Tendere i nervi

I film thriller e non solo, per tenervi sulle spine e farvi rizzare i peli delle braccia.

  • No escape
    2015,  Tendere i nervi

    No escape

    Il titolo racchiude esaustivamente il film. No escape gioca nel costruire situazioni senza via d’uscita, veri e propri gironi infernali terribilmente attuali, possibili. L’uomo comune, chiunque di noi, un Owen Wilson perfetto e perfettamente scelto, si trova nella bolgia di un colpo di stato. La tensione è alta costantemente, il film è claustrofobico, senza tregua, anche grazie alla regia di John Erick Dowdle. Non servirebbero spiegazioni, ma (purtroppo) in alcuni frame Pierce Brosnan prova confusamente a darcele. Al di là di questo, qual è il difetto di questo film se non che questi temi potremmo non aver voglia di subirli (anche) al cinema?

  • 10 Cloverfield Lane
    2016,  Spaventarsi,  Tendere i nervi

    10 Cloverfield Lane

    10 Cloverfield Lane ha un parente cinematografico, che il suo nome cita, ma non è così stretto… ignoriamolo e giudichiamolo singolarmente. Una donna fa un incidente e si ritrova al risveglio nel seminterrato di un uomo, che le dice che fuori la popolazione è stata sterminata da un’epidemia. Si gioca lungo tutto l’arco narrativo sul dubbio: indizi, parole dei protagonisti e dettagli ci portano a credere e non credere. Ciò è merito anche delle ottime interpretazioni, in particolare quella di un John Goodman inquietante e misterioso, una maschera enigmatica. È un film di scatti, dove frangenti poco ritmati e inducenti quasi alla noia, precedono immediatamente scarti narrativi e picchi di…

  • 7 psicopatici
    2012,  Il caricatore,  Tendere i nervi

    7 psicopatici

    Sgradevole e al tempo stesso non si riesce a smettere di guardarlo, come quelle patatine che non ci piacciono ma continuiamo a mangiarle lo stesso. 7 psicopatici è una black comedy piuttosto macabra, in realtà poco comedy. Il lato umoristico ha infatti un taglio più che altro grottesco. La sceneggiatura è intrigante e originale, la trama gioca su una mise en abyme, ovvero ci mostra uno specchio nello specchio. Uno sceneggiatore deve infatti scrivere una storia su 7 psicopatici e chi gli sta intorno farà sì che, come ogni buon scrittore insegna, la sua ispirazione sia la realtà. La sceneggiatura che scrive è dunque ciò che vive, ma potrebbe anche…

  • il delitto perfetto
    1954,  Investigare,  Tendere i nervi

    Il delitto perfetto

    Il delitto perfetto è possibile? Ce lo siamo chiesti tutti, noi appassionati di gialli, almeno una volta. L’ha fatto anche Tony Wendice in questo film di Hitchcock, che porta con sé la sua risposta. Nella realtà non va mai tutto come previsto, come accade nei romanzi, ma ci sono sempre piccoli imprevisti e Hitchcock gioca proprio su questi: ostacoli e inceppi al piano del protagonista a cui deve rimediare con l’ingegno. Quando non c’era il computer per fare i film non restava che pensare, e così, ecco un film scritto quasi interamente di dialoghi, il cui elaboratissimo intreccio si svolge praticamente tutto dentro in casa. Nonostante ciò, Il delitto perfetto fu anche un…

  • american psycho
    2001,  Spaventarsi,  Tendere i nervi

    American psycho

    Patrick Bateman è un american psycho che rimanda, ma non ricorda, al Norman Bates di Psycho, il quale seppure ami intrattenersi con la musica Whitney Houston o Phil Collins è il 21st century schizoid man di King Crimson. A interpretarlo è il bravissimo Christian Bale. Tratto dal romanzo di Bret Easton Ellis il film è di quelli atipici, da giudicare senza fretta ed eccessi. Alcune scene creano tensione, annunciandoci le intenzioni del protagonista, e il film riesce a essere senza dubbio disturbante. Traspare chiaramente il tema del doppio: la maschera di bellezza, i tanti vice presidenti così simili, le due donne, la doppia vita. La doppia percezione, realtà e immaginazione. La trama…

  • drive
    2011,  Tendere i nervi

    Drive

    Di giorno un uomo senza nome guida le auto nei film, come stuntman, mentre la notte è un glaciale e veloce pilota assoldato per delle rapine. Drive è un...

  • intrigo internazionale
    1959,  Almeno una volta nella vita,  Avventurarsi,  Cinefili,  Tendere i nervi

    Intrigo internazionale

    Un casuale ma ragionatissimo intrigo internazionale, dove lo spettatore si dibatte nei panni dell’eroe di malavoglia, incastrato dalla situazione. Un protagonista, Cary Grant, che potrebbe essere chiunque di noi, ma che la sorte rende la sua sorte puro cinema e ci coinvolge appieno mano a mano che la vicenda lo imbriglia, determinando allo stesso tempo un suo sviluppo, un suo cambiamento nel corso della storia, nel tentativo d’ingegnarsi anziché fuggire. Un grande classico del cinema per la sfilza di scene da ricordare, i dialoghi a climax coinvolgenti. La sceneggiatura sublime. Il finale super. Grazie signor Alfred Hitchcock per questo film memorabile.

  • Psyco
    1960,  Almeno una volta nella vita,  Cinefili,  Sorprendersi,  Spaventarsi,  Tendere i nervi

    Psyco

    Arduo commentare Psyco senza svelarne gli sviluppi della trama. Per questo motivo, invito a NON leggere chi ancora non ha avuto il piacere di vederlo e a fidarsi ciecamente di questo spasmodico consiglio: guardatelo. In questo film, Hitchcock rompe ogni regola drammaturgica, riuscendo ciononostante a creare un grande film. La protagonista muore inaspettatamente a metà film. Ci immedesimiamo allora in Norman Bates, nel cambio di protagonista, e Hitchcock riesce a farci vivere con tensione addirittura 15 minuti senza tagli di un uomo che pulisce il bagno, supportato dalla straordinaria musica. Poi però il protagonista cambia ancora e lo spettatore, nonostante ciò, immedesimato e trascinato dal trinomio azione-ostacolo-obiettivo, ne resta ugualmente intricato, fino al sorprendente finale. Peccato…

  • La finestra sul cortile
    1954,  Almeno una volta nella vita,  Cinefili,  Investigare,  Tendere i nervi

    La finestra sul cortile

    La finestra sul cortile è lo schermo cinematografico, metafora sublime del cinema stesso. Come il protagonista, anche noi spettatori filmici non possiamo muoverci, percependo la frustrazione dell’immobilità. Al tempo stesso l’azione e la narrazione progrediscono ugualmente, e alla grande, grazie allo sguardo. Hitchcock crea cinema con (apparentemente) pochissimo, pervade il film di scene emozionanti e ricche di suspense, come la scena finale e l’iniziativa di una coraggiosa e innamorata Grace Kelly, regalandoci un film dai molteplici strati interpretativi e al tempo stesso un grande intrattenimento, che non ci fa mancare nemmeno una venatura romantica. Un classico intramontabile e indimenticabile, come il cinema stesso.

  • gli uccelli
    1963,  Spaventarsi,  Tendere i nervi

    Gli uccelli

    Con Gli uccelli, Hitchock realizza un film artigianale, di maestria registica, ricco di tecnicismi, effetti speciali, stratagemmi ed espedienti, dagli uccelli veri a quelli finti, dagli spaventi veri a quelli veri. Subendo al giorno d’oggi un’overdose di effetti computerizzati e di raccapricci, Gli uccelli non suscita in noi lo stesso terrore di cui poteva farsi artefice nel 1963. Resta comunque un film in grado di dare una beccata dolorosa e indimenticabile alla storia del cinema, per tecnica e originalità. È un antenato dei film catastrofici, così di moda recentemente, proprio di alcuni futuri temi ricorrenti, come il matto predicatore e la radio che annuncia al protagonista una crisi capillare, fino al finale…

  • delitto per delitto
    1951,  Tendere i nervi

    Delitto per delitto – L’altro uomo

    L’altro uomo, ri-editato successivamente con l’aggiunta della dicitura Delitto per delitto, per i più non susciterà forse il riverbero dei titoli più blasonati di Alfred Hitchcock, ma è comunque un avvincente opera noir/thriller del regista, ricca dei suoi tratti distintivi. È il caso, perverso e implacabile, contrassegnato dalla metafora del treno, luogo di incontri fugaci, e dei binari, a dare il via ad una storia dove, come già è accaduto, è il doppio e la doppiezza a permeare il film. Due vite che smettono di correre parallele e si incrociano, un uomo innocente e uno instabile, di cui seguiamo le tensioni. Memorabile la sequenza che conduce all’epilogo, dove il tempo…

  • La donna che visse due volte
    1958,  Almeno una volta nella vita,  Cinefili,  Innamorarsi,  Tendere i nervi

    La donna che visse due volte

    La donna che visse due volte è un film dalle due vite, tanto da sembrare due film, dove il tema del doppio e della maschera ricorrono soventemente e intrinsecamente. Ma per Hitckcock è Vertigo, la vertigine, quella caratteristica del suo protagonista, così fortemente radicata nello sviluppo drammaturgico del film e i capogiri narrativi che trascinano anche lo spettatore nella spirale della storia. Una straordinaria storia. Una regia virtuosa, sperimentale nei capogiri di James Stewart e potente visivamente in altre scene, quale quella ai piedi del Golden Gate Bridge. Ma anche una costruzione oculata. Hitchcock infatti contravviene palesemente alle regole classiche della scrittura audiovisiva, situando il suo colpo di scena a metà film, che, come detto,…