1989
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Weekend con il morto
Flop negli anni 80, ancora oggi sono in molti a stroncare Weekend con il morto... ma non è il caso di questa recensione!
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Arma letale 2
Uscito due anni dopo il primo film, Arma letale 2 aggiunge altra carica umoristica alla sua formula, con scene d'azione non meno coinvolgenti.
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La guerra dei Roses
Avete presente le storie in cui i protagonisti si innamorano a prima vista e l'amore trionfa su tutto? Ecco, La guerra dei Roses non è quel tipo di film.
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Seduzione pericolosa
Seduzione pericolosa è un film con diversi meriti. Innanzitutto quello di costruire un giallo dall'esito imprevedibile e sorprendente, ma non solo.
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Sesso bugie e videotape
Sesso bugie e videotape è il film che ha dato a Soderbergh il riconoscimento internazionale, quindi dei meriti li ha... Tuttavia, oggi, mi sfuggono tutti.
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Harry ti presento Sally
Harry ti presento Sally è IL film sull'amicizia tra uomo e donna, una commedia sincera e brillante, acuta e divertente. Ecco i motivi del successo.
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Crimini e misfatti
Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij, musica classica e jazz, le persone e le loro azioni, omicidio e suicidio, crimini e misfatti. Queste le componenti con cui Woody Allen nel suo film vuole entrare nell’animo dei suoi personaggi, ponendosi e ponendoci dei quesiti etici. La storia indaga il senso di colpa, ma anche e soprattutto la giustizia, anticipando tematicamente Match Point, futuro lavoro del regista, che troverà azioni, reazioni e risposte differenti, oltre che un’incisività maggiore. Anche sul lato amoroso il film è decisamente amaro, mentre il ritmo contemplativo e riflessivo, dovuto a un conflitto puramente interiore, rendono la storia lenta e francamente molto noiosa.
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Knick Knack
Nel giro di tre anni, dal 1987 al 1989, John Lasseter e la Pixar vivono un momento di straordinaria ispirazione, che li porta a creare dopo il suggestivo Il sogno di Red e il meraviglioso Tin toy, Knick Knack. Da un’idea tanto semplice quanto geniale, ovvero un pupazzo di neve che vorrebbe uscire da una di quelle odiose palle di vetro souvenir in cui è imprigionato, ne nasce una spassosissima storia, ricca di gag slapstick, che sa giocare con lo spettatore, coinvolgendolo nella vicenda dello sfortunato pupazzo e sorprendendolo con le sue svolte inaspettate, che sembrano sempre essere l’ultima ma non lo sono.
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L’uomo dei sogni
Là, nel campo dei sogni, dove questi ultimi vengono coltivati, c’è un uomo dal volto avvenente e pulito a custodirli. Kevin Costner è Ray Kinsella, l’uomo dei sogni, che con la sua storia ci insegna a credere nei nostri, a provarci fino all’ultimo e correre i rischi inevitabili per raggiungerli. Ma non solo: anche l’importanza di avere una persona al nostro fianco, magari una donna, che ci crede insieme a noi e ci supporta e sospinge verso di essi. L’uomo dei sogni si serve di una buona sceneggiatura e un’incantevole idea, culminando in un finale toccante e proponendosi come film da tenere bene a mente e vicino al cuore.