Scadenza

  • Tropic Thunder
    2008,  Ridere

    Tropic thunder

    Dopo aver preso per i fondelli i film sportivi con Dodgeball e preso di mira il mondo della moda e le pellicole di spionaggio con Zoolander, con Tropic Thunder Stiller e compagnia bella si rivolgono ai film di guerra, ma spesso al cinema stesso. Sempre all’insegna della parodia, il film inizia con una serie di spassosi trailer che ci presentano i protagonisti della storia che li coinvolgerà. Il contenuto principale invece, assolutamente politicamente non corretto, non si pone il problema di esagerare e porta agli eccessi l’idea satirica e parodiante del film. Purtroppo è proprio l’eccesso, il macabro e soprattutto una comicità che non fa ridere a inficiare il risultato e non…

  • Psyco
    1960,  Almeno una volta nella vita,  Cinefili,  Sorprendersi,  Spaventarsi,  Tendere i nervi

    Psyco

    Arduo commentare Psyco senza svelarne gli sviluppi della trama. Per questo motivo, invito a NON leggere chi ancora non ha avuto il piacere di vederlo e a fidarsi ciecamente di questo spasmodico consiglio: guardatelo. In questo film, Hitchcock rompe ogni regola drammaturgica, riuscendo ciononostante a creare un grande film. La protagonista muore inaspettatamente a metà film. Ci immedesimiamo allora in Norman Bates, nel cambio di protagonista, e Hitchcock riesce a farci vivere con tensione addirittura 15 minuti senza tagli di un uomo che pulisce il bagno, supportato dalla straordinaria musica. Poi però il protagonista cambia ancora e lo spettatore, nonostante ciò, immedesimato e trascinato dal trinomio azione-ostacolo-obiettivo, ne resta ugualmente intricato, fino al sorprendente finale. Peccato…

  • intrigo a hollywood
    1988,  Investigare

    Intrigo a Hollywood

    Intrigo a Hollywood è un omaggio al cinema classico, a cui si aggiunge un giallo, con la musica in pompa magna, humour e buone battute. Proprio il lato giallo, tuttavia, è un poco frettoloso. Si fa fatica a seguire gli sviluppi a causa dei troppi nomi e non si riesce a creare l’aura di mistero intorno alla vicenda, concentrandosi più sulla figaggine dei protagonisti, i quali fanno cinema e recitano anche all’interno del mondo fittizio del film. Non aspettatevi un Intrigo internazionale, che forse il titolo italiano vuole citare, ma un più circoscritto e semplice, ma comunque intrattenitore, intrigo hollywoodiano.

  • Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso
    1972,  Ridere

    Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso * (*ma non avete mai osato chiedere)

    Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso * (*ma non avete mai osato chiedere) è una sciocchezzuola a episodi, incentrati su alcune domande sessuali. Gli episodi tuttavia non rispondono alle domande, ma prendono solo spunto da esse, inoltre, con una mente come quella di Woody Allen la sensazione è che avrebbero potuto essere più incisivi. Il film è invece un semplice e leggero divertissement, uscito peraltro nello stesso anno di Provaci ancora Sam, bel film tratto da un’opera teatrale dello stesso Allen. Tra qualche citazione e un gusto per l’assurdo, emblematico nella mammella gigante che terrorizza la città come in un film catastrofico, l’ultimo episodio, in cui Woody Allen interpreta uno…

  • Scherzi della natura
    2015,  Avventurarsi

    Scherzi della natura

    Siamo circondati da zombie, vampiri e lupi mannari, ve ne siete accorti? Sono nei libri, nei film, nei videogame e qui, in Scherzi della natura, si sono riuniti tutti insieme… e in più ci sono anche gli alieni! Fondandosi sugli stereotipi e le caratterizzazioni della High School americana, questo film non demenziale, ma con molto senno, smonta tutto ciò che oggigiorno viene frequentemente rappresentato e reiterato in ambito fantasy, esagerandolo ancor più ed esaltandone gli aspetti ridicoli. È così che vengono costruite molte scene. È così che un toccante discorso padre e figlio diviene un incomprensibile blaterare tra zombie. Scherzi della natura è uno scherzo cinematografico, un’overdose fantasy in salsa horror.

  • the lobster
    2015,  Alienarsi

    The lobster

    Alla giuria del Festival di Cannes piacciono molto le aragoste, in che altro modo giudicare il premio a The lobster? Ecco perché potete risparmiarvelo.

  • Io, me & Irene
    2000,  Ridere

    Io, me & Irene

    Io, me & Irene parte subito a bomba rendendo chiaro fin dai primi minuti lo stile di questa commedia. Nei primi 15 c’è già tutto. La sceneggiatura cede il passo alla comicità situazionale, anche assurda, ma molto divertente. Basti pensare alla scena della mucca sulla strada. E poi c’è un Jim Carrey in gran forma, con scene dove si lascia andare a sfoghi di bravura e trasformismo, aiutato da un personaggio dalla doppia personalità, l’una remissiva e l’altra esuberante, con cui deve far conto una giovane Renée Zellweger. Infine, le sconcerie sessuali dei fratelli Farrelly, alla regia, non vengono lasciate a briglia sciolta, ma sono giustificate e non esagerate. Un pro…

  • the legend of tarzan
    2016,  Avventurarsi

    The legend of Tarzan

    Lui Tarzan, lei Jane, tu annoiato. The Legend of Tarzan è un film adatto a chi ha voglia di rivedere questo personaggio, non a chi è semplicemente in cerca di un buon film. La storia è posizionata cronologicamente dopo il disneyano cartone animato, rendendola una sorta di sequel, che però tramite numerosi flashback riprende e ci fa rivedere in live action quella che già conosciamo. Tutto il film è computerizzato, con alcune scene visivamente d’impatto e altre dove invece si notano alcuni problemini di computer grafica. Al di là di questo, la storia è debole, un lungo inseguimento assolutamente privo di colpi di scena e purtroppo prevedibile in ogni sviluppo.

  • mr jones
    1993,  Innamorarsi

    Mr Jones

    Quando si entra in un reparto medico-cinematografico si potrebbe incontrare qualcuno che volò sul nido del cuculo o altri che han preferito la via della commedia. Mr Jones invece ha scelto la storia d’amore complicata, tra dottoressa e paziente. Quest’ultimo è Richard Gere, calato nella parte di un uomo bipolare, travolgentemente spensierato ed euforico fino al momento in cui scivola nel buio della sua stessa mente. Come uscirete da questo centro di cura? Probabilmente rischiate di impazzire di noia. Non che il film sia fatto male, ma deve proprio intrigarvi la tematica per resistere fino al termine dei 114 minuti di prescrizione filmica.

  • La finestra sul cortile
    1954,  Almeno una volta nella vita,  Cinefili,  Investigare,  Tendere i nervi

    La finestra sul cortile

    La finestra sul cortile è lo schermo cinematografico, metafora sublime del cinema stesso. Come il protagonista, anche noi spettatori filmici non possiamo muoverci, percependo la frustrazione dell’immobilità. Al tempo stesso l’azione e la narrazione progrediscono ugualmente, e alla grande, grazie allo sguardo. Hitchcock crea cinema con (apparentemente) pochissimo, pervade il film di scene emozionanti e ricche di suspense, come la scena finale e l’iniziativa di una coraggiosa e innamorata Grace Kelly, regalandoci un film dai molteplici strati interpretativi e al tempo stesso un grande intrattenimento, che non ci fa mancare nemmeno una venatura romantica. Un classico intramontabile e indimenticabile, come il cinema stesso.

  • la strana coppia
    1968,  Ridere

    La strana coppia

    Ah gli anni 60! La commedia di dialoghi, di dispetti e manie, le caratterizzazioni che creano cinema senza spostarsi dal salotto. La strana coppia è questo e molto altro. Risate, eccentricità, ribaltamenti di prospettive, stile. Jack Lemmon e Walter Matthau sorreggono quasi tutto il film in un duetto filmico di grandi interpretazioni e ottimo affiatamento. Eccezionale la scena con le vicine di casa, di imbarazzi, silenzi, umorismo vividissimo e ironica osservazione del comportamento umano. Le relazioni sono esageratamente vere e l’attenzione è proprio tutta per i rapporti, fragili e altalenanti  in balia delle nostre stranezze e manie. Amicizia, amore. Convivenza, divorzio.

  • il grinta
    2010,  Il caricatore

    Il Grinta

    Il Grinta è lei, la ragazzina che passeggia nell’arco della storia, riunendo personaggi e intenti con la sua forza d’animo e una precoce maturità. Al suo fianco c’è un eroe spezzato, un drugo in speroni che proprio dopo la manifestazione più alta del classico ed eroico sceriffo western, tramonta malinconicamente in fenomeno da baraccone. I fratelli Coen realizzano un remake western crepuscolare e amaro, dove la condizione dell’uomo è fragile, seppure appena toccata e non drammaticamente e drammaturgicamente potente come ad esempio in Gli spietati. Di classe la pittura in celluloide dell’epilogo, immediatamente successiva al finale. Resta invece la sensazione che la figura dell’antagonista potesse essere più grande e incisiva, seppure…