Se ceno con fegato di bisonte avrò un Oscar?
Controindicazioni

Se ceno con fegato di bisonte avrò un Oscar?

Se ceno con fegato di bisonte avrò un Oscar? è un titolo provocatorio, che va a rappresentare un articolo che vuole esaminare e riflettere sulle recenti spinte, veicolate soprattutto dai canali social, che vogliono Leonardo DiCaprio vincitore della statuetta.

giphy
©tweens.screenweek.com

Innanzitutto è necessario chiarire come gli Oscar siano un giudizio arbitrario, opera di un gruppo di critici cinematografici, l’Academy, che non è per forza di cose discriminante nel giudicare il successo o l’insuccesso di un attore o artista, o la sua qualità. DiCaprio non può certo soffrire di solitudine, pensando che la statuetta non l’hanno stretta nel palmo nemmeno Peter O’Toole, nonostante 8 nomination, Richard Burton che ne ha avute 7, Cary Grant o Brad Pitt, che se l’è aggiudicata nel 2014 come produttore di 12 anni schiavo. Lasciamo perdere gli Oscar alla carriera e situiamoci nel cinema più recente, visionando dei profili di attori molto popolari. Samuel L. Jackson, Edward Norton, Harrison Ford, John Travolta, Johnny Depp, Bill Murray, Joaquin Phoenix… no, niente statuetta neanche per loro. Ma basterebbe spostare lo sguardo sui registi per scoprire che nemmeno Hitchcock l’ha mai vinta con un suo film.

Certo, con questo non si vuole dire che DiCaprio non la meriti. La riflessione evince la sua performance in Revenant e quelle nei film precedenti.

Le notizie che circolano sono che DiCaprio abbia speso giornalmente 4-5 ore di trucco, guidato a lungo per arrivare sul set, sopportato temperature molto fredde, indossato pellicce pesanti. Ma non solo, pare si sia infilato in una carcassa, abbia girato delle scene malato e abbia mangiato fegato crudo di bisonte (chissà poi per quale scopo o necessità). Tutto questo può indubbiamente confermare la professionalità dell’attore, ma sono queste le motivazioni per cui deve essere assegnato un Oscar?

©NewRegencyProductions, RatPacEntertainment ©20thCenturtFox
©NewRegencyProductions, RatPacEntertainment ©20thCenturtFox

Facciamo un parallelo. Sono un atleta, diciamo un maratoneta. Non mangio cioccolata e maionese da anni, mi alleno instancabilmente fino allo stremo ogni giorno per ore, non posso mai trasgredire alle rigide regole dello sportivo professionista e ho dovuto rinunciare a molte cose. È il giorno della gara: mi dovrebbero far arrivare primo?

©ofstyleandthings.wordpress.com
©ofstyleandthings.wordpress.com

Ad essere giudicata al di là di tutto dovrebbe essere la recitazione. Ricordando che ci sono anche altri attori in gara. Bryan Cranston con L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo, Michael Fassbender nei panni di Steve Jobs, Matt Damon astronauta in The martian ed Eddie Redmayne nelle vesti di Lili Ebe in The danish girl, prima persona ad essersi sottoposta ad un intervento chirurgico di riassegnazione sessuale, da uomo a donna.

Ma soprattutto, Leonardo DiCaprio ci pensa davvero a tutto questo? L’attore sta vivendo senza dubbio un momento brillante della sua carriera e le sue qualità sono consolidate popolarmente ed economicamente. Ettore Scola una volta ha detto che i premi in fondo sono il riconoscimento che forse qualcosa di buono lo stai facendo. E DiCaprio questo già lo sa. Naturale che l’Oscar sia il premio più ambito, ma da qui all’ossessione il passo è lungo. Un passo che per il momento sembrano aver fatto soprattutto i suoi fan.

Commenta