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The jackal
Se fossimo seduti al bar con gli amici e dovessimo parlare di The jackal, potremmo probabilmente esordire dicendo "un thriller come quelli di una volta".
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10 celebri ruoli rifiutati da un attore
Ci sono scelte nel casting che hanno reso indimenticabile un personaggio ma spesso quelle non erano le prime scelte. Ecco i ruoli rifiutati più eclatanti!
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Ufficiale e gentiluomo
Un uomo ribelle, una storia difficile alle spalle, il fascino della divisa e un bell’attore come Richard Gere. Il protagonista di questo film nasce per infrangere cuori, disegnato e impacchettato per una classica love story. La sceneggiatura infatti non è eccezionale, ma costruisce sopra un canovaccio più che assodato, giocando sugli elementi precedentemente citati. L’addestratore severo (ma giusto), interpretato da Louis Gossett Jr, è il personaggio più interessante del film, il cui rapporto con il protagonista durante l’addestramento è di gran lunga più accattivante e articolato della storia d’amore. La scena finale punzecchia i cuori delle signorine e la canzone di Joe Cocker aiuta a trascinare un film di successo perché…
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American gigolò
American gigolò, ovvero il bello e giovane Richard Gere nella interpretazione che lo rese gigolò del cinema. Il film è soprattutto il fascino disincantato e vanitoso del suo personaggio, materialista e ed elegante, vestito in ogni scena di tutto punto da Giorgio Armani. E naturalmente per il suo pene al vento davanti alla finestra. La sceneggiatura di Paul Schrader prende spunto da Diario di un ladro del francese Robert Besson ed è un lentissimo bollire e ribollire di languidi sguardi e inquadrature frammentate di corpi nell’attesa della svolta, che finalmente giunge quasi a metà film. L’uomo moderno Julian, amato per l’apparenza, scopre la fragilità dei propri rapporti umani nel tentativo sempre…
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Mr Jones
Quando si entra in un reparto medico-cinematografico si potrebbe incontrare qualcuno che volò sul nido del cuculo o altri che han preferito la via della commedia. Mr Jones invece ha scelto la storia d’amore complicata, tra dottoressa e paziente. Quest’ultimo è Richard Gere, calato nella parte di un uomo bipolare, travolgentemente spensierato ed euforico fino al momento in cui scivola nel buio della sua stessa mente. Come uscirete da questo centro di cura? Probabilmente rischiate di impazzire di noia. Non che il film sia fatto male, ma deve proprio intrigarvi la tematica per resistere fino al termine dei 114 minuti di prescrizione filmica.
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Film sui cani
Ami i cani? Ecco i film sui cani da non perdere scelti per genere: dalle dog comedy a quell'ultima pulciosa meta. E il dogscar va a...
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Franny
Franny è un one man show. Il film è lui, il suo protagonista, un bravissimo Richard Gere che si prende tutta la scena nelle vesti eleganti, di falsa apparenza, di un filantropo che riesce a essere sia simpatico che estremamente irritante per la sua invadenza. Gere riesce a trattenere il film su un certo livello, che senza di lui sarebbe stato altro. Tra elaborazione del lutto e solitudine, Franny è un film intimista, dalla storia low-concept, un ritaglio di vita significativo di un uomo, tra alti e bassi. Peccato per i flashback, semplicemente didascalici, dai quali ci si aspettava un segreto più profondo di cui Franny sembrava portatore. Invece non c’è nulla…