Cinematerapia: una pillola per
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L’appartamento
Un impiegato lascia il suo appartamento ai superiori, affinché essi ci portino le amanti, ma finisce con l’innamorarsi di una di esse. A partire da un soggetto originale, accattivante e provocante, soprattutto nell’anno di uscita, Billy Wilder ci racconta una storia d’amore spiritosa, dove l’appartamento è il fulcro di situazioni paradossali, equivoci, drammi, innamoramenti e brevi scappatelle. La forza del film sta nel suo sviluppo, nella sceneggiatura, in cui C.C. Baxter si ritrova sempre più subissato dagli eventi e dalle situazioni, oltre dai propri desideri contrastanti, tra l’amore, il desiderio di far carriera e la sua coscienza. Insieme ad essa, spicca la scrittura del personaggio interpretato da Jack Lemmon, un…
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Red
Bruce Willis è un Red, “Reduce Estremamente Distruttivo”, ex agente CIA innamorato di un’operatrice di un call center e braccato da una serie di individui che tentano di farlo fuori. Tratto da un fumetto della DC comics scritto da Warren Ellis, il film ne accentua il lato ironico, ed è proprio la commistione tra action e comedy a distinguerlo e renderlo pregevole, stando nelle giuste dosi di entrambi senza mai apparire stupido. I personaggi, assoldati via via come da manuale del cinema, hanno ottime caratterizzazioni di dettagli e particolari, con un passato vivo e incisivo nel presente della storia. Tra questi, la donzella indifesa è i nostri occhi meravigliati e…
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Qualcosa di troppo
In preda alle delusioni, una donna desidera di essere uomo, perché così la vita sarà più facile. Il desiderio si realizza a metà, perché semplicemente le spunta qualcosa di troppo: un pene che inizierà a guidare le sue pulsioni sessuali. Dalla storia traspare una visione dell’uomo che appena vede un paio di tette perde la testa, ma non solo. Sembra anche che essere uomo e avere un pene dia maggiore sicurezza e autorevolezza. Ok, Audrey Dana, regista e interprete, non ha ben chiari alcuni particolari dell’essere uomo, altri li esagera… ma in fondo va bene così, perché è proprio la parte più divertente e originale del film. Sia nel rapporto…
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Money Monster – L’altra faccia del denaro
Un pazzo prende in ostaggio un conduttore televisivo. Tutto qui? No. Siamo tutti devoti al Dio denaro! E Money Monster lo sa. Dove finiscono i nostri soldi? Dove si trovano? Sono questi i quesiti da cui prende spunto il film, per sviluppare un thriller che si sposta verso la critica dei media e della televisione, piuttosto che del sistema azionistico, dove trova il suo legame con l’attualità. La spettacolarizzazione del dramma, al centro del film, si è già vista al cinema, ma Money Monster la modernizza, trovando nell’ossessione delle visualizzazioni online e l’atteggiamento delle persone, che dopo una tragedia riprendono a fare le proprie cose come se nulla fosse, un…
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Chalet girl
Una ragazza di umili origini, ex skateboarder professionista, lavora per la stagione invernale in uno chalet di montagna, servendo una bizzarra famiglia di ricconi e conoscendo la compagnia locale, tra profumiere bionde e appassionati di sci e snowboard. Proprio una gara di quest’ultimo sport e alcune nuove conoscenze segneranno un cambiamento nella sua vita. Chalet girl unisce la più classica (e scontata) delle love story alla tematica sportiva, del rilancio personale non solo nello sport, ma anche e soprattutto come superamento dei propri problemi e traumi personali. La sceneggiatura non scende troppo nel profondo, ma si assesta su un generale tono da commedia tendenzialmente scanzonata e romantica. L’ambientazione montanara, tra…
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The dressmaker – Il diavolo è tornato
Che cos’è The dressmaker? Boh! All’inizio ci sembra una commedia, dopo di che i toni e gli sviluppi narrativi divengono quelli del melò (per non dire pappardella amorosa), per poi tingersi di atmosfere thriller e sfociare infine nella black comedy. I continui cambi di registro non fanno certo bene al film, che porta a un dissociamento dello spettatore e per lunghi tratti a una terribile noia. Eppure l’idea della donna maledetta, che torna al paesino d’origine di bigotti e ignoranti, non è male. Certo, se si fosse giocato maggiormente sul vero aspetto intrigante del film: è maledetta veramente o è solo superstizione? Invece tutte le cartucce (colpi di scena, svolte narrative)…
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Point break
Sì ragazzi, un altro remake. Per essere originali ed evitare uno scontato parallelo, proviamo a giudicare Point Break come se fosse un nuovo film, appena uscito al cinema. Un gruppo di pazzi scellerati compie una serie di gesti estremi e mortali, dalle onde mastodontiche dell’oceano su una semplice tavola da surf, a un’arrampicata nelle pareti di roccia a strapiombo del Perù. Perché? Ecco il primo grande problema. Le azioni non sono giustificate a sufficienza e gli ideali filosofici di restituzione alla natura, confessati nel film con estrema serietà, non fanno altro che creare confusione e sembrare via via più deboli. Sì, perché il Point Break della visione arriva molto molto…
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Il regno del fuoco
In uno scenario apocalittico i draghi dominano il mondo e stanno per sopraffare gli uomini in quello che, oramai, è diventato il regno del fuoco.
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Captain America: Civil War
Captain America: Civil War è sostanzialmente quest’ultimo contro Iron Man, supereroe contro supereroe, con tutti gli altri al seguito. Peccato però che la sfida e la rivalità si esprima al meglio nell’operazione di marketing (ottima!) piuttosto che nel tessuto narrativo. Il primo scontro arriva infatti dopo un’ora e mezza di film e il pretesto politico da cui nascono le divergenze è decisamente facilotto. Potremo accettarla in uno stile “da fumetto”, ma non ci può stare in una resa filmica seria e attualizzata, con tanto di attacchi terroristici, e non sembra abbastanza da giustificare attacchi mortali tra (ex) amici. Civil War tira in mezzo alla mischia un po’ tutti, compresi alcuni…
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La calda notte dell’ispettore Tibbs
Era il 1967, l’anno prima della morte di Martin Luther King, e al cinema usciva La calda notte dell’ispettore Tibbs, film poliziesco incentrato sul tema del razzismo, che riesce a coinvolgere e colpire il pubblico su scala mondiale. Oggi, il film di Jewison mantiene ancora la sua grande forza e (purtroppo) un radice di attualità. Ci riesce perché il suo messaggio è potente ed espresso con incredibile eleganza, come l’abito di Virgil Tibbs, riuscendo al tempo stesso a non sminuire o disperdere nella foga del concept la trama del giallo. All’antirazzismo, unisce inoltre una critica lampante a un certo provincialismo, proprio di alcune cittadine dove la mentalità è fortemente limitata…
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Thelma & Louise
Al di là dei gusti, Thelma e Louise hanno lasciato una evidente traccia non solo nella storia del cinema, ma anche nella nostra cultura. Ecco perché.
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La morte ti fa bella
Dì la verità che vorresti essere giovane e bella per sempre… non credere però che non ci vogliano sacrifici. È questo lo spunto da cui prende vita La morte ti fa bella, traendo da esso una storia surreale, piena di inventiva e molto divertente. Meryl Streep e Goldie Hawn cercavano un film da interpretare insieme, che poteva essere Thelma e Louise e invece, infine, a conquistarle è stato lo script di David Koepp, girato e reso film in seguito da Robert Zemeckis. Beh, già vi ho detto che è un film di Zemeckis e questo dovrebbe incuriosirvi abbastanza, nel caso non l’abbiate già visto. Aggiungiamo che si tratta di una commedia…