La scenografia cinematografica
Cos’è la scenografia?
Come si evince dall’etimologia del termine stesso, la scenografia è l’arte di creare o allestire la scena di uno spettacolo, nel nostro caso quello cinematografico. Si tratta dunque di realizzare tutto ciò che compone la scena, ovvero ciò che lo spettatore vedrà, esclusi i personaggi.
Come si realizza la scenografia di un film?
Si parte come sempre dalla sceneggiatura. Al termine dello spoglio, il regista e la produzione (a seconda del budget) decidono quali ambienti trovare dal vero e quali ricreare in studio. È chiaro che già in fase di pre-produzione possono essere delineati i luoghi e le location dove girare, proprio in funzione della storia.
In questo campo esiste una figura apposita, che è proprio quella dello scenografo.
Cosa fa lo scenografo cinematografico?
Esplora i luoghi dove si vogliono girare le scene o fa delle proposte in merito. Fornisce una documentazione dettagliata, con foto e video degli ambienti.
Una volta prese le decisioni, lo scenografo procede all’allestimento delle scene in studio e agli interventi sui luoghi reali. Nella sua attività si avvale naturalmente di alcuni collaboratori, quali ad esempio arredatori, attrezzisti e disegnatori.¹ Non da ultimo collabora strettamente con il direttore della fotografia per quanto riguarda l’illuminazione della scena.
Insieme al regista, lo scenografo sceglie il taglio della scenografia e realizza insieme ai collaboratori alcuni bozzetti preparatori che daranno un’idea della scena e del possibile risultato finale. Insieme a essi possono essere realizzati anche degli esecutivi, ovvero progetti architettonici dettagliati, e plastici o modellini. Nel suo lavoro lo scenografo non cura solo gli ambienti principali, ma anche quelli di raccordo tra una scena e l’altra, ovvero gli ambienti che legano due location.
Al giorno d’oggi, dovendo coordinare un team e gestire un budget, il lavoro dello scenografo è tanto artistico quanto manageriale e impone competenze e abilità sempre più specifiche.²
Gli elementi della scenografia
Sono 4, ovvero: il paesaggio, le strutture architettoniche, l’arredamento e gli oggetti di scena, di cui possono far parte anche i mezzi.
La scenografia digitale
Nel 2019 il cinecomic Black Panther vince l’Oscar alla migliore scenografia e in tanti rumoreggiano. Non solo per l’assegnazione, ma perché molti si chiedono come si possa premiare la scenografia di un film realizzato quasi interamente con green screen e quindi digitalmente.³
Al giorno d’oggi parlare di scenografia vuol dire, per forza di cose, parlare anche di computer grafica. Se un tempo le soluzioni erano la location reale e la realizzazione in studio, oggi sempre più film utilizzano il digitale. Questo non sminuisce il lavoro dello scenografo e del suo team, in quanto (seppure digitalmente) viene riconosciuta l’ideazione, la progettazione e la realizzazione finale della scena che lo spettatore vedrà.
Negli USA
Negli Stati Uniti il responsabile dell’aspetto visivo del film è chiamato Product Designer e, non a caso, l’Oscar alla migliore scenografia si chiama “Best Production Design”.
¹ Vincenzo Buccheri, Il film. Dalla sceneggiatura alla distribuzione, Carocci Editore, Roma, 2007.
² Renato Lori, Il lavoro dello scenografo. Cinema, teatro, televisione, Gremese editore, Roma, 2000.
³ Non c’è una fonte precisa al riguardo. L’affermazione si basa sull’esperienza diretta attraverso la lettura di articoli online e la frequentazione di gruppi Facebook dedicati al cinema.
3 commenti
Pingback:
Pingback:
Pingback: