Almeno una volta nella vita

I film da vedere almeno una volta nella vita (se ti vuoi considerare un appassionato di cinema)

  • leon - recensione - pills of movies
    1994,  Almeno una volta nella vita,  Cinefili,  Commuoversi,  Innamorarsi,  Sorprendersi

    Leon

    Un romanzo di formazione brutale. Ecco che cos’è Leon, di Luc Besson. Maestria registica e una sceneggiatura dalle molteplici sfaccettature. Come un videogame all’inizio, poi primi piani e pezzi di volti ci presentano Mathilda, Leon e un villain superbo, interpretato da Gary Oldman. Mathilda è la perdita dell’innocenza. Allo stesso tempo è bimba, per l’orso, i giochi, l’emulazione dell’adulto e l’amore freudiano, ma con la sigaretta tra le labbra desidera anche l’età adulta, che ottiene in maniera efferata e violenta. Leon è invece l’acquisizione dell’innocenza, una umanizzazione in cui traspare l’importanza delle persone, di prendersi cura di qualcuno… e non di una pianta. Il tutto assume rilievo in una società…

  • memento
    2000,  Almeno una volta nella vita,  Investigare,  Sorprendersi

    Memento

    Leonard a causa di un disturbo della memoria dimentica tutte le informazioni dopo circa 15 minuti… Christopher Nolan trae da un racconto del fratello (Memento Mori) un film che è un puzzle, un giallo al contrario che incalza lo spettatore come se il tempo procedesse con il tasto rewind del telecomando. Il regista infatti inverte le regole canoniche, mostrandoci subito l’evento clou. A questo punto non siamo più portati a chiederci cosa succederà, ma perché è successa questa cosa. L’effetto è  il medesimo, si mantiene il meccanismo dello svelare, mentre suspense e interesse addirittura aumentano, complici gli ostacoli, come capire se fidarsi o meno, così come gli stratagemmi per ricordare.…

  • La calda notte dell'ispettore Tibbs
    1967,  Almeno una volta nella vita,  Cinefili,  Investigare,  Riflettere

    La calda notte dell’ispettore Tibbs

    Era il 1967, l’anno prima della morte di Martin Luther King, e al cinema usciva La calda notte dell’ispettore Tibbs, film poliziesco incentrato sul tema del razzismo, che riesce a coinvolgere e colpire il pubblico su scala mondiale. Oggi, il film di Jewison mantiene ancora la sua grande forza e (purtroppo) un radice di attualità. Ci riesce perché il suo messaggio è potente ed espresso con incredibile eleganza, come l’abito di Virgil Tibbs, riuscendo al tempo stesso a non sminuire o disperdere nella foga del concept la trama del giallo. All’antirazzismo, unisce inoltre una critica lampante a un certo provincialismo, proprio di alcune cittadine dove la mentalità è fortemente limitata…

  • il gladiatore
    2000,  Almeno una volta nella vita,  Cinefili,  Commuoversi,  Diventare eroi

    Il gladiatore

    Un successo strepitoso di pubblico e di critica per Ridley Scott, il cui film, come il fascino di Roma e della storia, passeggia sopra le mode. Ma perché il gladiatore è e resta un grande successo? Il fascino è quello di un uomo solo contro tutti, una solitaria e straordinaria storia di vendetta: ascesa e discesa di un generale, poi schiavo, che divenne più grande di un imperatore. La drammaturgia è eccezionale. La magistrale regia nelle scene di battaglia e non solo, unita a una grande colonna sonora conferiscono a questa storia i toni epici, creando nello spettatore alternativamente esaltazione e commozione. Inoltre, se da una parte Russel Crowe è il…

  • A qualcuno piace caldo
    1959,  Almeno una volta nella vita,  Cinefili,  Ridere

    A qualcuno piace caldo

    A qualcuno piace caldo è senza dubbio una delle migliori commedie che possiate vedere per la vostra cinematerapia, se siete in cerca di risate e purissimo, leggerissimo e intelligentissimo divertimento. Perché? I tempi comici sono perfetti, il ritmo incalzante, la sceneggiatura favolosa. Questo film gioiello di Billy Wilder sa divertire fuori dal tempo chiunque, grazie a battute memorabili, situazioni esilaranti, un incedere della storia che mixa comicità, amore, sensualità e perfino azione. La bocca resta tesa in un sorriso per tutto il minutaggio, fino all’indimenticabile finale. Un film dalla creatività avanguardistica per il 1959, quando è uscito, ancora intatta al giorno d’oggi. Forse non so nemmeno io perché questo film…

  • intrigo internazionale
    1959,  Almeno una volta nella vita,  Avventurarsi,  Cinefili,  Tendere i nervi

    Intrigo internazionale

    Un casuale ma ragionatissimo intrigo internazionale, dove lo spettatore si dibatte nei panni dell’eroe di malavoglia, incastrato dalla situazione. Un protagonista, Cary Grant, che potrebbe essere chiunque di noi, ma che la sorte rende la sua sorte puro cinema e ci coinvolge appieno mano a mano che la vicenda lo imbriglia, determinando allo stesso tempo un suo sviluppo, un suo cambiamento nel corso della storia, nel tentativo d’ingegnarsi anziché fuggire. Un grande classico del cinema per la sfilza di scene da ricordare, i dialoghi a climax coinvolgenti. La sceneggiatura sublime. Il finale super. Grazie signor Alfred Hitchcock per questo film memorabile.

  • Psyco
    1960,  Almeno una volta nella vita,  Cinefili,  Sorprendersi,  Spaventarsi,  Tendere i nervi

    Psyco

    Arduo commentare Psyco senza svelarne gli sviluppi della trama. Per questo motivo, invito a NON leggere chi ancora non ha avuto il piacere di vederlo e a fidarsi ciecamente di questo spasmodico consiglio: guardatelo. In questo film, Hitchcock rompe ogni regola drammaturgica, riuscendo ciononostante a creare un grande film. La protagonista muore inaspettatamente a metà film. Ci immedesimiamo allora in Norman Bates, nel cambio di protagonista, e Hitchcock riesce a farci vivere con tensione addirittura 15 minuti senza tagli di un uomo che pulisce il bagno, supportato dalla straordinaria musica. Poi però il protagonista cambia ancora e lo spettatore, nonostante ciò, immedesimato e trascinato dal trinomio azione-ostacolo-obiettivo, ne resta ugualmente intricato, fino al sorprendente finale. Peccato…

  • La finestra sul cortile
    1954,  Almeno una volta nella vita,  Cinefili,  Investigare,  Tendere i nervi

    La finestra sul cortile

    La finestra sul cortile è lo schermo cinematografico, metafora sublime del cinema stesso. Come il protagonista, anche noi spettatori filmici non possiamo muoverci, percependo la frustrazione dell’immobilità. Al tempo stesso l’azione e la narrazione progrediscono ugualmente, e alla grande, grazie allo sguardo. Hitchcock crea cinema con (apparentemente) pochissimo, pervade il film di scene emozionanti e ricche di suspense, come la scena finale e l’iniziativa di una coraggiosa e innamorata Grace Kelly, regalandoci un film dai molteplici strati interpretativi e al tempo stesso un grande intrattenimento, che non ci fa mancare nemmeno una venatura romantica. Un classico intramontabile e indimenticabile, come il cinema stesso.

  • Vacanze romane
    1953,  Almeno una volta nella vita,  Innamorarsi

    Vacanze romane

    Le vacanze romane della principessa Audrey Hepburn, in compagnia del fotografo Gregory Peck, emozionano e commuovono le signore, ma non lasciano indifferenti neppure gli uomini. Dal soggetto semplice ma d’impatto di Dalton Trumbo e dall’alchimia dei due protagonisti, William Wyler riesce a creare cinema. Elegante, raffinato e spiritoso, Vacanze romane è un film che mantiene intatta la sua bellezza nel tempo, più e più volte emulato, ma mai eguagliato. Roma e le sue bellissime riprese, sono una cornice senza tempo, idilliaca. Le cose dette e non dette, le fini caratterizzazioni, il garbo nel modo di raccontare, la capacità di creare momenti di pura spensieratezza, dal romanticismo all’umorismo, fino al finale distinto e per nulla scontato.…

  • La rosa purpurea del Cairo
    1985,  Almeno una volta nella vita,  Cinefili,  Innamorarsi

    La rosa purpurea del Cairo

    La rosa purpurea del Cairo: un film, un film nel film, un atto d’amore per i film, per il cinema. Così come Cecilia evade dai turbamenti personali e della grande depressione, noi oggi ci immedesimiamo nei protagonisti dei film, ci innamoriamo di loro, entriamo nei film. Da qui scaturisce una riflessione sul cinema stesso, che è però una riflessione sull’uomo e sul suo bisogno d’illusioni, di fantasticherie. Il cinema è migliore di una realtà alla quale non si può sfuggire, ma al contempo è esso stesso una realtà. Da qui scaturisce uno dei migliori film di Woody Allen, tanto intelligente quanto originale, senza mai smarrire i connotati della commedia. Per un…