Avventurarsi

Film d'avventura, per vivere straordinarie peripezie davanti allo schermo.

  • Mission Impossible - Rogue Nation
    2015,  Avventurarsi,  Il caricatore

    Mission Impossible – Rogue Nation

    Il quinto episodio della saga, Mission Impossible – Rogue Nation, non è una scatola chiusa, da aprire, ma una serie di piccole, non così piccole, missioni impossibili costellate lungo l’arco del film, volte a smascherare i sotterfugi orditi dal cattivone di turno, che è Paolo Bonolis. Non è nulla di particolarmente nuovo, ma Rougue Nation riesce a intrattenere efficacemente, con ottime scene d’azione e qualche picco, raggiunto da un paio di trovate spiazzanti. Coinvolgente e affascinante la scena al Teatro dell’Opera di Vienna, fantastico Tom Cruise, che ha voluto girare personalmente tutte le scene. Si è attaccato al portellone di un aereo in movimento, ha seguito un training per correre…

  • Pan - Viaggio all'isola che non c'è - film
    2015,  Avventurarsi,  Fantasticare

    Pan – Viaggio all’isola che non c’è

    Hey ho! Let’s go! Al grido inneggiante della ciurma, tuffiamoci insieme a un Peter, che ancora non sa d’esser Pan, in uno sgargiante e avventuroso divertissement, che in talune scene chiede d’esser visto in tre dimensioni. John Powell ci coinvolge e sprona con la sua musica, mentre Joe Wright si permette di lasciare le immagini al suono, con la spettacolare entrata in scena di Barbanera e i pirati che accolgono i bambini cantando a squarciagola Smells like a teen spirit dei Nirvana e osannano il capitano sulle note dei Ramones. All’alba della leggenda, Pan – Viaggio all’isola che non c’è, prova a essere diverso e, insieme al suo Indiana Uncino Jones, riesce ad…

  • il grande lebowski recensione film drugo
    1998,  Almeno una volta nella vita,  Avventurarsi,  Investigare

    Il grande Lebowski

    Il grande Lebowski parte dalle parole. Dalla scrittura. Da lì si visualizza, tramite la regia inusuale, si ascolta. Soprattutto Creedence ed Eagles, le cui canzoni fanno parte della storia. I fratelli Coen riuniscono un cast di bravissimi attori, ai quali mettono in bocca dialoghi superlativi e personaggi da indossare assurdi ma incisivi, figurine così esagerate, ma al contempo radicate nell’essere dell’uomo. Quando Drugo (Dude) sviene, non v’è il buio, ma lo sbizzarrirsi di Joel Coen, che dipinge con la cinepresa una serie di quadri surrealisti. La storia invece, quella su cui si ricama tutto, quella de Il grande Lebowski, tra ammiccamenti, irriverenza e ironia, falsi indizi e piste false, implode su sé stessa.…

  • Pixels
    2015,  Alienarsi,  Avventurarsi,  Ridere

    Pixels

    Traendo spunto da un cortometraggio francese, Chris Columbus confeziona un buon film, pantomima delle invasioni aliene, ma con l’originale e simpatica peculiarità dei videogame anni 80. Pixels ha la struttura del videogame e procede di livello in livello in maniera fluida, con un buon ritmo, mai stanco, e un cast spigliato e a suo agio. Leggero, divertente e riuscito.

  • project almanac
    2015,  Avventurarsi

    Project Almanac – Benvenuti a ieri

    Ovvero, l’amore ai tempi dei viaggi nel tempo. Perché, quando hai una macchina del tempo a disposizione, la cosa più importante da fare è tornare indietro per limonare. Con la tecnica del found footage, guardare Project Almanac è come stare in alto mare, è una visione fisica. Continui sono i pretesti, all’interno della narrazione, per rimarcare che si tratta di ripresa a mano, nonostante la poca credibilità di ciò, viste le inquadrature, e l’incredibilità che qualcuno possa filmare tutto. I viaggi nel tempo invece sono un po’ come la pallina di un flipper, si va di qua, di là, si ritorna lì, a volte cambia qualcosa altre no e non…

  • the guardian
    2006,  Avventurarsi,  Commuoversi

    The guardian – Salvataggio in mare

    Avremmo preferito vederlo intitolato “La leggenda del pescatore di uomini”, ma ci accontentiamo di The guardian – Salvataggio in mare, perché ciò che conta, in fondo, è la storia. Una storia che unisce il duro addestramento, memore di Ufficiale e gentiluomo e Full Metal Jacket, e il rapporto umano più profondo, in parte quello amoroso, ma soprattutto quello di amicizia che nasce e si sviluppa tra discepolo e maestro. È lì, nei suoi due personaggi principali e nel rapporto quasi paterno, che sta il fulcro emotivo e d’interesse del film, che gira proprio intorno alle storie di Ashton Kutcher e Kevin Costner, convergenti e pedisseque. Il primo è un cadetto…

  • Il giro del mondo in 80 giorni
    2004,  Avventurarsi,  Ridere

    Il giro del mondo in 80 giorni

    Dal romanzo di Jules Verne, Il giro del mondo in 80 giorni viene rivisitato e trasformato in un mix di azione e comicità, che riesce, con semplicità e leggerezza, a divertire e intrattenere tutta la famiglia. Parte del merito va ai tre protagonisti, Jackie Chan, con i suoi comici combattimenti, l’espressivo e ingenuo Steve Coogan e la brava e adorabile Cécile de France. Prima delle elezioni si permette un cameo anche Arnold Schwarzenegger, regalando diverse risate.

  • The martian
    2015,  Avventurarsi

    Sopravvissuto – The martian

    Un documento. È come fare un balzo nel futuro e assistere ad una vicenda realmente accaduta. Ridley Scott rinuncia a insegnamenti o riflessioni esistenziali e prova a raccontarci con realismo una storia possibile. The martian non commuove, almeno per la mia sensibilità, ma riesce a trovare dei momenti di buon umorismo, che alleggeriscono il film, e una colonna sonora che mischia le composizioni originali di Harry Gregson-Williams a successi della disco music di origine diegetica, come I will survive, Hot stuff, Waterloo degli Abba e il classico Starman di David Bowie, che si alternano a qualche momento di silenzio spaziale. The martian si appoggia spesso alle spalle di Matt Damon, possenti abbastanza da…

  • 2014,  Avventurarsi,  Riflettere

    The giver – Il mondo di Jonas

    Dal disagio di un mondo da voler cambiare, nasce la sfiducia che esso possa farlo in meglio e si riflette in sé stesso, guardando a cosa già c’è, tra le atrocità, di meraviglioso. The giver è un inno alla vita, all’amore, alla diversità, al libero sentire. Tra la fantascienza come veicolo di critica o di riflessione e la moda, legata al genere Young Adult d’ambientazione distopica, il film sembra partorirsi da un compromesso e non dipanare la potenza di cui è intrinsecamente possessore. In The giver la parola viene ceduta all’immagine, pregna di aspetti culturali, espressi tramite la loro iconicità e il colore, che, come la visualità, viene utilizzato con sapienza semantica e…