Scadenza

  • hannah e le sue sorelle
    1986,  Cinefili,  Riflettere

    Hannah e le sue sorelle

    Hannah e le sue sorelle è un film tragicomico, come una risata isterica in un momento di crisi, inteso come vuole la sua etimologia greca, ovvero di profonda lucidità. Coraggioso per la scelta di parlare delle più recondite pulsioni dell’animo umano, dei quesiti che ci turbano, e di farlo con umorismo. Una personale riflessione per immagini che non può divertire o intrattenere con un certo ritmo per sua stessa genesi e che, anzi, riporta alla mente quei pensieri che scacciamo in una stanza della mente. La caratterizzazione dei personaggi è magistrale: quello interpretato da Woody Allen stesso, portatore non sano di ciò che ci siamo appena detti, e quello interpretato dal…

  • No escape
    2015,  Tendere i nervi

    No escape

    Il titolo racchiude esaustivamente il film. No escape gioca nel costruire situazioni senza via d’uscita, veri e propri gironi infernali terribilmente attuali, possibili. L’uomo comune, chiunque di noi, un Owen Wilson perfetto e perfettamente scelto, si trova nella bolgia di un colpo di stato. La tensione è alta costantemente, il film è claustrofobico, senza tregua, anche grazie alla regia di John Erick Dowdle. Non servirebbero spiegazioni, ma (purtroppo) in alcuni frame Pierce Brosnan prova confusamente a darcele. Al di là di questo, qual è il difetto di questo film se non che questi temi potremmo non aver voglia di subirli (anche) al cinema?

  • Tiramisù
    2016,  Ridere

    Tiramisù

    Tiramisù è l’esordio alla regia e alla sceneggiatura di Fabio de Luigi, che ci racconta la storia di un rappresentante di prodotti farmaceutici che si fa strada grazie al dolce della moglie. La sensazione è che De Luigi abbia dei pezzi, ma faccia fatica a farli combaciare: il locale, il cognato, la famiglia sono ombre che ci passano davanti agli occhi. Il tiramisù in particolar modo, che dà il titolo al film, dovrebbe essere il vero e proprio protagonista della vicenda, potrebbe essere mitizzato, maggiormente evidenziato, invece è proprio, solo, il dessert del film. Il film lascia qualche risata, ma fatica a farsi ricordare già il giorno seguente.

  • Single ma non troppo - Pills Of Movies
    2016,  Ridere

    Single ma non troppo

    Come essere single? si chiede il titolo del film in lingua originale. Strano, e pensare che io credevo la vera domanda fosse: come fidanzarsi? I dubbi iniziali non migliorano quando con il passare del minutaggio ci vengono mostrati una sfilza di episodi che sembrano essere caratterizzati soprattutto dall’assenza di una trama e da delle femmine a cui piacciono praticamente tutti i maschi che incontrano. Single ma non troppo ci insegna che la commedia leggera non può essere fatta con superficialità. Alla biondona Rebel Wilson appartengono i momenti più divertenti, la sua assenza si avverte infatti immediatamente con flessioni di ritmo notevoli, che lasciano spazio purtroppo a dei momenti riflessivi di eccezionale frivolezza…

  • i magnifici 7
    2016,  Il caricatore

    I magnifici 7

    Se avete visto l’originale, questo lasciatelo perdere… Non è tanto la bidimensionalità dei personaggi, individualmente caratterizzati da una carta da gioco, dal fucile, la stazza o un doppiaggio buffo, quanto piuttosto l’incapacità di far trasparire chiaramente l’epicità della storia, i valori e i turbamenti che li spingono verso l’atto eroico al centro del film. Questi tizi compiono un leggendario sacrificio per degli sconosciuti. Perché mai? Perché si uniscono l’uno all’altro in questa battaglia? Perché uno di loro ha paura a sparare? È un difetto enorme che priva il film di tutta la sua aurea e ne inficia il risultato. Ok invece come sparatutto, se questa è la vostra ricerca troverete…

  • 10 Cloverfield Lane
    2016,  Spaventarsi,  Tendere i nervi

    10 Cloverfield Lane

    10 Cloverfield Lane ha un parente cinematografico, che il suo nome cita, ma non è così stretto… ignoriamolo e giudichiamolo singolarmente. Una donna fa un incidente e si ritrova al risveglio nel seminterrato di un uomo, che le dice che fuori la popolazione è stata sterminata da un’epidemia. Si gioca lungo tutto l’arco narrativo sul dubbio: indizi, parole dei protagonisti e dettagli ci portano a credere e non credere. Ciò è merito anche delle ottime interpretazioni, in particolare quella di un John Goodman inquietante e misterioso, una maschera enigmatica. È un film di scatti, dove frangenti poco ritmati e inducenti quasi alla noia, precedono immediatamente scarti narrativi e picchi di…

  • Deadpool
    2016,  Diventare eroi,  Il caricatore

    Deadpool

    Supportato da una travolgente campagna marketing, Deadpool esordisce sul grande schermo con dei titoli di testa mitici, dando subito una chiara impronta dello stile del film. Sconcio, macabro, irriverente e sarcastico, il film segna un netto distacco con gli altri superhero movies, imparando dall’ironia e la genuina “fumettosità” de I guardiani della galassia e osando ancora di più, restando aderente al personaggio del fumetto. Tra una rottura della quarta parete e una del suo polso per liberarsi da delle manette, ci vengono presentate le origini dell’eroe, senza dubbio la parte più seriosa dello script, in spiccato contrasto con il resto del film e a cui corrisponde una flessione del ritmo, dovuta anche…

  • I delitti del BarLume - La loggia del cinghiale
    2017,  Investigare,  Ridere

    I delitti del BarLume – La loggia del cinghiale

    I vecchietti del BarLume si scatenano a un addio al celibato e veniamo a sapere che appartengono a una setta, la loggia del cinghiale. Fin qui tutto bene, se non che ci scappa (ovviamente) il morto. Al di là del fatto che in ogni puntata ci sono due (o tre come qui) personaggi nuovi e uno è la vittima e l’altro l’assassino, credo che questa seconda puntata della quarta stagione soffra di due problematiche. La prima è la staticità di luogo, in quanto la vicenda resta circoscritta alla centrale di polizia e a un maniero durante i continui flashback, appesantendo il ritmo del film. La seconda riguarda proprio la loggia…

  • I delitti del BarLume - Aria di mare
    2017,  Investigare

    I delitti del BarLume – Aria di mare

    Massimo è sull’orlo del lastrico e quella per Tizi è diventata una vera e propria ossessione, che nemmeno le sue amate goccine riescono a placare. In Aria di mare, nuovo capitolo de I delitti del BarLume e primo episodio della quarta stagione, il delitto non è particolarmente articolato, ma c’è la piacevolezza dei personaggi, vecchi amici di tavolino che si ritrovano dopo parecchio tempo. Viene dedicato lo spazio filmico all’umorismo e alle nevrosi di Massimo, e questo funziona, perché è senza dubbio il pepe e il sale, nonché il fattore distintivo, di questa serie di film. La psicanalista e il nuovo commissario di polizia sono inoltre due nuovi personaggi che portano valore…

  • abbronzatissimi
    1991,  Ridere

    Abbronzatissimi

    Una compilation di successi musicali accompagna i tre episodi che compongono questo film, accomunati dallo scenario balneare, ma che non si intrecciano mai tra loro. A salvarsi è la parte di Jerry Calà, co-autore peraltro del film, che trova qualche battuta simpatica nei panni di un uomo che cerca di sbarazzarsi del marito di un’avvenente e manipolatrice Alba Parietti. Teo Teocoli e Mauro Di Francesco sono invece i protagonisti di una impalpabile traccia narrativa, in cui si fingono ricchi vacanzieri con ben poca verve comica o scene divertenti. Conclude il trittico Eva Grimaldi, donna costretta dal marito ad andare con altri uomini, fallendo sia nella risata che nell’eros. Una commedia così…

  • codice d'onore
    1992,  Legge,  Riflettere

    Codice d’onore

    Lealtà, giustizia, appartenenza e umanità nel caso di omicidio di un marine. Codice d’onore è un film che vi farà voglia di prendere l’avvocatura: un caso intrigante e al tempo stesso chiaro, perfettamente delineato nel suo sviluppo. Personaggi caratterizzati con gran maestria nella psicologia e nelle azioni lasciano il segno, così come i dialoghi tra loro, pungenti, scoppiettanti, ritmati. Impossibile non simpatizzare e tifare per il giovane avvocato Tom Cruise, splendido Jack Nicholson nei panni di un generale, la cui caratterizzazione è proprio l’elemento da cui scaturisce il colpo di scena finale. È chiara infine una critica al militarismo e proprio al codice d’onore. Gran bel film ragazzi.