Scadenza
-
Torno indietro e cambio vita
No, non serve nessun click, semplicemente torno indietro e cambio vita. I Vanzina pigliano un po’ qua e un po’ là le idee e dal collage salta fuori una piacevole storia d’amore, che devo ammettere non si lascia mai insultare, ma risulta pure spiritosa, anche e soprattutto per merito dei protagonisti, in particolare Raoul Bova e Giulia Michelini. Anche se (c’è sempre un anche se) mi chiedo come mai i personaggi continuino a farneticare e dire che hanno quarant’anni nonostante siano consci che si trovano nel passato. Probabilmente perché se no mancherebbe lo spunto per la gag. Gli anni 90 non entrano nel film come dovrebbero, ma restano un vago scenario…
-
Rischio a due
Come fa a beccare tutti i risultati? Perché non scommette anche lui? Ecco, se evitate di porvi queste domande potete anche guardare Rischio a due. Un discreto film sul mondo delle scommesse con due grandi attori: Matthew McConaughey e Al Pacino, il cui personaggio è la variabile impazzita del film e anche colui che lo sorregge dall’inizio alla fine, grazie alla caratterizzazione sopra le righe e l’ottima interpretazione. Tornando al film invece, è senza dubbio più interessante quando si comincia a perdere. Si poteva osare ancor di più? Assolutamente sì. Inoltre, alcuni dettagli entrano ed escono dalla storia senza la giusta giustificazione. È il caso, ad esempio, di un ricchissimo cliente…
-
American gigolò
American gigolò, ovvero il bello e giovane Richard Gere nella interpretazione che lo rese gigolò del cinema. Il film è soprattutto il fascino disincantato e vanitoso del suo personaggio, materialista e ed elegante, vestito in ogni scena di tutto punto da Giorgio Armani. E naturalmente per il suo pene al vento davanti alla finestra. La sceneggiatura di Paul Schrader prende spunto da Diario di un ladro del francese Robert Besson ed è un lentissimo bollire e ribollire di languidi sguardi e inquadrature frammentate di corpi nell’attesa della svolta, che finalmente giunge quasi a metà film. L’uomo moderno Julian, amato per l’apparenza, scopre la fragilità dei propri rapporti umani nel tentativo sempre…
-
Southpaw
Southpaw è un pippiolone di film dove non c’è spazio per la storia sportiva, ma solo per un perenne sentimento di tristezza. Vien da chiedersi perché guardarlo. Il tema centrale è il lutto, ma non viene trattato con spessore o un tocco personale. Si cerca a tutti i costi di restare aggrappati al pugilato. Primo problema: la trama è la solita. Un ex pugile deve riprendere a combattere e deve vincere per la sua famiglia. Secondo problema: la figura dello sportivo dovrebbe elevarsi, crearsi il mito di un uomo che lotta nel ring per la vita al di fuori di esso. Ma non succede. Succede invece che la sceneggiatura vacilla…
-
La quinta onda
Deprimente, brutto e ridicolo sono i tre atti di questo film, che prende i canoni del genere young adult e ne fa legge, cavalcando la moda dei ragazzini in guerra in un futuro al catafascio. È quasi offensivo che questi film vengano reiterati l’uno dopo l’altro in copie carbone via via più sbiadite e difficili da guardare. Ah, a proposito, La quinta onda fa riferimento a un attacco alieno. Peccato che di questi non se ne veda manco mezzo. Non possiamo nemmeno parlare di scrittura filmica, ma di situazioni viste, riviste e riviste ancora, che scadono perfino nel penoso e troppo improbabile. C’è chi corre con una pallottola nel petto…
-
Star Trek
J.J. Abrams riprende la celeberrima e ovunque conosciuta saga, ridisegnandone le origini e rimodernandola. Ogni scena di Star Trek è niente di meno che una figata, di quelle con scene elettrizzanti, che riescono a far sentire anche lo spettatore, come il protagonista, un gran figo. Il ritmo è indiavolato, i dialoghi spumeggianti, ricchi di botta ne risposta arguti, pungenti. Oltre all’azione travolgente e ad essere visivamente una gioia per gli occhi, questo film riesce a dedicare attenzione a tutti i suoi personaggi, caratterizzandoli con maestria, e inserendo infine una costante nota di umorismo che permette di divertirsi a tutto tondo. Star Trek è un film che sarà un cult.
-
Drive
Di giorno un uomo senza nome guida le auto nei film, come stuntman, mentre la notte è un glaciale e veloce pilota assoldato per delle rapine. Drive è un...
-
Collateral
Un killer, un glaciale e credibile Tom Cruise, tiene in ostaggio un tassista e si fa accompagnare dai suoi vari bersagli per le strade di una Los Angeles.
-
Il favoloso mondo di Amélie
Il favoloso mondo di Amélie è stravagante e variopinto, tanto da rendere questo film e questa storia unici. Spiccano la capacità di cogliere, di osservare la vita e i dettagli di essa, così amabilmente trascurabili. Spicca e si distingue uno stile del racconto filmico. La giovane Amélie vorrebbe salvare tutti, sentirsi bene donando felicità, e così attorno a lei si dipana un corteo di personaggi strampalati e caratterizzati nella caricatura delle loro piccole grandi manie o difetti. Allo stesso modo, la storia d’amore di Amélie è il frutto dell’incontro di due sensibilità insolite ma non per questo condannate alla solitudine. Il confezionamento della scrittura, sfuma ed esalta tutto questo: la musica che ci…
-
Il fidanzato di mia sorella
No, Il fidanzato di mia sorella non sarà, dopo la visione, una di quelle commedie amorose memorabili, che ricorderete per sempre, ma al tempo stesso non vi deluderà o schiferà. Probabilmente indovinerete gli sviluppi narrativi e il finale del film già dal primo atto, tuttavia se ciò che state cercando è una commedia romantica, questo film ve la farà trovare in maniera puntuale e ben costruita. Seppure si viaggi su canovacci popolari, il film riesce a restare divertente e interessante grazie al fascino di Pierce Brosnan e alle sue vicende personali, sia le difficoltà esterne che interne al personaggio, e grazie ai personaggi secondari, come Benjamin McKenzie, il Ryan Atwood di…
-
Barely lethal
Barely lethal è un film non solo prevedibile allo stremo (come tanti altri), ma anche indissolubilmente sciocco. Una ragazza, fin da bambina cresciuta come un killer, si finge morta e cerca di esaudire il suo più grande sogno: prendere lo scuolabus e andare a scuola, vivere come una teenager normale. Peccato che la scuola sia più spietata di un’orda di assassini armati fino alle mutande. Il potenziale dell’idea, piuttosto che avventuroso o romantico, sembra essere comico. Purtroppo invece di comico c’è solo la produzione di questo film, che realizza una barbosa e insulsa pantomima da teenager. La protagonista crede che tutto ciò che ha visto nei film sia vero (come…
-
Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet
Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet. Lo sgargiante e disilluso, malinconico e rassicurante viaggio del grande genio, ma ancora bambino, T.S. Spivet. Il film di Jean-Pierre Jeunet conserva la sua grafia, uno stile unico e originale, che possiamo ricordare e ricondurre solo alla sua opera più famosa: Il favoloso mondo di Amélie. I dialoghi sono coinvolgenti, spiazzanti e furbi, a tratti estremamente incisivi, con alcune frasi da annotare subito sul taccuino. Il film è singolare grazie al modo di raccontare, al punto di vista con cui lo fa, con alla base un’ottima scrittura, presa per mano dalla musica lungo tutto il minutaggio.