• lei è troppo per me recensione film
    2010,  Innamorarsi,  Ridere

    Lei è troppo per me

    Lei è troppo per me, io sono un 5, al massimo 6, mentre lei è un 10 pieno. Bellissima, intelligente, perché mai dovrebbe interessarsi a me? È questa la semplice premessa della commedia di Jim Field Smith, che guarda con simpatia alla ragazza inarrivabile, costruendo la sua storia su insicurezze e complessi, soprattutto maschili. Una diversa prospettiva sul rapporto amoroso rispetto alle commedie sentimentali consuete, sviluppata i maniera divertente e non banale. La famiglia e gli amici di lei, ma anche l’ex ragazzo e la migliore amica di lei, sono il là per numerosi spunti comici, situazioni divertenti e imbarazzanti che accompagnano la visione dall’inizio alla fine.

  • The Rocky horror picture show - Let's do the time warp again
    2016,  Ballare,  Cantare

    The Rocky horror picture show – Let’s do the time warp again

    The Rocky horror picture show – Let’s do the time warp again è il remake del celeberrimo film del 1975, uscito in tv e diretto da Kenny Ortega, altrimenti detto “quello di High school musical“. Non staremo qui ad ammorbarvi in paragoni inutili con originale, ma vi diremo in cosa pecca questa trasposizione e in cosa invece riesce. Il nuovo Rocky horror è un po’ troppo patinato, pulito, non riesce mai a essere osceno, turpe, provocatorio. Che ciò derivi da costumi e trucco, interpretazioni, una scenografia spesso bidimensionale o scelte registiche e fotografiche è difficile dirlo. Senz’altro non ha lo stesso charme e (naturalmente) lo stesso impatto culturale del precedente.…

  • the neon demon recensione film
    2016,  Riflettere,  Spaventarsi,  Tendere i nervi

    The neon demon

    Inquietante, disturbante, nauseante e macabro. The neon demon di Nicolas Winding Refn, posa le sue luci al neon sul mondo della moda e l’arrivo a Los Angels di una ragazzina di 16 anni, convinta che la sua bellezza soddisferà le sue ambizioni. Una fotografia superba e inquadrature armoniose, quasi poetiche, si legano al gusto per il simbolismo e l’iconografia del regista. Geometria, bellezza tecnica e perfezione estetica del film, rappresentate anche dai tratti spigolosi delle modelle rifatte dalla chirurgia plastica, si contrappongono fortemente ai suoni sintetici della colonna sonora e alla vicenda narrata, che s’immerge nel marcio e nel sudiciume, spargendo sangue e trucco. L’ossessione per l’apparenza, l’aspetto, la bellezza,…

  • Kelly Rohrbach baywatch 2017 film recensione
    2017,  Investigare,  Ridere,  Scaldarsi

    Baywatch

    Voi cosa vi aspettavate scegliendo di guardare Baywatch? Io di certo non un sofisticato omaggio alla serie TV, ma una sfilza di tette, culi, muscoli, slow motion e qualche scena action tra l’improbabile e l’esibizionistico. E Seth Gordon è proprio questo che offre ai suoi spettatori. Un film fondamentalmente brutto, che riprende temi e personaggi adattandoli al pubblico di oggi, in particolar modo a quello giovanile. Un’indagine investigativa, sommaria ed elementare, è ciò che lega la trama, a cui viene aggiunto un umorismo becero, direttamente dal repertorio di gag con vomito, peni e alcool. Mi sono piaciuti: la scelta dei costumi, le docce miste, l’onestà di non ambire a essere…

  • dal tramonto all'alba
    1996,  Il caricatore,  Sorprendersi,  Spaventarsi

    Dal tramonto all’alba

    Scritto da Quentin Tarantino e diretto dall’amico Robert Rodriguez, Dal tramonto all’alba è un polpettone filmico obbriobriosamente fico e splendidamente ripugnante. Due fratelli prendono in ostaggio una famiglia e iniziano una fuga verso il Messico, dove devono incontrarsi con un narcotrafficante al locale Titty Twister. Sangue, violenza, donne, piedi, dialoghi sopra le righe, personaggi taglienti, fino a un’ironia macabra e addirittura bambinesca, a contrapporsi alle immagini. Lo stile dei due autori già emerge e si mischia convulsamente. Ma oltre a questo, l’originalità del film sta anche e soprattutto nel colpo di scena, che avviene a metà dello stesso, spezzandolo fortemente. La prima parte, nello stile del poliziesco e la seconda, con l’unità di…

  • Polytechnique denis villeneuve film recensione
    2009,  Riflettere

    Polytechnique

    Il film racconta la strage del 6 dicembre 1989 avvenuta all’École polytechnique di Montréal, quando un ragazzo armato di fucile entrò nella scuola con l’intenzione di uccidere unicamente le donne. Si tratta del terzo film di Denis Villeneuve, antecedente al periodo Hollywoodiano in cui il regista si è fatto apprezzare dal grande pubblico con Prisoners, Sicario, Arrival e Blade Runner 2049. In Polytechnique risalta indubbiamente una regia ricercata ed elaborata, forse talvolta troppo fine a se stessa. Il ritmo è lento, contemplativo, segue dettagli e particolari, scene e persone frammentate dalle inquadrature. Fotograficamente la scelta è per il bianco e nero, mentre narrativamente lo vorrei definire un monito, è difficile…

  • il diritto di contare - film - recensione
    2016,  Ispirarsi,  Riflettere

    Il diritto di contare

    Il diritto di contare è la storia vera di tre donne afroamericane che diedero un contributo fondamentale alla NASA nella corsa allo spazio, sfidando non solo il cielo, ma anche i pregiudizi razziali e di sesso. Il film di Theodore Melfi ritrae e racconta con efficacia il suo messaggio, esprimendolo con forza attraverso le azioni delle tre protagoniste, in modo mai didascalico, ma trovando anzi spazio anche per momenti d’intrattenimento e ironia. Le vite delle tre donne si dividono sullo schermo tra vita privata, lavoro e episodi di razzismo che delineano lo sfondo sociale e politico della vicenda. Il tutto è coordinato con precisione, sviluppando tante micro storie all’interno della…

  • mystic river film recensione
    2003,  Investigare,  Sorprendersi,  Tendere i nervi

    Mystic River

    Un tragico evento segna indelebilmente tre ragazzini. La vita li separa, ma le loro strade si incrociano nuovamente in modi completamente inaspettati, complice la morte di una ragazza. Mystic River di Clint Eastwood è una storia di coincidenze e di incastri, di sospetti e segreti. Un thriller che si interroga se una scelta può influenzare ineluttabilmente una vita intera e non solo, ma anche le vite che si incrociano e intersecano a quest’ultima. Il finale del film, trascinato da un montaggio alternato di grande tensione narrativa, è palpitante. Tratto da La morte non dimentica di Dennis Lehane, il film ha dato l’Oscar a Sean Penn e Tim Robbins, oltre a ottenere molte nomination…

  • colpo d'amore recensione film
    2013,  Innamorarsi,  Meglio mai che tardi,  Ridere

    Colpo d’amore

    Una coppia ormai separata si ritrova sul lastrico e per dare un futuro ai propri figli decide di rubare un diamante del valore di 10 milioni di dollari. Colpo d’amore (Love punch) vorrebbe unire commedia e azione, quella tipica dei caper movie, dando il ruolo dei rapinatori a due coppie di persone comuni. Il problema è che il buffo pretesto, che dà origine alla storia, non è quasi mai buffo e i connotati dell’organizzazione del furto e dello svolgimento sono grossolani e abbozzati. In poche parole rubare un diamante è facile come sgraffignare 5 euro a vostra madre. Poco da aggiungere sulla soggiaciuta love story, considerando che titolo e primi…

  • lo spaccone - the hustler - film - recensione
    1961,  Ispirarsi,  Riflettere,  Sorprendersi

    Lo spaccone

    Paul Newman è “Eddy lo svelto”, lo spaccone del biliardo. Presuntuoso e talentuoso, gira le sale con il suo socio spillando soldi agli avversari, fino all’incontro con “Minnesota fats”, considerato imbattibile. The hustler, questo il titolo in inglese, non è solo un film di sport, avvincente sul verde del tavolo, ma molto di più. Dramma e melodramma, ma anche una storia sulla dipendenza, dall’alcol e dal gioco, ma pure, nel senso più profondo del film, dal successo nella vita e il raggiungimento delle proprie aspirazioni più grandi, che divengono ossessioni. Proprio su questo piano il finale sembra offrirci una risposta: raggiungere ciò a cui miriamo non placa l’animo. E cosa…

  • Gattaca - La porta dell'universo - recensione- film
    1997,  Alienarsi,  Fantasticare,  Sorprendersi

    Gattaca – La porta dell’universo

    Nel futuro dell’umanità la differenza di classe sarà data tra le persone nate per parto naturale e quelle con un corredo genetico perfetto, creato in vitro in laboratorio, i cui difetti e rischi di salute vengono ridotti al minimo. Gattaca – La porta dell’universo è un film di fantascienza sociologico e antropologico, che vale la pena di essere visto. Insomma, niente strani alieni o tecnologie al limite dell’inverosimile, ma un futuro più che plausibile e un protagonista considerato diverso e inferiore, che nonostante ciò lotta per essere fautore del proprio destino, cercando di diventare un astronauta anche se ritenuto non idoneo su basi genetiche. Le ambizioni Vincent sono ostacolate da…