vostro cuore e lo stritolino per bene? Allora avete già visto Le pagine della nostra vita. Che dire, il film fa il suo dovere e anche di più. Vi farà desiderare di più dalla vostra vita amorosa, vi spingerà a baciare qualcuno sotto la pioggia causandovi un brutto raffreddore e forse vi farà venire pure il diabete. Vietato ai minori di 50 fazzoletti.
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Noi Siamo Infinito
Le nuove promesse di Hollywood, ormai affermazioni, Emma Watson, Logan Lerman ed Ezra Miller, vestono con eleganza un film diretto dall’autore del romanzo: Stephen Chbosky. Alla calviniana maniera, il Ragazzo da parete (titolo del libro) sa osservare dall’alto, in disparte, e capisce le cose, pensa in modo non convenzionale. E noi con Charlie, un poco Giovane Holden, guardiamo il mondo, usando i suoi occhi. Malinconico, a tratti poetico, adornato di bella musica, Noi siamo infinito sa essere intelligentemente struggente e piacevole. Tra la commedia e il dramma adolescenziale, non dipinge, ma compone, tra la voce di David Bowie e una nota degli Smiths, una storia che sapora di verità.
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Hotel Transylvania
L’Hotel Transylvania è pieno zeppo di risate mostruose e chiunque voglia ridere dovrebbe aprire le sue porte e farsi una bella vacanza filmica. Un albergo di mostri dalle battute sagaci a ripetizione, i soliti personaggi ma con una insolita e magistrale caratterizzazione. Inventiva e ritmo. Uno stile visivo, nell’aspetto e nei movimenti, unico e spassoso. L’immaginario comune viene completamente ribaltato, così come i pregiudizi legati a folklore e mitologia, tanto che un giovane ragazzo umano è l’essere più spaventoso della Transylvania. Alle spalle un high concept forte, legato al tema della diversità, che che si scorge con nitidezza ma non viene mai ripetuto o spiegato. Siamo qui per ridere! “Il…
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School of rock
Tra le commedie musicali, spesso imitato ma mai eguagliato, School of rock è un cult. La semplicità della storia viene riempita minuto per minuto di pepite d’oro, in viaggio nel potere della musica, all’inseguimento dei propri sogni, attraverso l’educazione, con una preghiera al Dio del rock. Jack Black non recita, è straordinariamente lui. L’umorismo si stringe indissolubilmente alla musica rock, in una simbiosi straordinaria. Viene voglia di mettere su un disco, di fare qualcosa di figo, di “combattere il potente”. Ora scusate, mi scappa un po’ di rock.
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Empire State
Insensato. Empire state è un film insensato. Liam Hemsworth, fratello di Thor e controfigura di Gareth Bale nel tempo libero, è un immigrato greco (anche se di greco non ha manco l’alluce) e vuole diventare un poliziotto. Alla fine invece, decide di rubare dei soldi da una compagnia, che custodisce 25 milioni di dollari con una telecamera, un custode e un cane sordo. Ma a rubarli è il migliore amico, rubato a sua volta al film Scemo e Più Scemo, di cui poteva essere eccezionale interprete. Nella locandina c’è anche Emma Roberts, nel film quasi mai. La storia è vera, il film nemmeno vagamente verosimile. Decisamente brutto.
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Gli stagisti
Vi aspettate un film che rispecchi o faccia riflettere riguardo la drammatica situazione degli stage e del lavoro? Beh allora Gli stagisti non fa per voi. Se invece volete passare un paio d’ore con leggerezza, divertendovi, allora sì. Ci sono i soliti stereotipi, molti presi dalla high school americana, un finale prevedibile e sicuramente il film è un grande spot a Google. Ma ci sono anche gag divertenti e una coppia assodata (Vince Vaughn e Owen Wilson).
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Goool!
Goool! Gli omini del biliardino, ispirandosi ai cugini di Toy Story, prendono vita e danno vita a un film d’animazione che, visti i tempi che sta passando il calcio, dovrebbe insegnare qualcosa a più di qualcuno. Il cosa sarebbe pedissequo ribadirlo. Il confronto tra il film argentino/spagnolo di Juan José Campanella e i colossi americani fatica a reggere, ma di sicuro non sfigura, tanto meno nella grafica. In realtà di calcio non ce n’è moltissimo, se non per la partita finale, ma c’è molta avventura, rivolta soprattutto ai ragazzi più giovani. Gustosissime le citazioni cinematografiche sparse per il film, forse i momenti più divertenti e interessanti. Tra tutte: Apocalypse Now con la…
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Django Unchained
Fantastico. Arte che intrattiene, intrattenimento artistico. Se siete innamorati del cinema, guardare Django Unchained di Quentin Tarantino è come far l’amore con una delle sue più belle figlie. Dialoghi epifanici, gustosi dettagli anacronistici, musica incisiva, sceneggiatura magistrale, interpretazioni alte, citazioni colte. Regia, narrazione, fotografia. Un film di godibile perfezione, come se ne vedono troppo pochi in troppo tempo. L’unico, super-virgolettato difetto, drammaturgicamente parlando, è un doppio finale, che però diventa solo una scusa in più per godersi ancora un po’ di Django.
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L’amore bugiardo – Gone girl
Probabilmente dopo aver visto L’amore bugiardo non vorrete più sposarvi. Nick (Ben Affleck) rincasa il giorno del suo quinto anniversario, ma la moglie è sparita. Rapita? Assassinata? Chi può essere l’artefice della scomparsa? L’evento suscita molto clamore mediatico e i riflettori sono tutti puntati su Nick. Psicologico, a tratti inquietante, stende un’ombra sui tuoi pensieri e ti invita a partecipare al mistero, a provare a prevedere il finale. La rappresentazione di un mondo dove apparire vuol dire tutto. Rosamund Pike ne è l’interprete perfetta: sottile, glaciale, sorridente, perfetta. David Fincher disegna un thriller da antologia, ambiguo e imprevedibile. Da non perdere.
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La teoria del tutto
La teoria del tutto è piaciuto anche a Stephen Hawking. E se non ci credete date un occhio alla sua pagina Facebook. Che dire allora? Incredibile e ossimorico come, per interpretare un uomo senza capacità muscolari, ci voglia un tale controllo espressivo e fisico. Eddie Redmayne, nei panni del famoso fisico e cosmologo, è bravissimo. Il film segue soprattutto il lato sentimentale, anziché intellettuale o accademico, del protagonista, ma la storia è vera, genuina, e quindi non può che essere toccante. Senz’altro tra i migliori film del 2014.
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Il caso Thomas Crawford
Per gli amanti dei legal movie, Il caso Thomas Crawford si inserirà senza dubbio tra i preferiti. L’autore di un omicidio ci sembra evidente e quest’ultimo, inoltre, confessa la sua colpevolezza. Apparentemente il film potrebbe quindi finire dopo soli 15 minuti, invece, scivola via verso la fine in un susseguirsi di pezzi che si incastrano uno sull’altro, tra sorpresa, tensione e intrattenimento. Il film corre nelle scene con Anthony Hopkins e cammina con Ryan Gosling, il cui personaggio fatica a districarsi dal machiavellico marchingegno costruito dal suo avversario. “Anche un orologio rotto segna l’ora giusta due volte al giorno”.
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Quello che so sull’amore
Quello che so sull'amore: cioè niente. Forse Muccino ne sa qualcosa in più (o forse no). Però io questo film non ve lo consiglierei. Poi fate voi.