Ridere
I film che fanno ridere (o che almeno ci provano).
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Abbronzatissimi 2
Dopo il successo di Abbronzatissimi si decide di replicare con un cine-tramezzino che... beh, leggetevi la recensione, è breve!
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Abbronzatissimi
Una compilation di successi musicali accompagna i tre episodi che compongono questo film, accomunati dallo scenario balneare, ma che non si intrecciano mai tra loro. A salvarsi è la parte di Jerry Calà, co-autore peraltro del film, che trova qualche battuta simpatica nei panni di un uomo che cerca di sbarazzarsi del marito di un’avvenente e manipolatrice Alba Parietti. Teo Teocoli e Mauro Di Francesco sono invece i protagonisti di una impalpabile traccia narrativa, in cui si fingono ricchi vacanzieri con ben poca verve comica o scene divertenti. Conclude il trittico Eva Grimaldi, donna costretta dal marito ad andare con altri uomini, fallendo sia nella risata che nell’eros. Una commedia così…
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A qualcuno piace caldo
A qualcuno piace caldo è senza dubbio una delle migliori commedie che possiate vedere per la vostra cinematerapia, se siete in cerca di risate e purissimo, leggerissimo e intelligentissimo divertimento. Perché? I tempi comici sono perfetti, il ritmo incalzante, la sceneggiatura favolosa. Questo film gioiello di Billy Wilder sa divertire fuori dal tempo chiunque, grazie a battute memorabili, situazioni esilaranti, un incedere della storia che mixa comicità, amore, sensualità e perfino azione. La bocca resta tesa in un sorriso per tutto il minutaggio, fino all’indimenticabile finale. Un film dalla creatività avanguardistica per il 1959, quando è uscito, ancora intatta al giorno d’oggi. Forse non so nemmeno io perché questo film…
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Un testimone in affitto
È la commedia matrimoniale al maschile, che gode e sfrutta la popolarità del comico Kevin Hart. Cosa succede nel film? Il teen sfigato dei licei americani è arrivato al matrimonio, insperatamente, ma non ha amici da invitare e così cerca un… testimone in affitto. Il film spolvera qualche momento di follia alla Una notte da leoni, ma è una commedia mai volgare, forte di una simpatica idea e di una ben sviluppata storia di amicizia. Un evviva anche al finale…
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Eddie the eagle – Il coraggio della follia
Eddie the eagle Edwards fu il primo atleta del Regno Unito a partecipare alle olimpiadi invernali nel salto con gli sci. Un sognatore, uno sportivo appassionato e motivato, ma anche un atleta criticato e ostacolato per la tecnica rozza e dilettantesca. Il film non sceglie, come molti altri, di adottare toni epici per esaltare i valori dello sport, già presenti nel sottotesto della storia, ma cosparge la neve sotto gli sci di un sano umorismo, che fa sorridere e strappa qualche risata, senza mai inficiare il coinvolgimento alla vicenda sportiva. Si parla di sogni, di credere in sé stessi, dello sport più puro, il cui momento più serio, emblematico e affascinante è…
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Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York
Kevin prende l’aereo sbagliato e questa volta non resta a casa da solo, ma si ritrova in compagnia della carta di credito del padre nella grande New York. La parte ambientata in albergo, il Plaza Hotel, è la più divertente e genuina. Peccato invece che dopo questo preambolo newyorkese, si ritorni alla meccanica consolidata del primo film, con il bambino nella casa degli zii che ordisce trappole. È ciò che il pubblico vuole e la ragione della genesi del film, che vuole cavalcare sul successo del primo e lo cavalca ben bene, guadagnando diversi dinari. Il film del resto non brilla per trovate eccezionali, ma resta un simpatico intrattenimento con un…
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Belli di papà
Tre figli viziati e un padre assente, Diego Abatantuono, si vogliono insegnare qualcosa e provano a insegnarlo anche a noi, ma senza un eccesso di stantia morale padri-figli, bensì restando sempre aggrappati alla commedia. Il film a medio budget, remake della commedia messicana Nosotros los nobles, è simpatico e gode di buone e divertenti battute, che ci distraggono da una regia talvolta affannosa e dalla recitazione di alcuni non professionisti, come Facchinetti, il cui personaggio cafone e antipatico lo sorregge. Belli di papà riesce così a discostarsi positivamente dal gregge delle commedie italiane.
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Sballati per le feste
Quel live tuo candor, co – ca, discende lieto nel mio naso… Sì, è proprio ciò che pensate, perché Sballati per le feste è una notte da leoni natalizia, dove droga e alcol si sostituiscono a ghirlande e panettoni, in compagnia di un fattone del Natale presente, passato e futuro. Il film è la (purtroppo) tipica comicità volgare americana (esatto, il vomito non manca) che si rivolge a una fascia d’età intermedia di pubblico, post adolescenziale e “pre matura”, andando a stimolare un insito bisogno di trasgressione, dove la dissacrazione del Natale è solo un pretesto, un’ambientazione. Si procede come già immaginate fino al finale, che potreste prevedere facilmente anche…
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Ho sposato un’aliena
Ho sposato un’aliena è una commedia leggera degli anni 80 che prende un’icona di sensualità del cinema come Kim Basinger e la affianca al lato prettamente umoristico rappresentato dalla figura di Dan Aykroyd. È uno di quei film che per guardarli occorre chiudere un occhio e mezzo sulle incongruenze, senza cercare una giustificazione a tutto ciò che si vede. Infatti, è proprio la sceneggiatura l’elemento più debole, per questi aspetti e per un primo e terzo atto eccessivamente lunghi, in particolar modo quest’ultimo che prolunga di molto il finale del film. Si punta molto sulla simpatia e sulla bizzarria di un’aliena che non conosce i piaceri della vita umana perché addirittura…
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Una commedia sexy in una notte di mezza estate
Una commedia sexy in una notte di mezza estate è un film minore di Woody Allen dall’atmosfera bucolica e sbarazzina. Il regista e gli interpreti divertono e sembrano divertirsi in un film dove gli amori sono allo stesso tempo incredibilmente intensi e incredibilmente fugaci. Tre coppie trascorrono un weekend insieme in campagna e le pulsioni sessuali di tutti prendono derive inaspettate, sempre giocate sull’ironia e una frivola visione dell’amore. A ciò si unisce un pizzico di magia presa in prestito da Shakespeare, che il titolo del film cita. Film leggiadro e fiabesco, assolutamente piacevole, un intermezzo girato (in parte) in concomitanza al capolavoro Zelig.
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Affare fatto
Neanche il bravo e simpatico Vince Vaughn, assodato fautore di risate, può sopperire alla scarsezza di questa commedia, un affare fatto in cui ci perdete solo voi, non a caso tra i peggiori flop del 2015 anche a livello economico. Non per essere banali, ma il problema principale è lo stesso di un gran numero di queste commedie: non fa ridere. Il viaggio in europa, precisamente in Germania, sembra voler giocare sulle differenze culturali, ma non riesce a cogliere nel segno e a sottolineare il lato umoristico dei tratti distintivi, che sembrano solo stereotipi rappresentati in maniera volgare e stupida. Il personaggio di Dave Franco, infine, è tra i più ridicoli…
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Zoolander 2
Zoolander 2 è una cagata pazzesca. Non che Zoolander numero uno brillasse particolarmente, ma era comunque una commedia (volutamente) stupida con un suo confezionamento e ragion d’essere, che a tratti sapeva far divertire. Il numero 2 è assolutamente improponibile, un accumulo di camei di star che stroppia, che non riescono più a stare all’interno della stessa stanza filmica e a rendere sopportabile la visione, tanto che viene quasi da dispiacersi per quelli che ci stanno simpatici e sono apparsi in questo film. Assolutamente è assente ogni forma di trama, anche puramente abbozzata. Infine, non da ultimo, ma molto importante, non fa mai, e dico mai, e sottolineo mai, e ribadisco mai,…