Scadenza
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I delitti del BarLume – Un due tre stella!
Dopo Aria di mare e La loggia del cinghiale, I delitti del Barlume avevano bisogno di qualche novità. E così eccovi accontentati in Un due tre stella!, dove il nuovo, tuttavia, non è rappresentato dal giallo che ci viene raccontato. A portare risate e freschezza sono infatti Corrado Guzzanti, spassoso assicuratore dal marcato accento veneto e Salvatore Fresi, figlio della vittima di questo primo episodio della quinta stagione. Il caso di omicidio e l’investigazione occupano invece la minima parte del film, relegati quasi a scenario, ed è soprattutto la scomparsa del Viviani da Pineta a mantenere alta la curiosità, mentre l’ossessione di Gino per gli alieni strappa più di qualche…
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Robin Hood – Principe dei ladri
Kevin Costner è Robin Hood – Principe dei ladri, anche se in questa trasposizione filmica Robin ruba poco ed è più impegnato a organizzare un’offensiva contro lo sceriffo di Nottingham. Poco importa, perché il film di Kevin Reynolds coniuga avventura, azione, romanticismo e ironia con grande freschezza, intrattenendo per tutti i suoi 155 minuti. Robin Hood è rappresentato con efficacia, sregolato e affascinante, impetuoso e dalla battuta facile. Il dialogo pungente sfila di pari passo alle frecce scoccate, mentre l’umorismo non inficia la credibilità della storia. Anche lo sceriffo, a tratti ridicolizzato, preserva la sua crudeltà. I comprimari, da Azeem il moro a Fra Tuck, sono l’occasione per una risata. La…
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La forma dell’acqua – The shape of water
La forma dell’acqua – The shape of water di Guillermo Del Toro è un film gotico, che stringe i suoi tentacoli sulla fiaba de La bella e la bestia, amalgamando però romanticismo e fantasy ad atmosfere inquietanti ed episodi macabri. È la Guerra Fredda e in un laboratorio americano viene imprigionata una strana creatura marina, su cui vengono espletate violenze ed esperimenti. Sarà una donna delle pulizie, affetta da mutismo, a trovare il modo di comunicare con lui. La forma dell’acqua è un film tenebroso e colto, dai continui rimandi poetici, epici e biblici, con venature d’umorismo pirandelliano. È infatti l’anziano coinquilino della protagonista, omosessuale emarginato e artista incompreso, a…
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Tre manifesti a Ebbing Missouri
“La rabbia genera altra rabbia”. Frase estemporanea ma epifanica, proferita da una giovane con le labbra ancora sporche di latte, come si suol dire. Eppure è l’essenza del film. Un film, Tre manifesti a Ebbing Missouri, dalla matrice potente, pulsante, vivida. Personaggi arrabbiati, frustrati, delusi e depressi intrecciano le loro vite a Ebbing, i cui impulsi vengono esplosi dai tre manifesti di Mildred, affissi per denunciare l’omicidio della figlia, ancora senza colpevole. Assimilabile allo stile dei fratelli Coen per la scelta degli attori e alcune scene d’umorismo nero, il film è in realtà molto tragico e intimista. Gli spunti umoristici giocano infatti più che altro sul contrasto tra elementi fortemente…
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Come ti spaccio la famiglia
Ricordate Vita da camper del 2006? Robin Williams portava la famiglia in viaggio in camper con il secondo fine degli affari lavorativi. Ecco, Come ti spaccio la famiglia è uguale, solo che quella di David non è la sua vera famiglia, ma una spogliarellista, una senza tetto e un ragazzo un po’ sfigato, mentre il loro camper è il mezzo con cui devono trasportare un quintale di marijuana. Insomma, l’unione fa la forza e anche lo spaccio contrabbando di droga può creare una famiglia, avvicinando le persone nella difficoltà. I rapporti interpersonali, amorosi e non, così come il tema della famiglia si uniscono dunque allo stile del road movie con declinazione…
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Gone baby gone
Gone baby gone è il primo film di Ben Affleck, che dà il ruolo da protagonista al fratello Casey, traendo la sceneggiatura dal romanzo di Dennis Lehane, autore anche di Mystic river e Shutter Island.
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Lei è troppo per me
Lei è troppo per me, io sono un 5, al massimo 6, mentre lei è un 10 pieno. Bellissima, intelligente, perché mai dovrebbe interessarsi a me? È questa la semplice premessa della commedia di Jim Field Smith, che guarda con simpatia alla ragazza inarrivabile, costruendo la sua storia su insicurezze e complessi, soprattutto maschili. Una diversa prospettiva sul rapporto amoroso rispetto alle commedie sentimentali consuete, sviluppata i maniera divertente e non banale. La famiglia e gli amici di lei, ma anche l’ex ragazzo e la migliore amica di lei, sono il là per numerosi spunti comici, situazioni divertenti e imbarazzanti che accompagnano la visione dall’inizio alla fine.
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The Rocky horror picture show – Let’s do the time warp again
The Rocky horror picture show – Let’s do the time warp again è il remake del celeberrimo film del 1975, uscito in tv e diretto da Kenny Ortega, altrimenti detto “quello di High school musical“. Non staremo qui ad ammorbarvi in paragoni inutili con originale, ma vi diremo in cosa pecca questa trasposizione e in cosa invece riesce. Il nuovo Rocky horror è un po’ troppo patinato, pulito, non riesce mai a essere osceno, turpe, provocatorio. Che ciò derivi da costumi e trucco, interpretazioni, una scenografia spesso bidimensionale o scelte registiche e fotografiche è difficile dirlo. Senz’altro non ha lo stesso charme e (naturalmente) lo stesso impatto culturale del precedente.…
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The neon demon
Inquietante, disturbante, nauseante e macabro. The neon demon di Nicolas Winding Refn, posa le sue luci al neon sul mondo della moda e l’arrivo a Los Angels di una ragazzina di 16 anni, convinta che la sua bellezza soddisferà le sue ambizioni. Una fotografia superba e inquadrature armoniose, quasi poetiche, si legano al gusto per il simbolismo e l’iconografia del regista. Geometria, bellezza tecnica e perfezione estetica del film, rappresentate anche dai tratti spigolosi delle modelle rifatte dalla chirurgia plastica, si contrappongono fortemente ai suoni sintetici della colonna sonora e alla vicenda narrata, che s’immerge nel marcio e nel sudiciume, spargendo sangue e trucco. L’ossessione per l’apparenza, l’aspetto, la bellezza,…
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Baywatch
Voi cosa vi aspettavate scegliendo di guardare Baywatch? Io di certo non un sofisticato omaggio alla serie TV, ma una sfilza di tette, culi, muscoli, slow motion e qualche scena action tra l’improbabile e l’esibizionistico. E Seth Gordon è proprio questo che offre ai suoi spettatori. Un film fondamentalmente brutto, che riprende temi e personaggi adattandoli al pubblico di oggi, in particolar modo a quello giovanile. Un’indagine investigativa, sommaria ed elementare, è ciò che lega la trama, a cui viene aggiunto un umorismo becero, direttamente dal repertorio di gag con vomito, peni e alcool. Mi sono piaciuti: la scelta dei costumi, le docce miste, l’onestà di non ambire a essere…
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Dal tramonto all’alba
Scritto da Quentin Tarantino e diretto dall’amico Robert Rodriguez, Dal tramonto all’alba è un polpettone filmico obbriobriosamente fico e splendidamente ripugnante. Due fratelli prendono in ostaggio una famiglia e iniziano una fuga verso il Messico, dove devono incontrarsi con un narcotrafficante al locale Titty Twister. Sangue, violenza, donne, piedi, dialoghi sopra le righe, personaggi taglienti, fino a un’ironia macabra e addirittura bambinesca, a contrapporsi alle immagini. Lo stile dei due autori già emerge e si mischia convulsamente. Ma oltre a questo, l’originalità del film sta anche e soprattutto nel colpo di scena, che avviene a metà dello stesso, spezzandolo fortemente. La prima parte, nello stile del poliziesco e la seconda, con l’unità di…
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Polytechnique
Il film racconta la strage del 6 dicembre 1989 avvenuta all’École polytechnique di Montréal, quando un ragazzo armato di fucile entrò nella scuola con l’intenzione di uccidere unicamente le donne. Si tratta del terzo film di Denis Villeneuve, antecedente al periodo Hollywoodiano in cui il regista si è fatto apprezzare dal grande pubblico con Prisoners, Sicario, Arrival e Blade Runner 2049. In Polytechnique risalta indubbiamente una regia ricercata ed elaborata, forse talvolta troppo fine a se stessa. Il ritmo è lento, contemplativo, segue dettagli e particolari, scene e persone frammentate dalle inquadrature. Fotograficamente la scelta è per il bianco e nero, mentre narrativamente lo vorrei definire un monito, è difficile…