Scadenza
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Caccia spietata
Liam Neeson dà la caccia spietata a Pierce Brosnan, senza tregua. Film del filone cinematografico "Liam Neeson che trova cose".
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Arsenico e vecchi confetti
Amore, seduzione, falsità, tradimenti, arsenico e vecchi confetti. Questi ultimi da non confondere con i merletti, con cui ha poco a che vedere. Il film non sceglie il ritmo, ma procede con lentezza, non necessariamente connotando questo come un lato negativo, giocando sempre sul potrebbe, senza mai risolversi in azione. Viene messo tanto pepe e tante spezie su questi confetti, che però non vengono mai mangiati, definendo questa come una sorta di black comedy mancata. La scrittura è buona e anche l’intrigo finale viene tessuto e gestito con padronanza. Forse si poteva osare di più, ma il risultato non è male. Belli i titoli di testa.
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Invito a cena con delitto
Un invito a cena con delitto e un invito a guardare un film unico. Un cast d’attori di grande calibro prende parte a una grande parodia, un’epica mascherata del genere giallo – investigativo, che prende di mira anche singolarmente alcuni dei detective più famosi della storia fittizia: Hercule Poirot, Miss Marple, Sam Spade, ma in parte anche il detective Colombo, Charlie Chan, Nick e Nora Charles. La risata è di pancia e di testa, senza timore di spingersi al limite, grazie a una grande brillantezza e acutezza, prendendo in giro con spigliata irriverenza. Si sfocia quasi nel surrealismo e il finale, su tutto, raggiunge l’apice della canzonatura, pungendo in maniera diretta non solo i film,…
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Terminator Genisys
Terminator Genisys è il quinto film della saga, sequel di… no aspettate, è un remake del primo. O no? Aspetta questo non succedeva. Allora è un Ritorno al futuro del dramma epistemologico post funzionale alla non caduta di Skynet. Capito? No, nemmeno io. È un po’ come cercare di rimettere in sesto un’ottima automobile del secolo scorso con pezzi di scarto e dopo averne tirato fuori una scassata carriola, lanciarsi all’inseguimento della pietra verde. Se siete fan della saga fatevi un favore e risparmiatevelo. Se non lo siete, risparmiatevelo comunque. Le uniche eccezioni a questo sono un vostro insano desiderio di vedere uno sbadabeng bam bum fine a sé stesso o…
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Spy
Brioso e scatenato, Spy fa la parodia dei film di James Bond fin dalla sua prima scena e dai titoli di testa, che chiariscono immediatamente lo stile del film e la canzonatura del perfettino 007. La comicità intelligente infila le sue carte senza inficiare l’azione, né instupidire la commedia, riuscendo nell’irriverenza anche in frangenti di inaspettata violenza. Il film è esagerato e accattivante nei dialoghi, fondati sul gioco del battibecco, al quale vengono concessi senza timore diversi minuti, che Paul Feig si diverte a riempire con coloratissimi turpiloqui. Irresistibile Jason Statham nella parodia iperbolica di sé stesso, travolgente il personaggio di Melissa McCarthy. Questo avvincente spy movie è uno dei migliori dell’anno…
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Amici, amanti e…
Amici, amanti e… cosa? Innamorati? Cugini? Sposi? Alieni? Non lo so, ma di diritto entri tra le peggiori traduzione dei titoli dei film! Piacevole, gradevole, simpatico, ben girato e ben interpretato, come un compitino svolto con perizia. Qui sta la doppiezza di questa medaglia filmica. Il film infatti non si distingue (probabilmente non vuole), ma ricalca i soliti schemi di scrittura della commedia romantica: dalle svolte narrative all’epilogo, passando per il migliore amico di lui che si innamora della migliore amica di lei. Sarebbe invece curioso capire antropologicamente e sociologicamente se esso ricalchi la moda degli scopamici o la preceda, divenendo “il profetico film sulla trombamicizia”. Da vedere se si…
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All’inseguimento della pietra verde
Una scrittrice di romanzi rosa sogna il principe azzurro. Lo troverà all'inseguimento della pietra verde, sperduta nella giungla colombiana.
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Dreamer – La strada per la vittoria
Dreamer – La strada per la vittoria è un film rassicurante, che probabilmente piacerà più a un pubblico femminile e sicuramente a chi ama i cavalli. Il film non raggiunge mai una epica, nonostante ne possegga gli elementi, e resta su binari sicuri, quelli del classico film dei buoni sentimenti, con un finale scontato e già scritto. Dreamer non ci fa sognare troppo, ma resta piacevole, tendente al pacioso, rischiando il noioso.
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Ace Ventura – Missione Africa
Ace Ventura – Missione Africa mantiene la sregolatezza e l’indomito spirito super espressivo del primo film, Ace Ventura – L’acchiappanimali, eguagliandolo anche nel successo di pubblico, formando un indomito duo cult. L’Africa gli fa bene, garantisce anche una maggiore libertà creativa, una risata non scaturita solo dalla persona di Jim Carrey, ma anche da altrove, come gli strampalati e bizzarri popoli africani. Qualche parodia, un Jim in super forma, ancora più animali, sempre lo stesso ciuffo e… un film divertente quanto il primo. Forse anche di più.
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Race
Dopo svariati antecedenti filmici sportivi sul tema del razzismo negli Stati Uniti, Race si inserisce in questo filone, raddoppiando il suo punto di vista, con una storia di vita e di sport che affronta questa difficoltà anche nella Germania nazista. Classico e lineare, il film dovrebbe amplificare, rammentare e insegnare una storia già potente intrinsecamente. Riesce bene soprattutto negli ultimi due, risultando coinvolgente. Tocca l’animo soprattutto nel rapporto tra Jesse Owens e Carl Luz Long, forse l’unico momento veramente alto, commovente e pregno dei valori dello sport sulla vita, mentre si insinua sottopelle con i dialoghi tra Goebbels e Avery Brundage. Owens è un uomo solo che può lasciare il…
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Prince of Persia
Un mare di sabbia e una strizzatina d’occhio a Indiana Jones, uniti al gusto del regista per i ralenty e dei colori molto caldi, danno vita a Prince of Persia, uno dei film più divertenti tratti dai videogames. Del gaming il film mantiene anche la distintiva impronta, creando una storia dal ritmo alto, come inevitabile risposta a ciò che ci si aspettava, dunque acrobatiche e sorprendenti scene d’azione, ma anche una buona scrittura di tasselli, che con precisione costruisce fino al finale, decisamente buono anche questo. Resta solo il dubbio del perché Prince of Persia, nella sua nicchia filmica, non abbia ottenuto il riscontro meritato.
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Ho ucciso Napoleone
Ho ucciso Napoleone, il pesce di una bambina, perché sono una donna stronza e complessata. Ora farò pure vedere agli uomini qual è il sesso forte!