Scadenza

  • il ragazzo della porta accanto
    2015,  Tendere i nervi

    Il ragazzo della porta accanto

    Da Attrazione fatale, classico del genere, in poi, le cantanti al cinema non se la sono passata troppo bene. Già Beyoncé in Obsessed aveva dovuto affrontare una stalker, infatuata di suo marito, mentre ora è il turno di Jennifer Lopez, che deve difendersi dagli istinti di un machiavellico e ossessionato studente: il ragazzo della porta accanto. La regia è vivace, quasi vorticosa nei momenti concitati e la musica funziona, riuscendo anche nel caso della scena passionale a essere tematicamente intelligente. Anziché sensuale, inquietante, gettando luce sugli sviluppi futuri. La sceneggiatura pecca invece di originalità e Ryan Guzman è semplicemente rappresentato come psicopatico, senza alcuna indagine psicologica. Il finale è un po’ crudo, il…

  • 22 jump street
    2014,  Cinematerapia: una pillola per,  Ridere

    22 Jump Street

    Con le dovute proporzioni, 22 Jump Street mi rammenta Marcel Duchamp e Piero Manzoni, i quali giocavano con l’arte, prendendo in giro le sue convenzioni e i suoi processi, dissacrandola e suggerendo velatamente delle domande e delle critiche, e quella stessa arte li premiava rendendo tale ciò che facevano. Allo stesso modo 22 Jump Street prende per i fondelli il cinema e alcune sue attuali consuetudini, tra tutte quella dei sequel, essendo pur tuttavia esso stesso un sequel e trovando il successo. Phil Lord e Chris Miller dimostrano che chi è intelligente può far lo stupido, e non viceversa, mischiando parodia e autoironia, il poliziesco all’high school, ed esagerando una…

  • 2014,  Cinematerapia: una pillola per,  Scaldarsi

    Pane e Burlesque

    Un film di una donna, sulle donne, (probabilmente) per le donne. Emanuela Tempesta alla sua prima regia cinematografica costruisce una storia di rivincita femminile, di disparità di sessi, a favore del rosa, mischiando al burlesque una contestualizzazione paesana, irta di pregiudizi, e costellando il film di elementi dialettali svariatamente storpiati. Il risultato non è brillantissimo e manca del necessario fascino, prendendosi talvolta dei ritmi un po’ troppo blandi. Resta tuttavia un’opera prima (non fallimentare), in attesa di successive. Resta invece incomprensibile, anche al termine del girato, del perché Pane e Burlesque abbia ottenuto dei finanziamenti come film di interesse culturale. Il tema della disoccupazione viene ad esempio appena accennato, a differenza di Smetto…

  • 2014,  Cinematerapia: una pillola per,  Ridere

    Babysitting

    Ricorda La figlia del mio capo, ma riprende gli eccessi e la struttura di Una notte da leoni, imitando infine la tecnica di messa in scena di Project X. Insomma si tratta dei francesi che fanno gli americani. O per meglio dire, la commedia di tendenza americana. La finta ripresa amatoriale, da parte di uno dei protagonisti, da espediente si trasforma in consuetudine, diventando il film quasi per intero, come se dovessimo guardare un filmato su YouTube, e la scena dei go kart lascia spazio al dubbio tra lo scellerato azzardo e la studiata finzione. Se non l’avete ancora visto, avete già capito dunque di che film si tratta, e non…