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The French Dispatch
La nostra recensione di The French Dispatch, l'ultimo film di Wes Anderson tra fantasia, ironia e giornalismo narrativo.
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I costumi nei film
I costumi nei film hanno un compito cruciale. Ma chi si occupa di questo aspetto e come si svolge il suo lavoro? Tutto quello che c'è da sapere in pillole.
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I costumi nei film di Wes Anderson
Qual è la chiave del successo di Wes Anderson e dei suoi film? Senz’altro il modo di raccontarci le sue storie, ma anche l’estetica, come i costumi.
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10 film sui viaggi da non perdere
Il viaggio è l'unica cosa che compri e ti rende più ricco, ma non sempre è possibile. Ecco 10 film sui viaggi per partire con la mente e gli occhi.
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La fotografia nel cinema
Un articolo che vi spiega in semplici pillole che cos'è la fotografia nel cinema e quali sono gli elementi che la compongono.
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Un colpo da dilettanti
Un colpo da dilettanti è l’esordio cinematografico di Wes Anderson, con i fratelli Wilson. Si notano già alcune caratteristiche che distingueranno la sua impronta registica: i personaggi eccentrici e trasognati, i colori e i costumi, il gusto nella scelta della colonna sonora, la regia che a tratti dimostra già di essere il suo occhio registico. Chi guardiamo, sono come omini di carta che svolazzano un un mondo artificiale e artificioso, figure di un film troppo fumoso negli sviluppi narrativi. È la storia stessa che non trova un aggancio con lo spettatore e sembra manifestare ancora intenti, un perfezionamento che avverrà nel tempo. (Vedasi lo splendido Grand Budapest Hotel). La vicenda…
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Il treno per il Darjeeling
Il treno per il Darjeeling, simbolico e trasportante allegorie. Un esercizio di stile di Wes Anderson, dai tratti peculiari di quella che è una sua poetica filmica. Strano da essere straniante. Impossibile legarsi ad alcuno dei protagonisti. Le eccentriche psicologie sono dipinte in stile rococò. Meno intrigante e ironico de Le avventure acquatiche di Steve Zissou, fa un po’ le prove d’intaglio per il diamante Grand Budapest Hotel. Questo viaggio in treno tende a divenire noioso e a farci pensare a quando sopraggiungeremo alla meta.
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Le avventure acquatiche di Steve Zissou
Un viaggio subacqueo alla ricerca dello squalo-giaguaro, in compagnia di bizzarri amici e delle canzoni di David Bowie in portoghese.
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Grand Budapest Hotel
C’è molto di bello: dalla sceneggiatura al montaggio, dai costumi di Milena Canonero ai dialoghi. Tanto che bisognerebbe chiedersi cosa, in questo film, non lo è. L’abilità nel narrare, unita al surreale umorismo di Wes Anderson, creano un mondo fantasioso, che risponde a un requisito da ammirare spassionatamente: originalità. Lo stile del regista è inconfondibile: i colori, le inquadrature, le simmetrie, i movimenti di macchina. Il fantastico è improbabile, ma verosimile, e si vela di malinconia come ciò che appartiene al reale. Estetico, scenografico, preciso, logorroico, ironico, sarcastico, grottesco. Benvenuti al Grand Budapest Hotel.