Il caricatore
I film in cui si spara.
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Sahara
Avete presente quei film di pura avventura, dove tra inseguimenti e colpi di pistola c’è il tempo per una battuta ironica, dove tra un mistero da scoprire e le trame di un cattivo, c’è lo spazio per un flirt? Se la risposta è sì e siete in astinenza da Indiana Jones, Sahara potrebbe essere il film che fa per voi. Seppure non abbia lo spessore di Indy o l’emozione e il pathos della corda nel deserto di Hidalgo, Sahara trae da un romanzo di Cussler una storia d’avventura tra la sabbia africana, alla ricerca di una nave perduta con la minaccia di una misteriosa epidemia. La sceneggiatura non è perfetta…
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The mexican – Amore senza la sicura
Una pistola maledetta da recuperare, due storie parallele tra Las Vegas e il Messico e un turbinio di personaggi scapestrati. The Mexican – Amore senza la sicura di Gore Verbinski, coniuga l’avventura a un’umorismo fine, ironico, che ha il suo maggior pregio nella costruzione di personaggi istrionici e divertenti, protagonisti di vicissitudini che rivisitano in maniera goliardica il mito del West, le tradizionali storie d’amore, ma anche i rapimenti nei film d’azione. Al tempo stesso l’avventura non ne risente, così come l’appeal e la credibilità del mondo in cui veniamo trascinati. Uno stile che non ha coinvolto il pubblico all’uscita del film, decretandolo (purtroppo) un flop, ma che ha posto…
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Uomini di parola
Un uomo esce di galera dopo 28 anni e ad aspettarlo c’è il suo migliore amico, di vita e di malefatte, che però ha ricevuto l’ordine di farlo fuori. Uomini di parola dimostra purtroppo che non bastano Al Pacino e Cristopher Walken per fare un buon film. In realtà il soggetto è interessante: due gangster al tramonto che durante la senilità si ritrovano, riscoprendo i vecchi piaceri, ma anche la vecchia giustizia. Il problema è però lo sviluppo. Innanzitutto il ritmo, che definirlo blando sarebbe un eufemismo, inficia una buona metà di esso, senza suscitare nemmeno alcuna suspense o malinconia o ancora una mitologia del gangster. La trama procede inoltre…
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Air force one
Air force one, ovvero la perversione per il presidente degli Stati Uniti, che qui è supereroe, marine, pilota, stratega. E gli altri? Si immolano tutti per lui in uno sfrenato e libidinoso senso patriottico. Al di là di questo, il film è buono. Sì, davvero. Gary Oldman è un super cattivo che rivisita l’interpretazione in Leon, mentre Harrison Ford è Mr. Casa Bianca, vittima di rapimento, ma al tempo stesso protagonista di una serie di situazioni sempre più ardue (e assurde) in cui se la deve cavare da solo, nel mito di Rambo. La bontà del film sta proprio in questo meccanismo a ostacoli, che intrattiene lo spettatore interessato ai film…
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Jack Reacher – Punto di non ritorno
Jack Reacher – Punto di non ritorno con Tom Cruise, è praticamente Mission Impossible ma senza alcuna mission impossible. Jack scopre di avere una figlia e che stanno cercando di incastrare lui e una collega, con cui aveva un appuntamento. Da qui è un susseguirsi di azioni che assomiglia piuttosto all’incedere di un lombrico per la monotonia e il senso costante di un vagare non si sa bene dove e perché. Dopo di che il protagonista fa delle cose, tra cui dare alcuni cazzotti e altre che più o meno ricalcano i canoni del genere degli ultimi anni, tanto che non riesco già più a ricordarle nel dettaglio. Beh Jason…
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Sicario
Sicario ci conduce nella lotta al narcotraffico al confine tra USA e Messico e ci inquieta con una praticità e pragmaticità nel pensare che non si preoccupa di sporcarsi di violenza e sangue, lontana dagli imperativi morali, etici e legislativi che si riflettono nei grandi occhi azzurri di Kate, interpretata da Emily Blunt. Lei è come un bambino che scorge per la prima volta la realtà del mondo, improvvisamente conscia che, nella sua vita, fin’ora ha solo “raschiato la superficie”. Lungo tutto il film c’è un nemico invisibile, che però lascia evidenti, penzolanti e putridi effetti del suo male, e una controparte che seguiamo, il cui atto di violenza è…
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Box 314: la rapina di Valencia
Una banda di rapinatori entra in banca per mettere a segno un colpo, ma scoprono che una cassetta custodisce qualcosa di più prezioso del denaro. Box 314 è un buonissimo thriller spagnolo che ci rinchiude all’interno di una banca e ci costringe ad affiancarci ai rapinatori e fare il tifo proprio per una loro fuga. L’intreccio, che coinvolge anche segreti politici, oltre a doppi-giochi, scaramucce tra rapinatori e qualche convenzionale scena vista e rivista nei film di rapine e ostaggi, ha il merito di far coincidere il tutto e chiudere la narrazione senza lasciare in sospeso dei perché. Il conflitto nel film, che ci tiene in apprensione, sono i tentativi…
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Il duello – By way of Helena
Un ranger si presenta insieme alla moglie in un paesino sperduto del west, dove un uomo, artefice della morte del padre, tiene in scacco l’intera cittadina. Laggiù i conti si regolano by way of Helena, ovvero braccia sinistre legate insieme e coltelli corti. Il predicatore interpretato da Woody Harrelson ricorda in alcuni frangenti quello interpretato da Paul Dano ne Il petroliere ed è il fulcro dell’intero film. La riuscita di esso sta proprio nella costruzione di un personaggio borderline, ambiguo, violento e al tempo stesso magnetico, reso vivo in carne, pistole e deliri da un attore del calibro di Harrelson. Il ritmo è volutamente lento, ma offre appositamente il fianco…
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A-team
Quando non sapete più a chi affidarvi, chiamate l’A-Team, commando speciale dell’esercito americano. Joe Carnahan rivitalizza e ricontestualizza la celebre serie televisiva degli anni 80, creando un roboante film action. Rock, pallottole sfrigolanti, cazzotti, doppi giochi e una dose d’ironia gettata sulla pellicola con il secchiello pervadono un film dal ritmo indiavolato, che procede per somme di piani scapestrati, ingegnosi, mortali e assolutamente incredibili. Un sapiente montaggio alterna l’azione alla pianificazione, il tutto unito spesso proprio dalle voci dei protagonisti stessi. Sono loro, i quattro super soldati, a dare una marcia in più, assolutamente fuori dalle righe e da ogni sensatezza. Dal seduttore innamorato al militare che fa voto di…
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American Ultra
6 anni dopo Adventureland, Jesse Eisenberg e Kristen Stewart sono di nuovo insieme in un film. A riunirli è American Ultra, diretto da Nima Nourizadeh e scritto da Max Landis, figlio del grande John. Il film è un ibrido tra un film d’azione e una commedia, ma sfacciatamente violento e sanguinoso. Insomma è un po’ come se Rambo fosse stato un teenager un po’ troppo fatto. Mike infatti è un ragazzo insicuro che si scopre essere un super agente del governo. Il tema è quello della rivincita degli esclusi, degli sfigati a dirla con il termine con cui i più giovani, a cui è chiaramente rivolto il film, definirebbero il protagonista.…
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The war – Il pianeta delle scimmie
Con The war - Il pianeta delle scimmie, Matt Reeves chiude la nuova trilogia e riesce a mantenere assolutamente alto il livello qualitativo del franchise.
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Lo straniero della valle oscura
Avvincente. Ecco è quello che non è Lo straniero della valle oscura. Sam Riley è il volto di un misterioso e solitario cowboy...