Scadenza

  • Il libro della giungla
    2016,  Avventurarsi,  Fantasticare

    Il libro della giungla

    Nel 2016 riapriamo il libro della giungla, grazie a John Favreau e Justin Marks, e ciò che vediamo è una vera e propria gioia per gli occhi, da godere, se possibile, in 3D. Il merito è di una regia immersiva, scenografica e con il gusto del bello, che ci introduce fin dai titoli di testa in una giungla di cgi (completamente computerizzata) ma avvolgente e ragionata, che non va a inficiare o trascurare la storia. L’abilità sta in questo caso nel discostarsi dal classico Disney, proponendo una diversa avventura che allo stesso tempo richiama i cari vecchi protagonisti, ben caratterizzati in funzione del viaggio di formazione di Mowgli. Maestoso è in…

  • Miracolo nella 34ª strada
    1994,  Fantasticare,  Legge

    Miracolo nella 34ª strada

    Perché Miracolo nella 34ª strada è un classico di Natale? Lo è perché la figura di Babbo Natale non è quella magica, convenzionale, immediatamente credibile, ma si gioca in maniera elegante sul dubbio della sua esistenza e il tentativo impossibile di dimostrarla. Qui Santa Claus è un ideale, un emblema, un insegnamento sul bisogno dell’uomo di credere in qualcosa, di sognare qualcosa di più bello della vita comune. La storia è una vera e propria favola, che guarda all’importanza della famiglia, senza timore di ostentare il suo buonismo e una grande zuccherosità, spostandosi poi in tribunale, con i toni edulcorati del legal movie e una simpatica ma arguta trovata che…

  • Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York
    1992,  Ridere

    Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York

    Kevin prende l’aereo sbagliato e questa volta non resta a casa da solo, ma si ritrova in compagnia della carta di credito del padre nella grande New York. La parte ambientata in albergo, il Plaza Hotel, è la più divertente e genuina. Peccato invece che dopo questo preambolo newyorkese, si ritorni alla meccanica consolidata del primo film, con il bambino nella casa degli zii che ordisce trappole. È ciò che il pubblico vuole e la ragione della genesi del film, che vuole cavalcare sul successo del primo e lo cavalca ben bene, guadagnando diversi dinari. Il film del resto non brilla per trovate eccezionali, ma resta un simpatico intrattenimento con un…

  • Rogue One
    2016,  Avventurarsi,  Il caricatore

    Rogue One: A Star Wars Story

    Rogue one è un film di guerra. O per lo meno lo è dalla seconda metà in poi, fino alla fine. Sapevatelo: le guerre stellari sono tornate. Dopo un lungo preambolo con il solito esasperato tema padri e figli, in questo caso una figlia, e la presentazione dei personaggi, è infatti proprio la seconda parte quella più interessante. La battaglia sulla spiaggia è spettacolare e si distingue dalla prima parte del film anche visivamente, con un cromatismo più chiaro e uno stile vicino al primo episodio della saga. A combatterla sono un manipolo di ribelli, eroici per le gesta e gli ideali, ancor meno di 300 spartani, con capacità umane e non Jedi,…

  • perfetti sconosciuti
    2016,  Riflettere

    Perfetti sconosciuti

    Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese è un film sagace, abile nel cogliere un aspetto della nostra vita, ma anche della società attuale, e farne un film. Il suo primo pregio è quello di essere commercialmente globale, come testimoniamo le repentine richieste dall’estero di acquistare la sceneggiatura. La semplice idea messa in atto (e ben sviluppata) tocca infatti moltissimi, sfiorando i sospetti e le nevrosi di molti legati ai moderni media e le doppie, triple identità che con essi ci costruiamo. Il meccanismo con cui viene sviluppata la storia non è distante dalle comuni commedie di equivoci italiane, ma viene traslato principalmente in due ambienti, la sala da pranzo e quello virtuale dello…

  • STRANGE DAYS
    1995,  Alienarsi

    Strange days

    All’alba del nuovo millennio Strange days era un film figlio di preoccupazioni, di uno sguardo dubbioso e meravigliato verso la tecnologia e il futuro. Oggigiorno cosa resta delle suggestioni che lasciava all’epoca, superata l’inconscia sensazione che l’anno 2000 significava un grande cambiamento? Molto più di quello che può sembrare. Lo scenario distopico è infatti attualmente di moda e rispecchia una totale sfiducia nell’umanità che spesso vediamo sul grande schermo. Si toccano inoltre i temi di una realtà più che virtuale, immersiva, assolutamente attuali. James Cameron e la ex moglie Bigelow hanno creato una storia che ci dà un senso di disagio, affannamento e confusione, che non coinvolge o esalta lo…

  • belli di papà
    2015,  Ridere

    Belli di papà

    Tre figli viziati e un padre assente, Diego Abatantuono, si vogliono insegnare qualcosa e provano a insegnarlo anche a noi, ma senza un eccesso di stantia morale padri-figli, bensì restando sempre aggrappati alla commedia. Il film a medio budget, remake della commedia messicana Nosotros los nobles, è simpatico e gode di buone e divertenti battute, che ci distraggono da una regia talvolta affannosa e dalla recitazione di alcuni non professionisti, come Facchinetti, il cui personaggio cafone e antipatico lo sorregge. Belli di papà riesce così a discostarsi positivamente dal gregge delle commedie italiane.

  • Il drago invisibile
    2016,  Fantasticare

    Il drago invisibile

    Un bambino selvaggio in una foresta, che ricorda Mowgli de Il libro della giungla, e un drago verde che sembra più che altro un pupazzone, il quale ricorda invece Falkor de La storia infinita, sono i protagonisti di questa favola Disney. Si tratta di un film d’evasione, lentissimo all’inizio, nel tentativo di creare una certa atmosfera, magia, che può e vuole piacere ai piccoli, mentre gli adulti avranno filo da torcere a mantenere viva l’attenzione. Il drago invisibile, spogliato dalla computer grafica e dalle varie e troppe somiglianze, è in definitiva una storia d’amicizia ed è questo che fa presa e funziona in questo film.

  • sballati per le feste
    2015,  Ridere

    Sballati per le feste

    Quel live tuo candor, co – ca, discende lieto nel mio naso… Sì, è proprio ciò che pensate, perché Sballati per le feste è una notte da leoni natalizia, dove droga e alcol si sostituiscono a ghirlande e panettoni, in compagnia di un fattone del Natale presente, passato e futuro. Il film è la (purtroppo) tipica comicità volgare americana (esatto, il vomito non manca) che si rivolge a una fascia d’età intermedia di pubblico, post adolescenziale e “pre matura”, andando a stimolare un insito bisogno di trasgressione, dove la dissacrazione del Natale è solo un pretesto, un’ambientazione. Si procede come già immaginate fino al finale, che potreste prevedere facilmente anche…

  • Il sapore del successo
    2015

    Il sapore del successo

    È la recente moda dello spettacolo culinario televisivo la padella in cui frigge il sapore del successo, di cui vi propongo la ricetta: Un burroso bianco quale sfondo a cucine vivaci, il cui protagonista è un pregiato Bradley Cooper, fortemente speziato, nella cottura di uno chef presuntuoso, travagliato e iroso, alla talent show. L’impiattamento è privo d’ironia, il cucinare è un’ossessione, è perfezionismo, mezzo per affievolire il mal de vivre di un uomo in cerca del riconoscimento del suo talento e non un vero personaggio del film, un modo di esprimere o esprimersi. Troppo lontani dalla portata principale sono i contorni, ovvero il personaggio di Sienna Miller, di Riccardo Scamarcio e…

  • star trek beyond
    2016,  Alienarsi,  Avventurarsi

    Star Trek Beyond

    Star Trek beyond è terzo capitolo della nuova saga stellare, il primo da orfano di J.J. Abrams. E si vede. In realtà quello che si vede è d’impatto, soprattutto il mondo dalle mille gravità dove si svolge parte del film. La differenza la fa la storia: meno roboante, accattivante, un lato comico più marginale. Non è tutto il film a esserne pervaso, ma solo i siparietti (comunque divertenti) tra il dottore e uno Spock piuttosto ai confini della storia. Questo capitolo non proviene inoltre da una galassia lontana, ma da sviluppi produttivi quantomeno frammentari e problematici, che forse hanno lasciato delle conseguenze. Sembra inoltre essere accennato un percorso di introspezione…

  • Armageddon
    1998,  Avventurarsi

    Armageddon

    Ecco a voi, signori e signore, il primo blockbusterone di Michael Bay pieno zeppo di sbadabam sbum, di movimenti di macchina repentini e ubriacanti e di zoommate, tanto da farvi avere l’impressione di barcollare verso un atollo spaziale o che stia per cadervi in testa da un momento all’altro la cinepresa del cameraman. Il ritmo delle riprese e del montaggio sono sempre concitati tanto che potrebbe sembrare che Armageddon duri 80 minuti, invece va avanti 2 ore. A Michael Bay non gliene sbatte un accidenti di spiegarti perché il detonatore non funziona più a distanza, perché un uomo che sta trivellando vola via in mezzo allo spazio mentre il seguente invece…