• susanna! film recensione
    1938,  Ridere

    Susanna!

    Un osso di brontosauro, un finanziamento da 1 milione di dollari, un leopardo a piede libero in città, un matrimonio destinato a saltare... e la colpa è soltanto sua: Susanna!

  • intrigo internazionale
    1959,  Almeno una volta nella vita,  Avventurarsi,  Cinefili,  Tendere i nervi

    Intrigo internazionale

    Un casuale ma ragionatissimo intrigo internazionale, dove lo spettatore si dibatte nei panni dell’eroe di malavoglia, incastrato dalla situazione. Un protagonista, Cary Grant, che potrebbe essere chiunque di noi, ma che la sorte rende la sua sorte puro cinema e ci coinvolge appieno mano a mano che la vicenda lo imbriglia, determinando allo stesso tempo un suo sviluppo, un suo cambiamento nel corso della storia, nel tentativo d’ingegnarsi anziché fuggire. Un grande classico del cinema per la sfilza di scene da ricordare, i dialoghi a climax coinvolgenti. La sceneggiatura sublime. Il finale super. Grazie signor Alfred Hitchcock per questo film memorabile.

  • notorious
    1946,  Innamorarsi,  Investigare

    Notorious – L’amante perduta

    Notorious è una storia d’amore immersa non nello spionaggio, ma nello spiare, dove Hitchcock indaga il tema dello sguardo e dei rapporti, che degenererà molti anni più tardi nel magnifico La finestra sul cortile. Il rapporto tra Alicia Huberman (Ingrid Bergman) e T.R. Devlin (Cary Grant) è infatti delicato e bloccato, mascherato dai voler dire e aspettarsi che l’altro dica. Una piccola paranoia amorosa verissima. Quando il film si sposta tra mura domestiche, inizia a seguire un bel ritmo e la tensione aumenta. Tra tutte, memorabili la scena finale e quella nella cantina, con il tempo che si dilata in favore della tensione. Senza dimenticarsi del caffè, una chicca (o un chicco) di inaspettata epifania,…

  • Se ceno con fegato di bisonte avrò un Oscar?
    Controindicazioni

    Se ceno con fegato di bisonte avrò un Oscar?

    Se ceno con fegato di bisonte avrò un Oscar? è un titolo provocatorio, che va a rappresentare un articolo che vuole esaminare e riflettere sulle recenti spinte, veicolate soprattutto dai canali social, che vogliono Leonardo DiCaprio vincitore della statuetta. Innanzitutto è necessario chiarire come gli Oscar siano un giudizio arbitrario, opera di un gruppo di critici cinematografici, l’Academy, che non è per forza di cose discriminante nel giudicare il successo o l’insuccesso di un attore o artista, o la sua qualità. DiCaprio non può certo soffrire di solitudine, pensando che la statuetta non l’hanno stretta nel palmo nemmeno Peter O’Toole, nonostante 8 nomination, Richard Burton che ne ha avute 7, Cary…