Ridere
I film che fanno ridere (o che almeno ci provano).
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Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso * (*ma non avete mai osato chiedere)
Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso * (*ma non avete mai osato chiedere) è una sciocchezzuola a episodi, incentrati su alcune domande sessuali. Gli episodi tuttavia non rispondono alle domande, ma prendono solo spunto da esse, inoltre, con una mente come quella di Woody Allen la sensazione è che avrebbero potuto essere più incisivi. Il film è invece un semplice e leggero divertissement, uscito peraltro nello stesso anno di Provaci ancora Sam, bel film tratto da un’opera teatrale dello stesso Allen. Tra qualche citazione e un gusto per l’assurdo, emblematico nella mammella gigante che terrorizza la città come in un film catastrofico, l’ultimo episodio, in cui Woody Allen interpreta uno…
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Io, me & Irene
Io, me & Irene parte subito a bomba rendendo chiaro fin dai primi minuti lo stile di questa commedia. Nei primi 15 c’è già tutto. La sceneggiatura cede il passo alla comicità situazionale, anche assurda, ma molto divertente. Basti pensare alla scena della mucca sulla strada. E poi c’è un Jim Carrey in gran forma, con scene dove si lascia andare a sfoghi di bravura e trasformismo, aiutato da un personaggio dalla doppia personalità, l’una remissiva e l’altra esuberante, con cui deve far conto una giovane Renée Zellweger. Infine, le sconcerie sessuali dei fratelli Farrelly, alla regia, non vengono lasciate a briglia sciolta, ma sono giustificate e non esagerate. Un pro…
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La strana coppia
Ah gli anni 60! La commedia di dialoghi, di dispetti e manie, le caratterizzazioni che creano cinema senza spostarsi dal salotto. La strana coppia è questo e molto altro. Risate, eccentricità, ribaltamenti di prospettive, stile. Jack Lemmon e Walter Matthau sorreggono quasi tutto il film in un duetto filmico di grandi interpretazioni e ottimo affiatamento. Eccezionale la scena con le vicine di casa, di imbarazzi, silenzi, umorismo vividissimo e ironica osservazione del comportamento umano. Le relazioni sono esageratamente vere e l’attenzione è proprio tutta per i rapporti, fragili e altalenanti in balia delle nostre stranezze e manie. Amicizia, amore. Convivenza, divorzio.
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Le notti folli del dottor Jerryll
Le notti folli del dottor Jerryll riprende il concept del classico della letteratura di Stevenson, dove tuttavia, anziché un Dr. Jekyll e un Mr. Hyde, sullo schermo ci sembra di scorgere un Pippo e un Fonzie. Rivisto più di 50 anni dopo, il film non sembra proporre gag indimenticabili, nonostante si fondi soprattutto su quelle, ma se amate Jerry Lewis vi farà comunque ridere, soprattutto nello spazio filmico concesso a lui in solitaria, come la scena in cui si lascia pervadere dal ritmo della musica. Proprio alle canzoni viene concesso molto (troppo) spazio, che però poteva essere dedicato a una ripicca o, alternativamente, anche al rapporto del Dott. Jerryll con i genitori, che…
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Frankenstein Junior
Frankenstein Junior è probabilmente il più grande successo di Mel Brooks, anche grazie alla sceneggiatura di Gene Wilder, revisionata in seguito insieme al regista. Ma cosa ha reso questo film un classico? Un soggetto horror, più e più volte maneggiato, viene rivisto in chiave ironica e satirica nei confronti della scienza. I giochi di parole abbondano e le battute colpiscono nel segno il pubblico, che le ricorda e ripete. Il tema, sottotraccia e sottopelle, è quello dell’immortalità, ma il tutto diviene una interpretazione goliardica delle pulsioni sessuali, tanto che questo aspetto (attenzione allo spoiler) permea perfino il finale stesso. Questo infatti sembra dirci in poche parole: la vita, la morte, che…
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Il tuo amico topo
Il tuo amico topo è uno dei pochi spin off Pixar, in questo caso Ratatouille, che regge il confronto con i cortometraggi originali. Si tratta di una divertente lezione di storia dell’uomo e del topo, che ci trascina con la voce di Remy da un’epoca all’altra, mostrandoci le diverse pagine di questo libro scolastico con molteplici visuali, dal videogame di lotta al cinema classico, dai disegni a mano alla computer grafica. Ancora una volta con un breve cortometraggio, il team Pixar dà prova di grande acutezza e originalità, senza mai tralasciare una dose speziata di humour. Geniali peraltro i titoli di coda.
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Ratatouille
Dietro Ratatouille si nasconde un fortissimo what if: e se il topo, acerrimo nemico delle cucine dei ristoranti, fosse in realtà un cuoco eccezionale? Da qui si sviluppa una splendida sceneggiatura, affatto scontata, che non può limitarci a considerare quest’opera della Pixar solo un cartone. Al di là della grafica, eccezionale alla data d’uscita, anche solo osservando il pelo dei topi, restano le ottime caratterizzazioni e la regia, capace di farci seguire Remy dal suo particolare punto di vista, spostandosi poi su quello degli umani, senza notarne il passaggio. La cucina diviene un luogo magico e frenetico, ricco di meraviglie, cuore di un film coinvolgente e divertente.
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Samba
Samba non graffia con l’umorismo di Quasi amici, entrambi opera di Eric Toledano e Olivier Nakache, e non si abbandona alle emozioni, sfiorate unicamente nel rapporto tra il protagonista e Alice. La samba si inizia a ballare quando entra in scena il coprotagonista, Wilson, dando più ritmo e verve alla pellicola, fino a quel momento piuttosto annoiante. Toledano e Nakache sembrano frenarsi e gli ostacoli sociali del personaggio interpretato da Omar Sy non divengono mai satira o spunto di riflessione, ma solo ostacoli di una avventura, che guarda ancora ai temi del diverso, dell’emarginato, dell’accettazione, ma non con la stessa brillantezza precedente. Il finale, buono nell’idea, non suscita il clamore mirato, non venendo…
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Jerryssimo
Jerryssimo è Jerry Lewis all’apice del suo successo, tanto che ormai all’estero, per l’appunto come in Italia, basta il suo solo nome per portare la gente nei cinema, anche nel titolo del film. In questo suo film non c’è solo la sua comicità, a ruota libera, ma essa è inserita all’interno di un vero e proprio intrigo narrativo, che segnala la volontà di restituire al pubblico una sceneggiatura che non miri al solo esibizionismo del suo attore di punta. Si può inoltre ritrovare una critica, se in quest’ottica volete analizzate il film, della famiglia americana. Jerryssimo, tuttavia, non è uno dei film più amati dal pubblico, seppure sia un sicuro…
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Arsenico e vecchi merletti
Arsenico e vecchi merletti è una black comedy di Frank Capra di derivazione teatrale, cucita su misura per il cinema.
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Arsenico e vecchi confetti
Amore, seduzione, falsità, tradimenti, arsenico e vecchi confetti. Questi ultimi da non confondere con i merletti, con cui ha poco a che vedere. Il film non sceglie il ritmo, ma procede con lentezza, non necessariamente connotando questo come un lato negativo, giocando sempre sul potrebbe, senza mai risolversi in azione. Viene messo tanto pepe e tante spezie su questi confetti, che però non vengono mai mangiati, definendo questa come una sorta di black comedy mancata. La scrittura è buona e anche l’intrigo finale viene tessuto e gestito con padronanza. Forse si poteva osare di più, ma il risultato non è male. Belli i titoli di testa.
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Invito a cena con delitto
Un invito a cena con delitto e un invito a guardare un film unico. Un cast d’attori di grande calibro prende parte a una grande parodia, un’epica mascherata del genere giallo – investigativo, che prende di mira anche singolarmente alcuni dei detective più famosi della storia fittizia: Hercule Poirot, Miss Marple, Sam Spade, ma in parte anche il detective Colombo, Charlie Chan, Nick e Nora Charles. La risata è di pancia e di testa, senza timore di spingersi al limite, grazie a una grande brillantezza e acutezza, prendendo in giro con spigliata irriverenza. Si sfocia quasi nel surrealismo e il finale, su tutto, raggiunge l’apice della canzonatura, pungendo in maniera diretta non solo i film,…