Cinematerapia: una pillola per
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Baywatch
Voi cosa vi aspettavate scegliendo di guardare Baywatch? Io di certo non un sofisticato omaggio alla serie TV, ma una sfilza di tette, culi, muscoli, slow motion e qualche scena action tra l’improbabile e l’esibizionistico. E Seth Gordon è proprio questo che offre ai suoi spettatori. Un film fondamentalmente brutto, che riprende temi e personaggi adattandoli al pubblico di oggi, in particolar modo a quello giovanile. Un’indagine investigativa, sommaria ed elementare, è ciò che lega la trama, a cui viene aggiunto un umorismo becero, direttamente dal repertorio di gag con vomito, peni e alcool. Mi sono piaciuti: la scelta dei costumi, le docce miste, l’onestà di non ambire a essere…
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Dal tramonto all’alba
Scritto da Quentin Tarantino e diretto dall’amico Robert Rodriguez, Dal tramonto all’alba è un polpettone filmico obbriobriosamente fico e splendidamente ripugnante. Due fratelli prendono in ostaggio una famiglia e iniziano una fuga verso il Messico, dove devono incontrarsi con un narcotrafficante al locale Titty Twister. Sangue, violenza, donne, piedi, dialoghi sopra le righe, personaggi taglienti, fino a un’ironia macabra e addirittura bambinesca, a contrapporsi alle immagini. Lo stile dei due autori già emerge e si mischia convulsamente. Ma oltre a questo, l’originalità del film sta anche e soprattutto nel colpo di scena, che avviene a metà dello stesso, spezzandolo fortemente. La prima parte, nello stile del poliziesco e la seconda, con l’unità di…
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Polytechnique
Il film racconta la strage del 6 dicembre 1989 avvenuta all’École polytechnique di Montréal, quando un ragazzo armato di fucile entrò nella scuola con l’intenzione di uccidere unicamente le donne. Si tratta del terzo film di Denis Villeneuve, antecedente al periodo Hollywoodiano in cui il regista si è fatto apprezzare dal grande pubblico con Prisoners, Sicario, Arrival e Blade Runner 2049. In Polytechnique risalta indubbiamente una regia ricercata ed elaborata, forse talvolta troppo fine a se stessa. Il ritmo è lento, contemplativo, segue dettagli e particolari, scene e persone frammentate dalle inquadrature. Fotograficamente la scelta è per il bianco e nero, mentre narrativamente lo vorrei definire un monito, è difficile…
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Il diritto di contare
Il diritto di contare è la storia vera di tre donne afroamericane che diedero un contributo fondamentale alla NASA nella corsa allo spazio, sfidando non solo il cielo, ma anche i pregiudizi razziali e di sesso. Il film di Theodore Melfi ritrae e racconta con efficacia il suo messaggio, esprimendolo con forza attraverso le azioni delle tre protagoniste, in modo mai didascalico, ma trovando anzi spazio anche per momenti d’intrattenimento e ironia. Le vite delle tre donne si dividono sullo schermo tra vita privata, lavoro e episodi di razzismo che delineano lo sfondo sociale e politico della vicenda. Il tutto è coordinato con precisione, sviluppando tante micro storie all’interno della…
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Mystic River
Un tragico evento segna indelebilmente tre ragazzini. La vita li separa, ma le loro strade si incrociano nuovamente in modi completamente inaspettati, complice la morte di una ragazza. Mystic River di Clint Eastwood è una storia di coincidenze e di incastri, di sospetti e segreti. Un thriller che si interroga se una scelta può influenzare ineluttabilmente una vita intera e non solo, ma anche le vite che si incrociano e intersecano a quest’ultima. Il finale del film, trascinato da un montaggio alternato di grande tensione narrativa, è palpitante. Tratto da La morte non dimentica di Dennis Lehane, il film ha dato l’Oscar a Sean Penn e Tim Robbins, oltre a ottenere molte nomination…
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Colpo d’amore
Una coppia ormai separata si ritrova sul lastrico e per dare un futuro ai propri figli decide di rubare un diamante del valore di 10 milioni di dollari. Colpo d’amore (Love punch) vorrebbe unire commedia e azione, quella tipica dei caper movie, dando il ruolo dei rapinatori a due coppie di persone comuni. Il problema è che il buffo pretesto, che dà origine alla storia, non è quasi mai buffo e i connotati dell’organizzazione del furto e dello svolgimento sono grossolani e abbozzati. In poche parole rubare un diamante è facile come sgraffignare 5 euro a vostra madre. Poco da aggiungere sulla soggiaciuta love story, considerando che titolo e primi…
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Lo spaccone
Paul Newman è “Eddy lo svelto”, lo spaccone del biliardo. Presuntuoso e talentuoso, gira le sale con il suo socio spillando soldi agli avversari, fino all’incontro con “Minnesota fats”, considerato imbattibile. The hustler, questo il titolo in inglese, non è solo un film di sport, avvincente sul verde del tavolo, ma molto di più. Dramma e melodramma, ma anche una storia sulla dipendenza, dall’alcol e dal gioco, ma pure, nel senso più profondo del film, dal successo nella vita e il raggiungimento delle proprie aspirazioni più grandi, che divengono ossessioni. Proprio su questo piano il finale sembra offrirci una risposta: raggiungere ciò a cui miriamo non placa l’animo. E cosa…
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Gattaca – La porta dell’universo
Nel futuro dell’umanità la differenza di classe sarà data tra le persone nate per parto naturale e quelle con un corredo genetico perfetto, creato in vitro in laboratorio, i cui difetti e rischi di salute vengono ridotti al minimo. Gattaca – La porta dell’universo è un film di fantascienza sociologico e antropologico, che vale la pena di essere visto. Insomma, niente strani alieni o tecnologie al limite dell’inverosimile, ma un futuro più che plausibile e un protagonista considerato diverso e inferiore, che nonostante ciò lotta per essere fautore del proprio destino, cercando di diventare un astronauta anche se ritenuto non idoneo su basi genetiche. Le ambizioni Vincent sono ostacolate da…
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Chinatown
Un investigatore privato viene assoldato per indagare sull’infedeltà di un marito, ma si ritrova in un circolo vizioso di speculazione, doppiogiochisti e segreti. Chinatown di Roman Polanski è stato definito neo-noir, un classico e un rinnovatore, un film da scuola del cinema, un caposaldo del genere. Da un soggetto ingarbugliato, Polanski procede per semplificazione, conservando comunque una storia articolata e appassionante, dandole la parvenza di una tragedia epica greca. Il finale stesso ne dà senso e lo rende memorabile. Lo sguardo del detective è anche il nostro e registicamente tutto ci viene mostrato dal suo punto di vista, conducendoci nell’indagine e nella scoperta in prima persona. Straordinari attori e straordinarie…
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The artist
Uno dei più celebri attori del cinema muto si ritrova emarginato dall’avvento del sonoro, che orgogliosamente si ostina a ripudiare. Parallelamente una giovane donna, che aveva aiutato, scala le gerarchie dello star system. The artist, amici miei, è una perla, una meraviglia purissima del cinema. Innanzitutto è stupendamente paradossale. Originalissimo, nonostante citi il cinema del finire degli anni 20, ispirandosi a esso nell’ambientazione, nello stile, ma anche nel formato. Come? Nonostante sia il 2011, Michel Hazanavicius e i produttori realizzano un film muto, come quelli dell’epoca raccontata, e per di più in bianco e nero. Un coraggioso rischio (rarissimo di questi tempi) che ha fruttato premi, consenso del pubblico e risultati…
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I delitti del BarLume – La battaglia navale
I delitti del BarLume – La battaglia navale è il decimo film della serie tratta dai romanzi di Marco Malvaldi. A differenza del precedente Un due tre stella!, uscito sempre nel 2018, alla base di questa vicenda c’è proprio un libro omonimo dell’autore. Il Viviani, Filippo Timi, non è a Pineta, ma a sostituirlo ci pensa il fratello, che riesce con ingenuità a infilarsi in tutti i pasticci possibili. L’umorismo e la gag sono ancora la parte più preponderante del film, riuscita soprattutto negli episodi legati proprio al nuovo sfaccendato barista. Il giallo che lega la vicenda è il ritrovo in mare di un corpo di donna sfigurato. Parallelamente, i vecchietti…
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Lawrence d’Arabia
Un tenente inglese viene spedito nel deserto, tra la sabbia e le faide di turchi e arabi: diventerà Lawrence d’Arabia. Quello di David Lean è un kolossal, un film epico che nel 1962 fece incetta di premi, affermandosi nella cinematografia mondiale. Per quali motivi? Lawrence è un eroe tragico, mitologico, utopista nel pensiero, convinto di poter cambiare il mondo da sé, considerandosi speciale e in seguito convincendosi di esserlo. Affronterà però il peso delle scelte, della politica, della violenza e della guerra. Quello di Omar Sharif è probabilmente il personaggio più interessante, mentre il protagonista gioca e si sposta tra la simpatia e la repulsione, in uno sfasamento d’identità e…