Scadenza
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Erin Brockovich – Forte come la verità
La semplice segretaria di uno studio legale indaga sulla contaminazione delle falde acquifere di una città. Quella di Erin Brockovich è una storia vera e terribile, che il film di Steven Soderbergh rende anche appassionante ed emozionante, arricchita dalla splendida caratterizzazione della donna. Erin, interpretata da Julia Roberts, è una donna comune, senza studi ma intelligente, che deve lavorare per mantenere da sola i suoi bambini. Sfacciata, volgare e al tempo stesso generosa ed estremamente determinata: è impossibile non palpitare per la donna che lotta con le sue sole capacità contro l’ingiustizia, le istituzioni, i pregiudizi. Erin Brockovic regala quei momenti da cinema di pura esaltazione, in cui viene voglia…
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Sahara
Avete presente quei film di pura avventura, dove tra inseguimenti e colpi di pistola c’è il tempo per una battuta ironica, dove tra un mistero da scoprire e le trame di un cattivo, c’è lo spazio per un flirt? Se la risposta è sì e siete in astinenza da Indiana Jones, Sahara potrebbe essere il film che fa per voi. Seppure non abbia lo spessore di Indy o l’emozione e il pathos della corda nel deserto di Hidalgo, Sahara trae da un romanzo di Cussler una storia d’avventura tra la sabbia africana, alla ricerca di una nave perduta con la minaccia di una misteriosa epidemia. La sceneggiatura non è perfetta…
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Trolls
Troll chi legge! Scherziamo, dai. L’euforia dei trolls ci ha pervasi. Il nuovo lavoro Dreamworks riprende le bamboline giocattolo e sforna un film d’animazione che non è solo una buona operazione di marketing. Ciò che balza all’occhio e all’orecchio di primo acchito sono senza dubbio i colori sgargianti e la presenza capillare di canzoni cantate dai personaggi stessi. La storia si ispira ai Puffi e punzecchia Cenerentola, portando con sé un messaggio semplice ed efficace: la felicità è dentro di noi e a noi sta trovarla. Una morale che si riflette in una sceneggiatura che non rischia, chiaramente rivolta ai più piccoli, i quali possono essere lasciati davanti allo schermo…
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Mezzogiorno e mezzo di fuoco
Mezzogiorno e mezzo di fuoco è il terzo film di Mel Brooks, di poco precedente al suo gioiellino: Frankenstein junior. Si tratta di un film western comico, che racconta le vicende di un paesino che sorge proprio dove dovrebbe passare la ferrovia. Vi sembra nulla di nuovo? Brooks infatti riprende il mito del west, così come molti film di successo, per parodiarli, sia nei personaggi che nelle situazioni: dallo sceriffo di colore che deve prima piacere ai compaesani e poi sconfiggere i cattivi, fino ai duelli a colpi di pistola, talmente rapidi che le pistole neanche si vedono. L’ umorismo becero, talvolta volgare, sessuale e spesso sfociante nel non sense…
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Love actually – L’amore davvero
Richard Curtis dopo le sceneggiature di successo di Notting Hill, Quattro matrimoni e un funerale e Il diario di Bridget Jones, si mette anche dietro la cinepresa e dirige, oltre a scrivere, Love actually. È una commedia romantica corale, dove le varie storie e personaggi ben si amalgamano, avvicinandosi via via al Natale. La componente romantica è decisamente la più pronunciata, tanto che ogni vicenda sembra una piccola ode all’amore, seppure il film offre alcuni sketch spiritosi e simpatici. Tra tutti è il cantante attempato Bill Nighy a divertire di più, anche se pure il pizzico d’ironia sul fascino british lascia più di qualche sorriso e poteva forse avere più…
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Doctor Strange
Doctor Strange è un film di supereroi Marvel e lo è perché ne rispecchia gli archetipi: la lotta al male, la doppia identità, la scoperta di una missione più alta, l’addestramento e via dicendo. Ma al tempo stesso il dottore riesce a differenziarsi rispetto ai suoi antecedenti. Innanzitutto la magia e il misticismo, che si distaccano dall’uso della forza che ha contraddistinto gli Avengers e inquadrano combattimenti più articolati e fantasiosi, dove anche la computer grafica può essere utilizzata con intelligenza e funzionalità. Effetti speciali che non si limitano a esplosioni e combattimenti pirotecnici, ma che inventano dimensioni alternative e manipolazioni della realtà che ricordano Inception. In tutto questo resta…
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Cattivissimo me 3
Dopo Cattivissimo me, Cattivissimo me 2 e Minions, Cattivissimo me 3 odorava già di ripetitivo e di già visto ancor prima della visione. Pierre Coffin e Kyle Balda invece sono riusciti a mantenersi sul livello del secondo film, intrattenendo e divertendo con scioltezza, con un buon ritmo fino alla fine. Chiaro che il film non può avere dalla sua l’originalità, infatti l’espediente è lo stesso del suo precedente, un nuovo personaggio. La freschezza portata da Lucy nel numero due, qui è affidata al fratello di Gru, Dru, il cui contributo al film è fondamentale. Per il resto c’è il solito super cattivo con le sue super armi, ancora più musica e…
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The mexican – Amore senza la sicura
Una pistola maledetta da recuperare, due storie parallele tra Las Vegas e il Messico e un turbinio di personaggi scapestrati. The Mexican – Amore senza la sicura di Gore Verbinski, coniuga l’avventura a un’umorismo fine, ironico, che ha il suo maggior pregio nella costruzione di personaggi istrionici e divertenti, protagonisti di vicissitudini che rivisitano in maniera goliardica il mito del West, le tradizionali storie d’amore, ma anche i rapimenti nei film d’azione. Al tempo stesso l’avventura non ne risente, così come l’appeal e la credibilità del mondo in cui veniamo trascinati. Uno stile che non ha coinvolto il pubblico all’uscita del film, decretandolo (purtroppo) un flop, ma che ha posto…
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Uomini di parola
Un uomo esce di galera dopo 28 anni e ad aspettarlo c’è il suo migliore amico, di vita e di malefatte, che però ha ricevuto l’ordine di farlo fuori. Uomini di parola dimostra purtroppo che non bastano Al Pacino e Cristopher Walken per fare un buon film. In realtà il soggetto è interessante: due gangster al tramonto che durante la senilità si ritrovano, riscoprendo i vecchi piaceri, ma anche la vecchia giustizia. Il problema è però lo sviluppo. Innanzitutto il ritmo, che definirlo blando sarebbe un eufemismo, inficia una buona metà di esso, senza suscitare nemmeno alcuna suspense o malinconia o ancora una mitologia del gangster. La trama procede inoltre…
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Air force one
Air force one, ovvero la perversione per il presidente degli Stati Uniti, che qui è supereroe, marine, pilota, stratega. E gli altri? Si immolano tutti per lui in uno sfrenato e libidinoso senso patriottico. Al di là di questo, il film è buono. Sì, davvero. Gary Oldman è un super cattivo che rivisita l’interpretazione in Leon, mentre Harrison Ford è Mr. Casa Bianca, vittima di rapimento, ma al tempo stesso protagonista di una serie di situazioni sempre più ardue (e assurde) in cui se la deve cavare da solo, nel mito di Rambo. La bontà del film sta proprio in questo meccanismo a ostacoli, che intrattiene lo spettatore interessato ai film…
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Alla ricerca di Dory
Alla ricerca di Dory è un film stratificato come il blu del suo mare, fortemente soggetto, a mio avviso, alle correnti della personale sensibilità. Inquietante e ansiogeno, sono i primi aggettivi che (mi) fluiscono spontanei duranti la visione, nel vedere una figlia vagare disperatamente per tutto l’arco del film chiedendosi senza sosta dove sono mamma e papà. Una figlia, inoltre, che vive dimenticando continuamente ogni cosa. Terribile. Attorno a lei, fortunatamente, e forse anche per questo, la Pixar crea un mondo buono ed edulcorato dove tutti aiutano Dory e dove ogni amico è simpaticamente “difettato”. Imperfetto e per questo ancor più speciale. Visivamente c’è poco da eccepire, è invece lo…
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The master
The master è un bel film? Sarebbe banale rispondere sì o no. Dipende da cosa cercate guardando questo pezzo di cinema di PT Anderson.