• gli intoccabili - recensione - pills of movies
    1987,  Cinefili,  Diventare eroi,  Il caricatore,  Sorprendersi,  Tendere i nervi

    Gli intoccabili – The untouchables

    Sul libro paga di Al Capone c’è mezza città, prenderlo sembra impossibile, anche per chi ha il coraggio di provarci. Solo un gruppo di uomini decide di affrontarlo, rispondendo alla violenza con la violenza, facendosi chiamare Gli intoccabili. Un film splendido di De Palma, vestito dalle musiche straordinarie di Ennio Morricone e interpretato da un cast d’eccezione: Costner, De Niro, Connery, Garcia e Charles Martin Smith. Dalla formazione della banda alle imboscate, dalla cruda violenza all’ironia pungente, dai dialoghi accattivanti al ritratto introspettivo di uomini che si giocano la vita, fragili e determinati. Gli intoccabili regala scene cult da mandare dritte alla memoria cinematografica, momenti di pura tensione alla Hitchcock,…

  • il delitto perfetto
    1954,  Investigare,  Tendere i nervi

    Il delitto perfetto

    Il delitto perfetto è possibile? Ce lo siamo chiesti tutti, noi appassionati di gialli, almeno una volta. L’ha fatto anche Tony Wendice in questo film di Hitchcock, che porta con sé la sua risposta. Nella realtà non va mai tutto come previsto, come accade nei romanzi, ma ci sono sempre piccoli imprevisti e Hitchcock gioca proprio su questi: ostacoli e inceppi al piano del protagonista a cui deve rimediare con l’ingegno. Quando non c’era il computer per fare i film non restava che pensare, e così, ecco un film scritto quasi interamente di dialoghi, il cui elaboratissimo intreccio si svolge praticamente tutto dentro in casa. Nonostante ciò, Il delitto perfetto fu anche un…

  • intrigo internazionale
    1959,  Almeno una volta nella vita,  Avventurarsi,  Cinefili,  Tendere i nervi

    Intrigo internazionale

    Un casuale ma ragionatissimo intrigo internazionale, dove lo spettatore si dibatte nei panni dell’eroe di malavoglia, incastrato dalla situazione. Un protagonista, Cary Grant, che potrebbe essere chiunque di noi, ma che la sorte rende la sua sorte puro cinema e ci coinvolge appieno mano a mano che la vicenda lo imbriglia, determinando allo stesso tempo un suo sviluppo, un suo cambiamento nel corso della storia, nel tentativo d’ingegnarsi anziché fuggire. Un grande classico del cinema per la sfilza di scene da ricordare, i dialoghi a climax coinvolgenti. La sceneggiatura sublime. Il finale super. Grazie signor Alfred Hitchcock per questo film memorabile.

  • Psyco
    1960,  Almeno una volta nella vita,  Cinefili,  Sorprendersi,  Spaventarsi,  Tendere i nervi

    Psyco

    Arduo commentare Psyco senza svelarne gli sviluppi della trama. Per questo motivo, invito a NON leggere chi ancora non ha avuto il piacere di vederlo e a fidarsi ciecamente di questo spasmodico consiglio: guardatelo. In questo film, Hitchcock rompe ogni regola drammaturgica, riuscendo ciononostante a creare un grande film. La protagonista muore inaspettatamente a metà film. Ci immedesimiamo allora in Norman Bates, nel cambio di protagonista, e Hitchcock riesce a farci vivere con tensione addirittura 15 minuti senza tagli di un uomo che pulisce il bagno, supportato dalla straordinaria musica. Poi però il protagonista cambia ancora e lo spettatore, nonostante ciò, immedesimato e trascinato dal trinomio azione-ostacolo-obiettivo, ne resta ugualmente intricato, fino al sorprendente finale. Peccato…

  • La finestra sul cortile
    1954,  Almeno una volta nella vita,  Cinefili,  Investigare,  Tendere i nervi

    La finestra sul cortile

    La finestra sul cortile è lo schermo cinematografico, metafora sublime del cinema stesso. Come il protagonista, anche noi spettatori filmici non possiamo muoverci, percependo la frustrazione dell’immobilità. Al tempo stesso l’azione e la narrazione progrediscono ugualmente, e alla grande, grazie allo sguardo. Hitchcock crea cinema con (apparentemente) pochissimo, pervade il film di scene emozionanti e ricche di suspense, come la scena finale e l’iniziativa di una coraggiosa e innamorata Grace Kelly, regalandoci un film dai molteplici strati interpretativi e al tempo stesso un grande intrattenimento, che non ci fa mancare nemmeno una venatura romantica. Un classico intramontabile e indimenticabile, come il cinema stesso.

  • notorious
    1946,  Innamorarsi,  Investigare

    Notorious – L’amante perduta

    Notorious è una storia d’amore immersa non nello spionaggio, ma nello spiare, dove Hitchcock indaga il tema dello sguardo e dei rapporti, che degenererà molti anni più tardi nel magnifico La finestra sul cortile. Il rapporto tra Alicia Huberman (Ingrid Bergman) e T.R. Devlin (Cary Grant) è infatti delicato e bloccato, mascherato dai voler dire e aspettarsi che l’altro dica. Una piccola paranoia amorosa verissima. Quando il film si sposta tra mura domestiche, inizia a seguire un bel ritmo e la tensione aumenta. Tra tutte, memorabili la scena finale e quella nella cantina, con il tempo che si dilata in favore della tensione. Senza dimenticarsi del caffè, una chicca (o un chicco) di inaspettata epifania,…

  • Se ceno con fegato di bisonte avrò un Oscar?
    Controindicazioni

    Se ceno con fegato di bisonte avrò un Oscar?

    Se ceno con fegato di bisonte avrò un Oscar? è un titolo provocatorio, che va a rappresentare un articolo che vuole esaminare e riflettere sulle recenti spinte, veicolate soprattutto dai canali social, che vogliono Leonardo DiCaprio vincitore della statuetta. Innanzitutto è necessario chiarire come gli Oscar siano un giudizio arbitrario, opera di un gruppo di critici cinematografici, l’Academy, che non è per forza di cose discriminante nel giudicare il successo o l’insuccesso di un attore o artista, o la sua qualità. DiCaprio non può certo soffrire di solitudine, pensando che la statuetta non l’hanno stretta nel palmo nemmeno Peter O’Toole, nonostante 8 nomination, Richard Burton che ne ha avute 7, Cary…