Il caricatore
I film in cui si spara.
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Lo straniero della valle oscura
Avvincente. Ecco è quello che non è Lo straniero della valle oscura. Sam Riley è il volto di un misterioso e solitario cowboy...
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Starship troopers – Fanteria dello spazio
Dall’addestramento fino alla guerra, con Starship troopers Paul Verhoeven ci arruola nella sua fanteria dello spazio per combattere dei putridi e giganteschi insetti alieni. Se escludiamo il budget, il film sembra conservare i tratti dei B-movie. Trama e sceneggiatura semplicistiche, così come gli sviluppi delle varie battaglie, personaggi che sembrano piuttosto action figure da collezionare, che vanno a unirsi a una serie di triangoli amorosi di nessun coinvolgimento ma di divertente intrattenimento. Verhoeven rappresenta il lato cruento e terribile della guerra senza censura alcuna, tra sangue e arti troncati di netto, associando al tempo stesso uno perenne stile di velata ironia che ne denuncia la pazzia e talvolta si esprime…
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Gangster squad
Evitiamo un parallelo con i classici del genere, che spontaneamente ci viene da prendere come riferimento, e giudichiamo Gangster squad senza cercare il paragone o il parallelo. Un gruppo di uomini, generalmente poliziotti borderline, dai modi e dalle azioni fuori dalle righe, vengono assoldati per una missione di estremo pericolo e difficoltà: incastrare un boss mafioso e porre fine al suo dominio su Los Angeles. Il film è crudo, realista e violento. C’è solo un “buono”, con rimorsi e pensieri non aggressivi e… beh, non ve lo anticipiamo. Alcuni spunti “da cinema” lo offre il personaggio interpretato da Ryan Gosling, che permette di inserire qualche scena palpitante e alcune accattivanti,…
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Sono il numero quattro
La ragazza qualunque, ma d’una bellezza innocente, e il ragazzo speciale (un alieno dalle sembianze perfettamente uguali a quelle di un uomo), sono i protagonisti di questo teen-fantasy drama, che sfrutta proprio il più classico dei canovacci per costruire e raccontare la sua storia. Sono il numero quattro coniuga tuttavia un romanticismo puro e genuino a un’azione di ottimo intrattenimento, che sfocia in un finale veramente fico, che chiude la narrazione ma lascia aperte nuove possibili avventure. Il protagonista alla scoperta di sé stesso e dei propri poteri, dibattuto tra un gruppo di cattivi veramente cattivi e il classico rivale scolastico in amore, compongono un film dove tutto è ben…
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Self/less
Un uomo sul punto di morte paga fior fior di quattrini per trasferire la propria coscienza in un corpo più giovane e sano, continuando così a vivere. Self/less è un film di fantascienza che guarda al futuro e offre uno spunto interessante, potenzialmente molto intrigante. Sì, potenzialmente. Perché gli sviluppi sono dominati su tutto dalla prevedibilità. Non è arduo capire quali saranno gli ostacoli al percorso del protagonista e perfino come volgerà nel finale la sua vicenda. Self/less vorrebbe costruire un personaggio di fronte a un dilemma esistenziale, ma durante il racconto filmico non è mai travagliato o dibattuto e il finale arriva all’improvviso: non con l’effetto della sorpresa, ma…
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Red
Bruce Willis è un Red, “Reduce Estremamente Distruttivo”, ex agente CIA innamorato di un’operatrice di un call center e braccato da una serie di individui che tentano di farlo fuori. Tratto da un fumetto della DC comics scritto da Warren Ellis, il film ne accentua il lato ironico, ed è proprio la commistione tra action e comedy a distinguerlo e renderlo pregevole, stando nelle giuste dosi di entrambi senza mai apparire stupido. I personaggi, assoldati via via come da manuale del cinema, hanno ottime caratterizzazioni di dettagli e particolari, con un passato vivo e incisivo nel presente della storia. Tra questi, la donzella indifesa è i nostri occhi meravigliati e…
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Point break
Sì ragazzi, un altro remake. Per essere originali ed evitare uno scontato parallelo, proviamo a giudicare Point Break come se fosse un nuovo film, appena uscito al cinema. Un gruppo di pazzi scellerati compie una serie di gesti estremi e mortali, dalle onde mastodontiche dell’oceano su una semplice tavola da surf, a un’arrampicata nelle pareti di roccia a strapiombo del Perù. Perché? Ecco il primo grande problema. Le azioni non sono giustificate a sufficienza e gli ideali filosofici di restituzione alla natura, confessati nel film con estrema serietà, non fanno altro che creare confusione e sembrare via via più deboli. Sì, perché il Point Break della visione arriva molto molto…
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Jason Bourne
Si parte con una scena iniziale tremendamente attuale, che dà sensazioni spiacevoli, di affannosità e confusione. Una regia che si muove nella folla, vorticosa e claustrofobica. Dopo di che, più si procede con il minutaggio, più si insinua in noi una domanda… perché stiamo ancora guardando questo film? Una confusione e una frenesia immani pervadono il film, tuttavia la storia non procede. Cos’è questo Jason Bourne? Nemmeno un’intrattenimento, perché di scene d’azione spettacolari non ne vediamo.
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Attacco al potere – Olympus Has Fallen
La prima mezz’ora di Attacco al potere è uno sterminio, in una sorta di perverso sparatutto in cui tutti gli americani, civili e soldati, cadono uno dopo l’altro in maniera atroce, come burattini trafitti dai proiettili degli invasori. Il film vuole rappresentare un possibile atto terroristico e le operazioni militari volte a contrastarlo, dove tuttavia è l’eroismo del singolo, un Gerald Butler infiltrato, uomo solo ma stoico, a riuscire a salvare la nazione ottenendo inoltre il riscatto personale. Privo di uno stile espressivo o un semplice motivo di esistere, Attacco al potere si riduce a una fantapolitica ispirata dall’attualità che si declina in un “ammazzali tutti” e in un falsissimo è…
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Ronin
Vengono definiti Ronin i samurai senza padrone, a causa della sua morte o, ancora peggio, per la perdita di fiducia nei loro confronti. Ronin, il film, è la storia proprio di un gruppo di spie senza lavoro, degli outsider assoldati per una missione, che danno vita a un intrigo di giochi e doppi-giochi, per un noir di spie contro spie. Senza l’utilizzo del pc, John Frankenheimer realizza un film secco e realista, ricco di inseguimenti e macchine ribaltate (forse anche troppo). Piace per l’accoppiata Robert De Niro – Jean Reno e per qualche colpo di scena ben orchestrato, non piace, soprattutto a chi non ama il genere, per la mancanza…
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Mad Max fury road
Motori roboanti, pallottole sfrigolanti, candide veneri nel deserto rosso e un manipolo di ribelli dagli sguardi tormentati e determinati. Al Mad Max di Miller sembra non interessare troppo la sceneggiatura o il tema della redenzione citata, ma solo il suo inseguimento: uno spettacolare, scenico, rockeggiante inseguimento. Ed è proprio questo che fa al meglio: azione pura e ritmata, con pochissime soste e dialoghi, duelli in corsa sul filo del rasoio all’insegna dell’estetica e della grandiosità. A permettere ciò è anche, e soprattutto, un montaggio superbo, unito a costumi e scenografie d’impatto, dando vita e storia a un futuro post apocalittico, distonico e originale. Mad Max Fury Road si ritaglia un…
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I soliti sospetti
Un grande colpo, un misterioso mandante… i soliti sospetti. Un film che è rimasto nell’immaginario collettivo, forse per l’intricata vicenda tessuta da un’ottima sceneggiatura, forse per la forza e il fascino misterioso di un personaggio come Kaiser Soze. Crediamo a ciò che vediamo, inconsciamente, senza controllo, è questo il potere insito dei film e questo film gioca proprio su questo aspetto, a nostro scapito. La matassa di pallottole, fili e sangue si sbriglia solo nel finale, una palpitante e trascinante scena in crescendo, un climax epifanico di inquadrature, suoni e deduzioni. Regia di Bryan Singer, sceneggiatura di Christopher McQuarrie, entrambi solo al secondo film. Splendida performance di Kevin Spacey.