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Cleaner
Tom fa un lavoro piuttosto particolare: fa le pulizie nei luoghi in cui sono stati commessi dei reati. Un giorno però, dopo aver pulito la scena di un crimine, si rende conto che l'omicidio non è mai stato denunciato e di essere diventato complice dell'assassino.
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Il momento di uccidere
Il momento di uccidere è un thriller giudiziario diretto da Joel Schumacher, tratto dal primo romanzo del celebre scrittore John Grisham.
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La tela dell’assassino
Appena promossa a ispettore della squadra omicidi, Jessica segue il caso di un serial killer che uccide tutti gli uomini con cui è andata a letto. La donna diventa così la prima sospettata.
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Shaft
Il quinto capitolo della saga, in cui si riuniscono tre generazioni di detective John Shaft. Ecco la nostra recensione.
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Unbreakable – Il predestinato
E se Superman fosse sulla terra ma non sapesse di essere Superman? Unbreakable - Il predestinato è considerato ancora oggi tra i migliori film del regista.
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Die hard – Duri a morire
Con il ritorno di John McTiernan, Die hard - Duri a morire si rinnova e ritrova l'energia e la brillantezza del primo film. La nostra recensione.
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Kong: Skull Island
Al termine della guerra del Vietnam, un gruppo di uomini viaggia fino a un’isola ancora sconosciuta, dove scoprono essere re della natura selvaggia, il magnifico Kong… che tuttavia non è l’unico abitante dell’isola. Kong: Skull Island sceglie la spettacolarità sopra ogni cosa, costruendo scene visivamente d’impatto, anche grazie a una regia che gioca efficacemente nel mostrare e svelare Kong e le altre creature, ritraendone la magnificenza dal terreo punto di vista dell’uomo. Puro intrattenimento che cita Apocalypse Now e ci trascina nella foresta a suon di rock, facendoci partecipare a una spedizione che ricorda Jurassic Park, con la violenza del Predator di McTiernan. Gli aspetti in cui il film invece difetta maggiormente…
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Se ceno con fegato di bisonte avrò un Oscar?
Se ceno con fegato di bisonte avrò un Oscar? è un titolo provocatorio, che va a rappresentare un articolo che vuole esaminare e riflettere sulle recenti spinte, veicolate soprattutto dai canali social, che vogliono Leonardo DiCaprio vincitore della statuetta. Innanzitutto è necessario chiarire come gli Oscar siano un giudizio arbitrario, opera di un gruppo di critici cinematografici, l’Academy, che non è per forza di cose discriminante nel giudicare il successo o l’insuccesso di un attore o artista, o la sua qualità. DiCaprio non può certo soffrire di solitudine, pensando che la statuetta non l’hanno stretta nel palmo nemmeno Peter O’Toole, nonostante 8 nomination, Richard Burton che ne ha avute 7, Cary…
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The Avengers – Age of Ultron
Non c’è dubbio, nell’arca di Indiana Jones c’è The Avengers, fonte perpetua di ricchezza. Supereroi che spuntano come funghi, un robot che si improvvisa filosofo e tanto bum sbam groar splat. Chiamano blockbuster e lui risponde presente, calzandone a pennello la definizione. Si cerca di dare una introspezione psicologica a tutti i personaggi, ma si fatica, compresa la caratterizzazione dei nuovi Quicksilver e Scarlet Witch. Occhio di Falco invece, da inutile gregario, diviene eroe buono e portatore della humanitas terenziana. Meglio decisamente quando Hulk spacca. A proposito, Hulk è l’unico (nella galassia) a “sgonfiarsi” quando Vedova Nera/Scarlett Johansson lo tocca. Tra una zuffa, un vaneggiamento a proposito di gemme potenti…