Avventurarsi
Film d'avventura, per vivere straordinarie peripezie davanti allo schermo.
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Star Trek
J.J. Abrams riprende la celeberrima e ovunque conosciuta saga, ridisegnandone le origini e rimodernandola. Ogni scena di Star Trek è niente di meno che una figata, di quelle con scene elettrizzanti, che riescono a far sentire anche lo spettatore, come il protagonista, un gran figo. Il ritmo è indiavolato, i dialoghi spumeggianti, ricchi di botta ne risposta arguti, pungenti. Oltre all’azione travolgente e ad essere visivamente una gioia per gli occhi, questo film riesce a dedicare attenzione a tutti i suoi personaggi, caratterizzandoli con maestria, e inserendo infine una costante nota di umorismo che permette di divertirsi a tutto tondo. Star Trek è un film che sarà un cult.
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Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet
Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet. Lo sgargiante e disilluso, malinconico e rassicurante viaggio del grande genio, ma ancora bambino, T.S. Spivet. Il film di Jean-Pierre Jeunet conserva la sua grafia, uno stile unico e originale, che possiamo ricordare e ricondurre solo alla sua opera più famosa: Il favoloso mondo di Amélie. I dialoghi sono coinvolgenti, spiazzanti e furbi, a tratti estremamente incisivi, con alcune frasi da annotare subito sul taccuino. Il film è singolare grazie al modo di raccontare, al punto di vista con cui lo fa, con alla base un’ottima scrittura, presa per mano dalla musica lungo tutto il minutaggio.
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Labyrinthus
Labyrinthus è un film per ragazzi, in questo caso non mi sento di dire per tutta la famiglia, ma veramente solo per giovani ragazzi. Ispirato a Jumanji, riprende questo grande cult in una versione tecnologica, con i protagonisti che entrano all’interno di un videogioco. Il tema è piuttosto accattivante e inizialmente manifesta chiaramente la potenzialità di creare un genuino mistero (anche timore) e fascino. Il mondo di fantasia tuttavia ha poco ritmo e si dimostra addirittura meno interessante di ciò che succede in quello reale. Seppure gli scenari costruiti digitalmente siano notevoli, anche considerato il budget, restano un semplice scenario bello bellino, con cui i protagonisti non interagiscono mai, rendendo dunque…
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9
9 simulacri umani, bambole di pezza animate di vita propria, rovistano tra i resti dell’umanità, dove tra le tante cose da lasciare al loro posto, si può anche trovare qualche piccolo tesoro. Dall’omonimo cortometraggio d’animazione, Shane Acker sviluppa una storia e un vissuto, una spiegazione a uno scenario che riesce a non svelarsi repentinamente, ma a mantenere il suo mito. Per farlo si prende dai film, come La guerra dei mondi, da caratterizzazioni (il folle, il vecchio ambiguo) e diversi temi cari alla fantascienza. Nonostante ciò, tetro e affascinante, quanto misterioso, 9 riesce a mantenere una sua originalità e trova in questo aspetto la sua più grande forza. Non mancano inoltre…
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Intrigo internazionale
Un casuale ma ragionatissimo intrigo internazionale, dove lo spettatore si dibatte nei panni dell’eroe di malavoglia, incastrato dalla situazione. Un protagonista, Cary Grant, che potrebbe essere chiunque di noi, ma che la sorte rende la sua sorte puro cinema e ci coinvolge appieno mano a mano che la vicenda lo imbriglia, determinando allo stesso tempo un suo sviluppo, un suo cambiamento nel corso della storia, nel tentativo d’ingegnarsi anziché fuggire. Un grande classico del cinema per la sfilza di scene da ricordare, i dialoghi a climax coinvolgenti. La sceneggiatura sublime. Il finale super. Grazie signor Alfred Hitchcock per questo film memorabile.
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I Goonies
Una scalmanata e chiacchierona banda di Peter Pan, i Goonies, firmano un’avventura alla Indiana Jones, alla ricerca di un tesoro celato nel sottosuolo. Diretto da Richard Donner, ma nato una storia di Steven Spielberg sviluppata dalla sceneggiatura di Chris Columbus, il film è la classica storia per ragazzi che piace anche agli adulti, diventata un cult degli anni 80. Tra trappole e tranelli, superati con la spensieratezza dei bambini, a mettersi d’impiccio ci sono anche degli adulti, imbranati malviventi che rivedremo similmente in Mamma ho perso l’aereo. L’avventura la fa da padrona e le situazioni buffe, mezzi per la risata, sono ancor più forti degli ostacoli, i quali talvolta vengono evitati più per fortuna che per…
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Butch Cassidy
Butch Cassidy è il fuorilegge buono, il rapinatore di treni che non uccide, ma chiede per favore, protagonista di una storia d’amicizia con Sundance Kid, eccezionale pistolero. A interpretarli sono due icone, Paul Newman e Robert Redford, che danno volto e carisma a questi due “solitari in coppia” antieroi. George Roy Hill disegna un film etereo e avventuroso, tra la frustrazione della fuga e l’insensata esistenza da banditi dei suoi cowboy, tra momenti di spensieratezza e altri comici, soprattutto nel rapporto “sospeso” con la donna, interpretata da Katharine Ross. Le eccezionali musiche ci trascinano dal West alla Bolivia, fino a un finale che non vi lascerà indifferenti.
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L’apprendista stregone
L’apprendista stregone è l’eroe imbranato, che evolve e cresce durante la sua avventura, uno stratagemma che da sempre fa presa e coinvolge il pubblico. Il ragazzo comune, trascinato in un’avventura più grande di lui, porta al film anche delle note tipiche dei teen movie, in particolare nella componente amorosa, con l’insicuro amore verso la bellissima bionda Becky. Il film riprende il celebre cartone animato Fantasia e, seppure non inventi nulla di nuovo e non stupisca negli snodi narrativi, diverte con leggerezza, buone battute e ottime scene d’azione (le migliori), dove si riesce anche a trovare il tempismo per delle simpatiche trovate. Divertente!
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Sky High – Scuola di superpoteri
Sky High – Scuola di superpoteri declina i classici temi sviluppati nei film ambientati al liceo, i teen movie, in chiave supereroistica. A dividerli e determinare sviluppi e stereotipi, è in questo caso la divisione tra eroi e spalle. Indovinate chi sono i protagonisti… Il film, che potrebbe anche intitolarsi “La rivincita dei supersfigati”, non scade tuttavia nella banalità, anzi il tema viene declinato e sviluppato in una storia divertente e leggera, che coinvolge piacevolmente e tenta anche qualche sorpresa. Rivolto soprattutto a un pubblico di teenager, Sky High non si farà dispiacere nemmeno dagli adulti. E poi, chi non vorrebbe essere in una scuola di supereroi?
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Scherzi della natura
Siamo circondati da zombie, vampiri e lupi mannari, ve ne siete accorti? Sono nei libri, nei film, nei videogame e qui, in Scherzi della natura, si sono riuniti tutti insieme… e in più ci sono anche gli alieni! Fondandosi sugli stereotipi e le caratterizzazioni della High School americana, questo film non demenziale, ma con molto senno, smonta tutto ciò che oggigiorno viene frequentemente rappresentato e reiterato in ambito fantasy, esagerandolo ancor più ed esaltandone gli aspetti ridicoli. È così che vengono costruite molte scene. È così che un toccante discorso padre e figlio diviene un incomprensibile blaterare tra zombie. Scherzi della natura è uno scherzo cinematografico, un’overdose fantasy in salsa horror.
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The legend of Tarzan
Lui Tarzan, lei Jane, tu annoiato. The Legend of Tarzan è un film adatto a chi ha voglia di rivedere questo personaggio, non a chi è semplicemente in cerca di un buon film. La storia è posizionata cronologicamente dopo il disneyano cartone animato, rendendola una sorta di sequel, che però tramite numerosi flashback riprende e ci fa rivedere in live action quella che già conosciamo. Tutto il film è computerizzato, con alcune scene visivamente d’impatto e altre dove invece si notano alcuni problemini di computer grafica. Al di là di questo, la storia è debole, un lungo inseguimento assolutamente privo di colpi di scena e purtroppo prevedibile in ogni sviluppo.
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Un colpo da dilettanti
Un colpo da dilettanti è l’esordio cinematografico di Wes Anderson, con i fratelli Wilson. Si notano già alcune caratteristiche che distingueranno la sua impronta registica: i personaggi eccentrici e trasognati, i colori e i costumi, il gusto nella scelta della colonna sonora, la regia che a tratti dimostra già di essere il suo occhio registico. Chi guardiamo, sono come omini di carta che svolazzano un un mondo artificiale e artificioso, figure di un film troppo fumoso negli sviluppi narrativi. È la storia stessa che non trova un aggancio con lo spettatore e sembra manifestare ancora intenti, un perfezionamento che avverrà nel tempo. (Vedasi lo splendido Grand Budapest Hotel). La vicenda…