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Rollerball
John McTiernan dirige il remake dell'omonimo film del 1975 e sceglie come protagonista un sosia di Keanu Reeves. La nostra recensione.
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Gioco a due
Gioco a due è un film ibrido, che intrattiene con piacere, regalando anche alcuni twist e meritando senz'altro una visione.
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Die hard – Duri a morire
Con il ritorno di John McTiernan, Die hard - Duri a morire si rinnova e ritrova l'energia e la brillantezza del primo film. La nostra recensione.
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Kong: Skull Island
Al termine della guerra del Vietnam, un gruppo di uomini viaggia fino a un’isola ancora sconosciuta, dove scoprono essere re della natura selvaggia, il magnifico Kong… che tuttavia non è l’unico abitante dell’isola. Kong: Skull Island sceglie la spettacolarità sopra ogni cosa, costruendo scene visivamente d’impatto, anche grazie a una regia che gioca efficacemente nel mostrare e svelare Kong e le altre creature, ritraendone la magnificenza dal terreo punto di vista dell’uomo. Puro intrattenimento che cita Apocalypse Now e ci trascina nella foresta a suon di rock, facendoci partecipare a una spedizione che ricorda Jurassic Park, con la violenza del Predator di McTiernan. Gli aspetti in cui il film invece difetta maggiormente…
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Predator
Una giungla insidiosa e una selva di proiettili, tra muscolarità, azione e un arcano. Perché Predator è un cult? Esordendo come un film di guerra, nell’usuale, procede lentamente verso la svolta, senza schiaffarcela in faccia, ma con un soggiaciuto mistero, perché non è l’uomo il predatore e la creatura non è solo un mostro. Si crea efficacemente fascino e tensione intorno ad essa, anche con ottimi effetti speciali, mai esagerati, ma sempre utili al fine. Infine, eccezionale, il duello finale, epico scontro che tiene inchiodati alla poltrona, con uno straordinario Schwarzenegger. Per questi motivi il Predator di McTiernan è un cult.