Tendere i nervi
I film thriller e non solo, per tenervi sulle spine e farvi rizzare i peli delle braccia.
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Stone
In Stone i personaggi giocano tra loro di psicologia e di rimando il film lo fa con lo spettatore, volendo far credere, far sospettare. Il tutto inoltre è pervaso, avvolto, dai precetti che la religione dà al protagonista, De Niro, facendolo riflettere e invitandoci a riflettere. Le sequenze sono spesso un campo e controcampo, soprattutto tra De Niro e Edward Norton, talvolta in maniera molto classica, senza utilizzare una ripresa di quinta. Bravissima Milla Jovovich, così come anche Norton, nei panni di una epicurea femme fatale. La scrittura filmica tuttavia non è particolarmente incisiva, ma priva di colpi di scena e pure il finale, che è buono, poteva essere sfruttato meglio.…
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Sogni e delitti
Sogni e delitti è il titolo italiano di Cassandra’s dream, che vuole riprendere l’ispirazione dostoevskijana della storia scritta da Woody Allen. Allen qui è secco, sobrio, esistenzialista. Si parla si progetti, di ciò che si è disposti a fare per realizzarli, di scelte. Scelte da cui non si può più tornare indietro, come in un sogno, quasi “come vedersi dal di fuori”. Colin Farrell ed Ewan McGregor vengono osservati talvolta con distacco, da grandangoli che li mostrano come piccole figure in un mondo, così come nel contro zoom finale. Sogni e delitti non ha i vezzi e le punte istrioniche e ironiche di altri film del regista e per questo può sembrare…
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Fargo
Fargo, quel puzzle di film bianco neve, incrostato di sangue e sporco di nero umorismo. Composto con perizia e tratto personale dai fratelli Coen, va infine a rappresentare la violenza e la stupidità dell’uomo. Ma anche l’illogica stupidità della violenza, come sottolinea l’ultimo soliloquio di Marge (France McDormand) in auto, e la spaventosa normalità di questa composizione filmica. Marge torna a letto con il suo apatico marito e piega sopra di sé le coperte del suo letto, come ogni qualsiasi giorno. Nessun stereotipo. Criminali che guardano soap opera come te e persone come te che ordiscono subdole cattiverie. Il tutto venato dal terribile ridicolo che si cela tra le pieghe della…
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La ragazza della porta accanto
La porta accanto, luogo dove si celano pericoli, mostri e qualche pazzo omicida, questa volta svela una pazza e machiavellica lolita.
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I due volti di gennaio
Tra Grecia e Turchia, I due volti di gennaio è un thriller con aspirazioni, fondato sul tema del doppio che ottiene risultati duplici, nel bene e nel male.
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Misery non deve morire
Rob Reiner alla regia e William Goldman con la sua sceneggiatura, libro di Stephen King alla mano, intagliano un finissimo gioiello: Misery non deve morire. Uno scrittore di successo finisce fuori strada con l’auto a causa di una bufera di neve e una donna, ammiratrice dei suoi romanzi, si prende cura di lui. Ma quando uno scrittore incontra la sua più grande fan, non sempre basta un autografo per accontentarla. Senza timore alcuno, il romanzo viene oculatamente ritoccato in alcune sue parti e viene costruita una storia di tensione e ossessione che lascia con il fiato sospeso. L’immobilità e la frustrazione del protagonista divengono quelle dello spettatore, ma, nonostante non ci si muova per l’intero film,…
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Il fuoco della vendetta
Out of the furnace: Il fuoco della vendetta che ha bruciato per la prima volta al Festival Internazionale del Film di Roma nel 2013.
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Il ragazzo della porta accanto
Da Attrazione fatale, classico del genere, in poi, le cantanti al cinema non se la sono passata troppo bene. Già Beyoncé in Obsessed aveva dovuto affrontare una stalker, infatuata di suo marito, mentre ora è il turno di Jennifer Lopez, che deve difendersi dagli istinti di un machiavellico e ossessionato studente: il ragazzo della porta accanto. La regia è vivace, quasi vorticosa nei momenti concitati e la musica funziona, riuscendo anche nel caso della scena passionale a essere tematicamente intelligente. Anziché sensuale, inquietante, gettando luce sugli sviluppi futuri. La sceneggiatura pecca invece di originalità e Ryan Guzman è semplicemente rappresentato come psicopatico, senza alcuna indagine psicologica. Il finale è un po’ crudo, il…
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Headhunters
Headhunters è un film sempre sul filo del rasoio. Un rasoio che talvolta taglia. Dal romanzo di Jo Nesbø, questo thriller norvegese ha davvero tutte le carte in regola. Fedele ai principi della buona drammaturgia, Headhunters avanza in un climax ascendente fino ad un finale dove tutto, con piacere, coincide. Il protagonista, ben caratterizzato nella sua doppiezza, tra il sé ostentato e quello privato, arranca per gran parte del film in un susseguirsi di ostacoli sempre più grandi, che lo spettatore gode nel vedere opposti alle disperate e sole forze dell’uomo. Successo di critica e di pubblico, nel 2011 diventa il film norvegese di maggior incasso di tutti i tempi. La…
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The Village
Horror? Thriller psicologico? Niente etichette per The village, un piccolo artificio di inganno architettato da M. Night Shyamalan
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L’amore bugiardo – Gone girl
Probabilmente dopo aver visto L’amore bugiardo non vorrete più sposarvi. Nick (Ben Affleck) rincasa il giorno del suo quinto anniversario, ma la moglie è sparita. Rapita? Assassinata? Chi può essere l’artefice della scomparsa? L’evento suscita molto clamore mediatico e i riflettori sono tutti puntati su Nick. Psicologico, a tratti inquietante, stende un’ombra sui tuoi pensieri e ti invita a partecipare al mistero, a provare a prevedere il finale. La rappresentazione di un mondo dove apparire vuol dire tutto. Rosamund Pike ne è l’interprete perfetta: sottile, glaciale, sorridente, perfetta. David Fincher disegna un thriller da antologia, ambiguo e imprevedibile. Da non perdere.